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AFGHANISTANScarsa la produzione di eroina, in difficoltà i contadini afghani

18.12.23 - 13:57
Il divieto di produzione deciso all'inizio del 2023 sta avendo forti ripercussioni sia all'interno che all'esterno del Paese
IMAGO
Scarsa la produzione di eroina, in difficoltà i contadini afghani
Il divieto di produzione deciso all'inizio del 2023 sta avendo forti ripercussioni sia all'interno che all'esterno del Paese

KABUL - Fino all'anno scorso, l'Afghanistan era il principale produttore ed esportatore di eroina a livello mondiale. I proventi del commercio di eroina erano soliti superare l'insieme delle esportazioni del Paese. Ma la situazione è decisamente cambiata. Lo si legge in un rapporto pubblicato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Criminie (UNODC).

L'amministrazione talebana di Kabul - salita al potere dopo il ritiro delle truppe statunitensi nel 2021 - ha vietato la produzione di oppio su scala nazionale all'inizio del 2023, provocando una diminuzione della produzione del 95%. In un anno, la superficie di coltivazione del papavero è passata da 233mila a 11mila ettari e la quantità prodotta da 6mila a 330 tonnellate.

Le conseguenze si fanno sentire sia all'interno che all'esterno del Paese. Stando ai ricercatori dell'UNODC, oltre l'80% della popolazione afghana è attiva nel settore dell'agricoltura. Molte famiglie si ritrovano senza mezzi di sostentamento e sono costrette a passare dalla coltivazione di papaveri a quella di cereali, che fruttano molto meno: dal 2022 al 2023 il fatturato di queste famiglie è diminuito del 92%.

«La popolazione ha urgentemente bisogno di aiuti per soddisfare i bisogni più immediati e per assorbire lo shock della perdita di reddito», ha dichiarato il direttore esecutivo dell'UNODC, Ghada Waly. «Nei prossimi mesi sarà necessario investire in mezzi di sussistenza sostenibili, per offrire ai contadini afghani delle opportunità che si discostano dalla produzione di oppio», ha aggiunto.

Oltre a ciò, si intensificano le preoccupazioni legate alla sostituzione dello stupefacente con altri oppioidi. In particolare la produzione di metanfetamine - notevolmente aumentata in Afghanistan dall'inizio dell'anno - assume dimensioni sempre più preoccupanti. Non è chiaro se le tensioni al confine tra la Giordania e la Siria siano un'emanazione del suddetto aumento. Entrambi i Paesi segnalano scontri tra le guardie di confine georgiane e i trafficanti di metanfetamine in provenienza dalla Siria.

Stando all'UNODC, anche la crisi di Fentanyl esplosa negli Stati Uniti rischia di acutizzarsi, essendo la sostanza un potente sostituto dell'eroina.





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