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Cerchi lavoro? Và dove soffia il vento...

STATI UNITICerchi lavoro? Và dove soffia il vento...

15.01.24 - 06:30
Nel prossimo decennio la richiesta di tecnici di assistenza di turbine eoliche crescerà molto rapidamente
Depositphotos (XXLPhoto)
Cerchi lavoro? Và dove soffia il vento...
Nel prossimo decennio la richiesta di tecnici di assistenza di turbine eoliche crescerà molto rapidamente

NEW YORK - Informazione utile per i lavoratori terrorizzati dall’avanzata dell’intelligenza artificiale: se avete paura di venire presto rimpiazzati, seguite il vento. Secondo le statistiche rilasciate dall’Ufficio del Lavoro americano, il tecnico di assistenza delle turbine eoliche è il lavoro che nel decennio tra il 2022 e il 2032 crescerà più rapidamente. È previsto un aumento dell’occupazione in questo settore del 45%. Non c’è bisogno di una laurea e neanche di competenze ultra professionali, bisogna però avere la tempra di sopportare a volte condizioni climatiche non favorevoli ed essere disposti a viaggiare. Tra gli altri settori che non saranno direttamente colpiti dall’automazione, risultano in crescita le richieste di epidemiologi e quelle degli sviluppatori di software. La paga media per un tecnico delle turbine eoliche è abbastanza alta, si aggira intorno agli 80mila dollari. 

L’anno scorso - scrive Bloomberg - il Texas si è aggiudicato la fetta più grande, assumendo il 20% dei lavoratori in questo settore.

Quelle rilasciate dall’agenzia governativa sono percentuali che è utile studiare, soprattutto in vista dell’impatto che l’intelligenza artificiale avrà nel mondo del lavoro. Le previsioni più fosche dicono che una grande maggioranza delle attività saranno svolte dalle macchine. Ciò che è sicuro, al di là dei numeri, è che l’IA modificherà radicalmente il mercato del lavoro mondiale. Non servono quindi gli studiosi per capire che dovremo essere bravi a navigare il cambiamento per non essere risucchiati dalla spirale della disoccupazione.

«Non avevo mai pensato ai tecnici delle turbine eoliche - ci dice Pauline, originaria del Kansas, quando la incontriamo alla sua scrivania in uno sharing space di New York -. Io ho un figlio che sta terminando le scuole elementari. Deciderà lui cosa fare, però la mia speranza è che continui gli studi e scelga un campo medico- ci spiega - perché credo che di bravi dottori ce ne sarà sempre bisogno. Però, intanto, la professione di tecnico la segno, perché non si sa mai». 

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