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Allergici anche alla carne

STATI UNITIAllergici anche alla carne

08.09.23 - 06:30
La alfa-gal, una nuova sindrome che si sta diffondendo negli States rende anche un hamburger potenzialmente pericoloso. Ecco che cos'è.
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Allergici anche alla carne
La alfa-gal, una nuova sindrome che si sta diffondendo negli States rende anche un hamburger potenzialmente pericoloso. Ecco che cos'è.

NEW YORK - «Non ho mai sentito parlare della sindrome alfa-gal, la scopro ora e forse anche io dovrei fare i test, perché capita spesso di sentirmi poco bene dopo aver mangiato una bistecca». Ariele, una studentessa universitaria del Bronx, come tanti altri concittadini, non conosce questa sindrome, che è alla base dell’allergia da carne che ormai interessa quasi mezzo milione di americani. 

Le prime segnalazioni risalgono al 2008; a oggi i casi accertati sono circa 110mila, secondo un nuovo studio realizzato dai CDC, l’organismo americano di controllo sulla sanità pubblica. Ma i numeri reali sono molto più alti, perché come spiegano gli esperti: da una parte, sono poche le persone che chiedono consulti medici in merito, dall’altra si tratta di una sindrome difficile da individuare. I sintomi sono infatti comuni ad altre patologie e possono includere: orticaria, nausea, diarrea, fino allo shock anafilattico per le forme più acute. 

Le zecche sembrano essere le maggiori imputate della trasmissione, basta infatti un loro morso per iniettare nel sangue umano uno zucchero presente nella carne di manzo, maiale, agnello, che è la causa dello sviluppo dell’allergia.

A rendere più difficile l’identificazione della sindrome alfa-gal anche il fatto che i sintomi nelle persone allergiche non si manifestano sempre allo stesso modo quando viene mangiata la carne. A volte, le reazioni sono acute, altre non si manifesta alcun malessere. «È costantemente incoerente», ha detto il dottor Salzer, uno degli autori degli studi. «Questo rende la sindrome una vera sfida per gli operatori sanitari».

Anche Marie, che incontriamo al mercato di Union Square, a Manhattan, ci racconta di aver solo sentito parlare della diffusione di questa allergia. «Non mi stupisce. Il cibo non è sano come una volta, stiamo sviluppando intolleranze di ogni tipo».

Le ripercussioni di questa allergia non sono solo mediche, ma anche economiche. Sono tanti gli operatori del settore che temono un calo del consumo di carne e un affievolimento del mito americano del “barbecue”, un business che negli Stati Uniti vale quasi tre miliardi di dollari.
 

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COMMENTI
 

Jackk 7 mesi fa su tio
Confermo. Da quando ho avuto la borreliosi o morbo di Lyme, non posso più mangiare maiale e manzo... Bruciore di stomaco per 15 giorni... E da paura.

Peter Parker 7 mesi fa su tio
Titolo ed articolo fuorviante, ideologico. Andatevi a leggere la pagina del CDC su questa allergia AGS e lasciate perdere questo articolo. Certo però se lo dicono Ariele e Marie…..

skypuma 7 mesi fa su tio
Da profano in materia ma osservatore mi permetto di dare la mia opinione! Secondo me, tutti questi allevamenti e coltivazioni intensive potrebbero essere la causa di tanti problemi. Dalle semplici intolleranze a vere e proprie allergie, con forme più o meno gravi, a malattie gravi come i tumori. D'altronde, se vedo quello che capita a me. Io non sono mai stato allergico o intollerante a nessun cibo ma oggi come oggi sono intollerante ai latticini e al glutine. Ma aspettate, quando vado in Brasile da un amico che ha delle mucche che pascolano tutto l'anno e non vengono mai alimentate con cibo industriale, producono "solo" una 20ina di litri di latte al giorno, posso bere tutto il latte fresco e non trattato che voglio e non soffro di nessun sintomo di intolleranza. Ed è qui che poi inizio a pormi domande!!
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