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ITALIAPurgatori (forse) non era malato di tumore

21.07.23 - 19:00
Una diagnosi sbagliata e una terapia che ha fatto precipitare le condizioni di salute: tutte le ombre sulla morte del giornalista italiano.
Imago
Purgatori (forse) non era malato di tumore
Una diagnosi sbagliata e una terapia che ha fatto precipitare le condizioni di salute: tutte le ombre sulla morte del giornalista italiano.

ROMA - Andrea Purgatori era davvero malato? Emergono ulteriori inquietanti dettagli sull’indagine per omicidio colposo aperta dalla Procura di Roma sulla morte del giornalista italiano. Due persone che operano in una struttura di diagnostica della capitale sono indagate.

La denuncia dei familiari
«Una breve e fulminea malattia», questo il comunicato della famiglia a poche ore dall'annuncio della morte del giornalista. Ora la denuncia dei familiari ai carabinieri del Nas, decisi a fare chiarezza sulle cause della morte di Purgatori e sulle responsabilità dei medici.

Nelle tre cliniche romane in cui il giornalista è stato ricoverato le diagnosi in effetti non combaciano. L'accusa dei familiari: «Non è stato curato correttamente».

Un tumore al polmone
Secondo quanto ricostruito dal giornale italiano Domani, la prima diagnosi viene effettuata il 24 aprile scorso presso la clinica privata Villa Margherita a Roma. Purgatori viene ricoverato per un «vago senso di spossatezza», ma ulteriori esami più approfonditi, presso clinica La Casa di cura Pio XI, rivelano la presenza di un tumore al polmone con metastasi diffuse anche al cervello.

La gravità dello stato della malattia obbliga i medici a iniziare subito la radioterapia. All’inizio il giornalista non sembra risentire la grave malattia. Il 17 maggio registra l’ultima puntata della trasmissione "Atlantide". Poi il crollo. Il trattamento che non porta i benefici sperati: Purgatori sta sempre peggio. 

Una diagnosi diversa
A giugno ecco un’altra tac presso una seconda struttura. Il risultato? I dottori riscontrano solo alcune ischemie cerebrali, ma nessuna traccia del tumore diagnosticato in precedenza. Insomma, le metastasi sembrano non esserci mai state.

Una diagnosi sconvolgente che differisce totalmente dalla prima. E se la scelta della terapia, che con la nuova analisi medica sembra completamente sbagliata, abbia portato al deterioramento delle condizioni di Purgatori?

Le metastasi non ci sono
Il neuroradiologo Alessandro Bozzao, professore della Sapienza, conferma dopo un’ulteriore risonanza magnetica l’esclusione di metastasi. Un mistero destinato a infittirsi. L’autopsia, che verrà effettuata lunedì, aiuterà a far luce sulla vicenda. Se l’esame confermerà la presenza di metastasi l’indagine potrebbe andare verso una archiviazione. In caso contrario le indagini proseguiranno. Nelle prossime ore saranno ascoltati i medici che, dal 24 aprile al 19 luglio, hanno seguito Andrea Purgatori.

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