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GUERRA IN UCRAINA«Putin non ha voluto parlare con Prighozin»

26.06.23 - 11:57
Il leader di Wagner si sarebbe deciso ad ascoltare Lukashenko e gli altri mediatori dopo il mancato sostegno dell'esercito, secondo l'ISW
keystone-sda.ch
«Putin non ha voluto parlare con Prighozin»
Il leader di Wagner si sarebbe deciso ad ascoltare Lukashenko e gli altri mediatori dopo il mancato sostegno dell'esercito, secondo l'ISW

MOSCA - Analisti militari al lavoro in queste ore, per cercare di decifrare le conseguenze dell'atto di rivolta compiuto sabato dal gruppo Wagner in Russia. L'Institute for the Study of War (ISW) ha raccolto varie voci circolate sui media russi, a partire da quella del mancato colloquio tra il leader delle milizie mercenarie, Yevgeny Prigozhin, e il presidente russo Vladimir Putin.

Putin non ha voluto parlare con Prighozin - A riferirne è Meduza, organo vicino all'opposizione al Cremlino. A mezzogiorno di sabato, quando la colonna di Wagner si stava spostando da Rostov sul Don in direzione della capitale, Prighozin si sarebbe messo in contatto con l'amministrazione presidenziale. Sarebbe stato Putin a rifiutarsi di parlare con quello che, sui media, viene sovente citato impropriamente come il suo "cuoco".

I mediatori e un accordo tutto da attuare - Com'è noto, il progetto di marciare su Mosca si è arrestato dopo l'intervento di negoziatori di altissimo livello. Oltre al dittatore bielorusso Alexander Lukashenko sarebbero stati coinvolti il capo di Stato maggiore dell'ufficio presidenziale russo Anton Vaino e l'ambasciatore russo in Bielorussia Boris Gryzlov. Molti dettagli di quanto concordato non sono stati resi noti, ricorda l'ISW, perciò la valutazione non può che essere parziale. «Le conseguenze della ribellione armata di Wagner non si sono ancora concluse e resta da vedere come verrà attuato l'accordo, se tutte le parti coinvolte si adegueranno pienamente, cosa intendono fare il Cremlino e il Ministero della Difesa russo con il personale di Wagner, e se i combattenti» della milizia mercenaria «coopereranno, indipendentemente dai desideri di Prigozhin».

La solitudine di Prighozin - Una buona parte dell'ultima analisi firmata ISW si concentra sull'isolamento nel quale si sarebbe trovato Prighozin nella giornata cruciale di sabato. Le colonne in movimento verso Mosca contavano probabilmente 4000 uomini e un numero imprecisato di mezzi, in maggior parte camion e altri veicoli non blindati. A essere mancato è stato, secondo gli esperti, il sostegno dei militari a questa operazione. Avere l'esercito al proprio fianco «avrebbe rafforzato le forze e le capacità della ribellione». Ecco quindi che «Prigozhin potrebbe essere diventato più incline ai presunti negoziati con Lukashenko man mano che queste forze insufficienti si avvicinavano a Mosca e che il tempo stava scadendo per raccogliere il necessario supporto militare per un potenziale conflitto armato con il Ministero della Difesa». In queste ore i vari commentatori ultranazionalisti russi appaiono spaccati: c'è chi loda le varie parti per aver evitato un bagno di sangue (costato la vita comunque ad almeno una dozzina di aviatori), mentre altri criticano la lentezza delle strutture interne russe nell'opporsi all'avanzata di Wagner e di come siano state mostrate agli occhi del mondo tutte le lacune e le spaccature di un meccanismo apparso più che mai fragile e debole.

Il possibile successore di Shoigu - È sempre Meduza a chiedersi se l'accordo raggiunto con la mediazione di Lukashenko preveda alcuni cambiamenti ai vertici del Ministero della Difesa di Mosca. Non è un segreto per nessuno che i due principali "nemici" di Prighozin siano il ministro Sergei Shoigu e il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov. Altre fonti russe fanno il nome di Alexei Dyumin quale possibile sostituto di Shoigu. L'attuale governatore della regione di Tula è un ex ufficiale di sicurezza di Putin e, soprattutto, l'ex capo delle forze per le operazioni speciali russe. Un avvicendamento di così alto livello, evidenzia l'ISW, non sarebbe privo di conseguenze politiche. «Qualsiasi cambiamento alla leadership del Ministero della Difesa rappresenterebbe in particolare una vittoria significativa per Prigozhin, che ha giustificato la sua ribellione armata accusando direttamente Shoigu e Gerasimov della morte di decine di migliaia di soldati russi in Ucraina».

Shoigu è al fronte - In queste ore Shoigu è tornato a mostrarsi al fronte: secondo un comunicato del suo ministero ha ispezionato il posto di comando avanzato dello schieramento occidentale nella zona delle operazioni speciali. Shoigu ha ordinato ai vari comandanti «di continuare la ricognizione attiva al fine di rivelare in anticipo i piani del nemico e impedirne l'attuazione sui lontani approcci alla linea di contatto».

Che ne sarà di Wagner? - Nel corso della giornata di domenica sono proseguiti gli spostamenti delle milizie Wagner verso le proprie basi. «Il fatto che Wagner stia tornando ai propri campi di addestramento con equipaggiamento militare indica che il Cremlino intende mantenere almeno alcuni elementi» di questo strumento bellico grandemente utilizzato in Ucraina «piuttosto che cercare di smobilitarli immediatamente, sebbene il futuro del comando e della struttura organizzativa di Wagner non sia chiaro». È ancora troppo presto per parlare del futuro dell'organizzazione ed è possibile che nelle prossime ore ne sapremo qualcosa di più, magari da Yevgheny Prighozin in persona.

 

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COMMENTI
 

s1 10 mesi fa su tio
quello che si vede da di fuori probabilmente ha poco a vedere con quello che è successo veramente e negoziazioni e mediazioni che sono state necessarie per risolvere la situazione, interessante ora è che quello che resta della wagner si sta accampando a 100km da kiev e che il regime russo ha ricevuto pieno appoggio non solo dai suoi alleati ma anche dagli usa si sono fatti sentire con dichiarazioni auspicavano di poter avere una controparte stabile e forte solo macron ha auspicato una controffensiva ucraina per prendersi vantaggio della situazione caotica. ecco molto interessante che non ci sia stata una offensiva ucraina proprio nel momento in cui le forze armate russe erano tagliate fuori dal centro nevralgico e logistico per i rifornimenti voronez controllato da prighozin e senza appoggio aereo (aereoporto di voronez anche controllato da prighozin). strano.. forse che agli usa non interessa vincere la guerra ma solo prolungarla? molti sono gli interrogativi da entrambi i fronti su cosa sia effettivamente accaduto e la risposta non arriverà a breve...

falco8 10 mesi fa su tio
Risposta a s1
riflessione interessante, sono convinto che il boss di wagner è caduto in una trappola, dava fastidio a tutti e hanno sfruttato il suo temperamento di fuoco che lo rende prevedibile, lo hanno spinto a ciò magari anche brutalmente (con missili sulle sue truppe come affermava). nessuno si è mosso a parte i ceceni just in case che qualcosa vada storto. gli us (non i media ma l'amministrazione) avranno capito che tra un governo nazionalista ma pragmatico al potere ed un nuovo ipotetico governo ottenuto con la forza da elementi ultra-nazionalisti, quello attuale per loro è il male minore. ma lui serve ancora ed è per quello che è ancora vivo, come mai in bielorussia? si può solo speculare, forse pianificano veramente un assalto alla capitale come suggerito da mezdenev e loro sono pedine sanguinarie ma sacrificabili.

falco8 10 mesi fa su tio
Risposta a s1
l'ucraina non ne ha approfittato perchè non c'era nessuna apertura, le truppe russe non si sono mosse dalle trincee, anzi hanno continuato a colpire con artigleria ed elicotteri decimando le truppe d'assalto ucraine come gli scorsi giorni e la marina ha continuato a lanciare i suoi missili su obiettivi in tutto il paese come d'abitudine ma non se ne parla quasi più.

falco8 10 mesi fa su tio
Risposta a falco8
artiglieria

Velox-99 10 mesi fa su tio
peccato, avevo messo "guerra civile russa " nel mio bingo del 2023

Peppiniello 10 mesi fa su tio
Già finita la guerra civile? Parliamo ora della famosa contro-offensiva?

Mat78 10 mesi fa su tio
Risposta a Peppiniello
Parliamo di quando durerà Putin invece...chi sarà il prossimo a cercare di fargli le scarpe? Prima o poi qualcuno ci riesce. Circa la controffensiva non farei troppo lo spiritoso...non mi stupirei ora un crollo del fronte russo nel giro di un paio di mesi...

matterhorn 10 mesi fa su tio
Risposta a Peppiniello
Non hanno neppure saputo sfruttare l’occasione..🤦🏼‍♂️🤷🏼‍♂️ da ora la chiamerò la sciolta-offensiva..

TheQueen 10 mesi fa su tio
Secondo qualcuno qui sul forum sono tutte persone rispettabili, molto più dell’Occidente

Mat78 10 mesi fa su tio
Risposta a TheQueen
Sono rispettabili come quelle che commentano a loro favore Lillybet

Keope1963 10 mesi fa su tio
E non è stato citato il più malleabile e umano tra questi tagliagole .. un certo signor Kadirov.. tutta brava gente

falco8 10 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
qualcosa mi dice che l'esercito privato del presidente sia quello ceceno, non sono quasi mai al fronte, arrivano sempre dopo e si spostano velocemente da una regione all'altra.

rosi 10 mesi fa su tio
che gente, da aver paura, persone imprevedibili e piene di rabbia.
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