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GUERRA IN UCRAINAAnche i superbatteri partecipano alla guerra

18.04.23 - 23:48
Dei ricercatori tedeschi hanno presentato martedì i risultati ottenuti studiando delle infezioni sviluppatesi in soldati e civili feriti
keystone-sda.ch / STR (YEVGEN HONCHARENKO)
Anche i superbatteri partecipano alla guerra
Dei ricercatori tedeschi hanno presentato martedì i risultati ottenuti studiando delle infezioni sviluppatesi in soldati e civili feriti

BERLINO - La guerra in Ucraina diventa territorio di studio. Un ospedale universitario di Berlino ha cominciato a osservare in alcuni pazienti feriti che arrivano dal fronte delle nuove e forti resistenze agli antibiotici. Secondo gli esperti, i batteri si stanno diffondendo a un ritmo allarmante tra i soldati.

I risultati della ricerca sono stati presentati dallo specialista di medicina interna generale María Virginia Dos Santos, dell'ospedale universitario Charité di Berlino, al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (Eccmid) che si è tenuto questo martedì a Copenhagen, in Danimarca.

Il medico ha spiegato che da febbraio 2022 soldati e civili feriti in guerra che hanno ricevuto le prime cure sul campo o in Polonia, una volta stabilizzati vengono inviati nei Paesi vicini affinché ricevano tutte le cure del caso. Tra marzo e dicembre dello scorso anno, 47 di questi pazienti sono arrivati a Berlino e le condizioni di 14 di loro sono diventate dei casi studio in quanto presentavano infezioni su più livelli, molte delle quali gravi.

«Abbiamo riscontrato uno spettro di patogeni completamente nuovo rispetto a quello che ci si può aspettare in Germania». Queste le parole di Dos Santos, riportate da ElPaís. «In queste terribili ferite di guerra ci siamo dovuti confrontare con un'alta incidenza di patogeni gram-negativi multiresistenti ai farmaci - detti anche superbatteri - e in tutti i casi si è trattato di infezioni polimicrobiche».

Il motivo per cui tra i soldati e i civili feriti si stanno diffondendo tutti questi batteri è che «spesso ricevono cure chirurgiche e antibiotiche non ottimali, in un contesto di mancanza di risorse e in condizioni non sterili in zone di guerra e contesti di emergenza, a volte per settimane o addirittura mesi».

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COMMENTI
 

Tiki8855 1 anno fa su tio
La resistenza agli antibiotici è conosciuta da anni - se non si riuscirà a trovare la via per nuovi antibiotici la mortalità in caso di infezioni gravi salirà in modo esponenziale!

Suissefarmer 1 anno fa su tio
da dopo il covid io mia moglie e i miei 3 bimbi ci ammaliato almeno una volta al mese... coincidenza? c'è qualcun'altro?

CV 1 anno fa su tio
Questa non é una novita.in Serbia la nato ha usato le bombe arricchite di uranio e chi sa che armi ancora.

Adegheiz 1 anno fa su tio
Risposta a CV
Bene. Piu ukro di meno

Sig der sauer 1 anno fa su tio
Risposta a CV
CV, bombe arricchite di uranio sono bombe atomiche “sporche” e no, non sono state utilizzate, semmai munizioni all’uranio impoverito, comunque che c’entra con l’articolo? Adegheiz, complimenti per la considerazione delle vite umane, salta nel cess so e tira l’acqua, grazie.

Wwww 1 anno fa su tio
Risposta a Adegheiz
Conplimenti al filtro tio….

Wwww 1 anno fa su tio
Risposta a Adegheiz
M
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