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SOCIETÀGli alieni (forse) non esistono, ma anche gli scettici piansero per ET

30.06.22 - 06:32
A quarant'anni dall'uscita del film le prove dell'esistenza di vita intelligente extraterrestre restano assai nebulose
REUTERS
L'alieno più famoso di sempre, ET
L'alieno più famoso di sempre, ET
Gli alieni (forse) non esistono, ma anche gli scettici piansero per ET
A quarant'anni dall'uscita del film le prove dell'esistenza di vita intelligente extraterrestre restano assai nebulose

LOS ANGELES - L’annuncio di Orson Welles alla radio, il caso di Roswell, ET, La Guerra dei Mondi, i filmati di Santilli, i milioni e milioni di avvistamenti. Potremmo andare avanti all’infinito in un mix di finzione e apparente realtà che da un secolo (se non di più) oramai affascina l’uomo sull'esistenza degli alieni.

Un tema che divide 
Quello degli Unidentified Flying Object, per tutti UFO, e più precisamente della vita extraterrestre, è senza dubbio uno dei temi che, in anticipo sui vaccini, divide l’opinione pubblica.  Da un lato gli scettici, dall'altro gli ufologi. Ma che al tempo stesso ha stimolato oltremodo la produzione letteraria e cinematografica. Due strade che spesso si sono incrociate aumentando il mistero e favorendo la diffusione del mito degli alieni, sulle loro eventuali sembianze e interazioni col mondo umano.

La bimba che promosse ET 
E se il 2 luglio ricorre la giornata mondiale degli Ufo, lo scorso 11 giugno ha compiuto 40 anni (rispetto all’uscita americana, in Europa a dicembre ‘82) uno degli alieni cinematografici più famosi e simpatici, ET. Daniela Rambaldi, figlia di Carlo, l’artigiano-artista inventore di effetti speciali che diede vita alla creatura che diventò il protagonista del capolavoro di Spielberg a Sette, settimanale del Corriere della Sera, ha parlato di quel periodo: «Mi trovai davanti 35 centimetri d’alieno, con il fondoschiena di Paperino, la testa quadrata e gli occhioni di un cerbiatto. Dissi: bruttino ma simpatico. E papà capì che aveva centrato il bersaglio».

Un filone di film cult 
ET un vero e proprio cult del genere, datato 1982, è stato un po’ il capostipite di un filone di film che hanno provato a raccontare in un modo o nell’altro come sarebbe il più classico degli Incontri ravvicinati del terzo tipo (precedente a ET, classe 1977). Un filone che comprende Alien, la celebre parodia di Tim Burton, Mars Attacks, Indipendence Day, Contact, La guerra dei mondi e tanti altri. Per non parlare delle serie tv.

Gli alieni fatti a pezzetti
 Non sempre però la fantasia ha superato la realtà, o almeno quella non si sa quanto mai realisticamente credibile dei continui avvistamenti e delle leggende metropolitane, tra falsi miti e fake, sugli alieni. Come non dimenticare Rosewell, le leggende sull'Area 51, che secondo la maggior parte dei sostenitori della teoria del complotto avrebbe ospitato i resti dell'astronave precipitata e i cadaveri dell'equipaggio extraterrestre. Proprio a quel mito si riferiscono i famosi filmati di Rey Santilli, il discografico londinese che nel ’94 affermò e poi mostrò al mondo il possesso di 4 bobine di pellicola cinematografica che ritraevano alcuni alieni caduti a Roswell insieme ad un disco volante e i resti di quel velivolo, tra questi video anche un’autopsia effettuato su questi alieni. Filmati che hanno fatto scandalo ma che sono stati più volte smentiti di veridicità storiche e tecniche dagli esperti.

La ricerca continua... 
Eppure la ricerca di qualsiasi altra forma di vita extraterrestre nell’universo non si è mai esaurita. Notizia di questi giorni è che proprio la Nasa ha annunciato che in autunno lancerà un'indagine di nove mesi finanziata con 100 mila dollari. Le conclusioni finiranno in un rapporto pubblico. La decisione è maturata dopo il nuovo boom di avvistamenti negli ultimi 20 anni registrati dal Pentagono anche da parte di alcuni piloti militari. Ma anche per dare un approccio scientifico all'esame del fenomeno, al quale si sono interessati anche l'intelligence e il parlamento americani. Della serie “non è vero ma ci credo?”

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