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Uno di loro aveva riconosciuto il 19enne. Per il pm, un motivo «abietto e futile» per la feroce aggressione
MILANO - Emergono nuovi dettagli sull’aggressione ai danni di Niccolò Bettarini, figlio dell’ex calciatore della Fiorentina e della Sampdoria Stefano e della presentatrice Simona Ventura. Nel gruppo di almeno quattro persone che lo ha accoltellato uno l’avrebbe riconosciuto e per questo avrebbe infierito insieme agli altri su di lui.
«Ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo», gli avrebbe urlato a più riprese come riferisce il Corriere della Sera citando l’imputazione redatta dal pubblico ministero milanese Elio Ramondini. L’ipotesi di reato: tentato omicidio aggravato da motivi «abietti e futili quali essere il figlio di Bettarini».
Niccolò Bettarini, 19 anni, è stato aggredito domenica mattina intorno alle 5 all’esterno della discoteca Old Fashion di Milano. Intervenuto in difesa di un amico importunato da un gruppo di una decina di persone con le quali era nato un diverbio all’interno del locale per un tavolino, il giovane è stato accoltellato 11 volte. Operato all’Ospedale Niguarda, non è in pericolo di vita, ha fatto sapere dal suo profilo Facebook Simona Ventura.
Gli inquirenti hanno identificato per ora quattro aggressori: due italiani di 29 e 24 anni e due albanesi di 29 e 24. Il primo dei due italiani era sotto sorveglianza speciale e aveva precedenti penali. Il secondo, ultrà dell’Inter, era interessato da un divieto di ingresso agli stadi. Il 29enne albanese, infine, si trovava in Italia irregolarmente.
