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BELLINZONABellinzona nel nome dei Beatles (e non solo)

18.07.19 - 06:00
Tornano i Beatles Days con i consueti omaggi ai Fab Four e con due giganti della musica italiana come Shel Shapiro e Maurizio Vandelli
Bellinzona nel nome dei Beatles (e non solo)
Tornano i Beatles Days con i consueti omaggi ai Fab Four e con due giganti della musica italiana come Shel Shapiro e Maurizio Vandelli

BELLINZONA - È tutto pronto per l'edizione 2019 dei Bellinzona Beatles Days.

L'apertura ufficiale della rassegna è in programma questa sera al Bar Viale (dalle 20.30, ingresso gratuito) con i Mary & The Quants. La formazione di Milano, il cui repertorio è ispirato alla musica dei favolosi anni Sessanta, rende un ironico omaggio nel nome a Mary Quant, inventrice della minigonna. 

Venerdì 19 (dalle 19.30, entrata libera) ci si sposta nella “casa” dei Beatles Days, ovvero Piazza del Sole. Sul palco si avvicenderanno Rolando Giambelli, il beatlesiano più celebre d'Italia e presenza d'obbligo della kermesse; The Instant Karma, prima tribute band di John Lennon in Svizzera e con un repertorio che raccoglie anche brani dei Fab Four e classici del rock 'n roll; la Magical Mystery Orchestra, i cui 13 elementi interpretano anche quei brani dei Beatles che non sono mai stati eseguiti dal vivo ma solamente in studio di registrazione.

Sabato 20 il gran finale (apertura cancelli dalle 19.30, biglietto in prevendita su Biglietteria.ch) con il cantautore ticinese Th30 in apertura e poi con Shel Shapiro e Maurizio Vandelli. Rivali per decenni, lo scorso mese di settembre Shapiro e Vandelli hanno pubblicato “Peace and Love”. Pace fatta, per cui, tra i due. Ma dove e quando hanno incominciato a frequentarsi e a suonare insieme? Quel primissimo incontro musicale avvenne proprio a Bellinzona 25 anni fa: nel 1994 Giorgio Fieschi creò il sodalizio in occasione del festival Comeback. E sabato, in quella stessa piazza, a un quarto di secolo di distanza, i due ex rivali del beat italiano si esibiranno di nuovo insieme.

«Quando saliamo su un palco riusciamo ancora a sentire il brivido e l’energia di una volta. Insieme tireremo fuori una carica che per molti potrebbe essere inedita» racconta Shapiro. «All’epoca non avremmo mai pensato di essere ancora qui, cinquant’anni dopo. Il momento però è quello giusto» aggiunge Vandelli.

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