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LifestyleNessun balcone è troppo piccolo per diventare uno spazio vitale

22.08.23 - 11:00
Gli esperti spiegano come dare il proprio contributo alla biodiversità anche con solo un piccolo spazio a disposizione.
Kompass B
Il fiordaliso dei pascoli cresce sui balconi e attira le api selvatiche.
Il fiordaliso dei pascoli cresce sui balconi e attira le api selvatiche.
Nessun balcone è troppo piccolo per diventare uno spazio vitale
Gli esperti spiegano come dare il proprio contributo alla biodiversità anche con solo un piccolo spazio a disposizione.

In breve

    • Tutti noi possiamo fare qualcosa per la biodiversità.   
    • Un balcone o un paio di vasi di fiori sono sufficienti per offrire a piante e insetti autoctoni uno spazio vitale adeguato.
    • I nostri esperti hanno qualche consiglio anche per chi non ha il pollice verde: piante grasse locali.
    • Coltivando in modo mirato, anche la cucina potrà approfittarne.

Inchiesta: Adrian Schräder


Chi non ha una casa con il giardino non può dare nessun contributo alla protezione della biodiversità? E nemmeno chi non ha tempo per innaffiare i vasi ogni giorno? Niente di più sbagliato! Un balcone e un paio di gocce d’acqua alla settimana sono sufficienti, dicono gli esperti. La nostra inchiesta mostra come tutti noi possiamo creare un piccolo paradiso naturale con solo un paio di vasi di fiori che rallegreranno inoltre le calde sere estive.

Claudio Sedivy, esperto di biodiversità
«Si può fare davvero molto con un semplice balcone! Magari non si può salvare il mondo ma è possibile sostenere api e altri insetti e al contempo creare un’oasi viva e ronzante in cui scoprire ogni sera nuovi visitatori mentre sorseggiamo una ben meritata birra. Se non si ha la possibilità (o la volontà) di innaffiare ogni giorno, è possibile piantare piante grasse indigene come borracina bianca, borracina glauca, borracina rupestre o semprevivo maggiore. Quest’ultimo va piantato preferibilmente in un vaso con terra per cactus o con sabbia per api selvatiche a cui potrete aggiungere qualche bel sasso raccolto durante l’ultima gita in montagna. Le api potranno costruire il proprio nido in questo substrato sabbioso. Ricordatevi però di non usare prodotti chimici di nessun tipo!»

Maurice Maggi, Guerilla gardener
«Per tanto nettare e tanta biodiversità, sui balconi sono perfetti maggiorana, timo, origano, santoreggia e issopo: perfetti in cucina e per gli insetti.»

Seraina Serrat, direttrice di Floral Lokal
«La scelta migliore è piantare sul balcone piante indigene acquistate da coltivatori svizzeri. Ogni pianta che acquistiamo è munita di un pass che ne certifica la provenienza. Meglio prediligere piante adatte agli insetti che attirino api e farfalle. Vale anche per le piante in vaso. Tutte le piante devono essere piantate in vasi sufficientemente grandi. Su un balcone, pianterei solo piante perenni come echinacea, lamponi, margherite, lavanda, clematide, aster, verbena, calendula, scabiosa, malva, fiordaliso dei pascoli, campanula o digitale.»

Enzo Enea, architetto paesaggista
«Tutti possono dare il proprio contributo alla biodiversità: in primis, coltivando delle piante sul proprio balcone. Più vegetazione c’è, meglio è. È importante anche la scelta delle piante. Meglio selezionare specie coltivate localmente ma non tutti i fiori attirano gli insetti: scegliete specie che offrano nutrimento a farfalle, api e bombi. Le persone che hanno poco tempo o sprovviste di «pollice verde» possono orientarsi verso erbe e piante che richiedono meno acqua e cure. Grazie al verde sul balcone, lo spazio abitativo guadagna subito qualità. Una rigogliosa vegetazione offre anche un effetto di rinfrescamento grazie all’acqua che evapora dalle foglie e all’ombra proiettata dalle piante. In questo modo, gli insetti troveranno piccole isole verdi da visitare regolarmente anche all’interno di città densamente urbanizzate. Con l’aumentare del numero di queste isole in città, aumenta anche lo spazio vitale disponibile per gli insetti.»

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