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La pigrizia dei giardinieri protegge la biodiversità

BiodiversitàLa pigrizia dei giardinieri protegge la biodiversità

15.08.23 - 11:00
L’erba più alta è più resistente agli insetti nocivi, alle erbacce e ai periodi di siccità.
#NOISIAMOILFUTURO
Lasciare il tosaerba nel capanno e per un mese intero lasciare…
Lasciare il tosaerba nel capanno e per un mese intero lasciare…
La pigrizia dei giardinieri protegge la biodiversità
L’erba più alta è più resistente agli insetti nocivi, alle erbacce e ai periodi di siccità.
Un intero mese senza tagliare il prato per promuovere la varietà delle specie: in Gran Bretagna sta prendendo piede il movimento «No Mow May». Anche la biodiversità svizzera ne beneficerebbe?

In breve:

    • Dal 2019, l‘azione «No Mow May» (maggio senza tosaerba) incoraggia le persone in Gran Bretagna e in tutto il mondo a lasciar crescere liberamente l’erba dei propri giardini durante il mese di maggio.
    • Se i prati non vengono tagliati, i fiori selvatici e le piante hanno la possibilità di fiorire e offrire nutrimento agli insetti.
    • Lo scopo è promuovere la biodiversità e lo spazio vitale degli insetti.
    • Anche in Svizzera è necessario proteggere la biodiversità. Tagliare meno spesso il prato è una delle tante possibilità per farlo.

 

Cos’è il «No Mow May»? 

«No Mow May» è un’azione nata in Gran Bretagna e diffusasi ormai in tutto il mondo. L’obiettivo è far sì che le persone non taglino l’erba del loro giardino durante tutto il mese di maggio. Durante questo arco di tempo, il prato viene volontariamente lasciato libero di proliferare e fiori selvatici e piante hanno la possibilità di crescere e fiorire. L’idea di fondo è creare uno spazio vitale per gli insetti, in particolare per gli impollinatori come le api e le farfalle, e al contempo promuovere la biodiversità.

 

A cosa serve il «No Mow May»? 

Secondo i promotori, non tagliare l’erba è un metodo semplice e sostenibile per promuovere la diversità delle specie: lasciando fiori selvatici e piante liberi di crescere nei nostri giardini, vengono creati spazi vitali ideali per insetti e piccoli animali. Api e altri insetti impollinatori trovano inoltre un numero maggiore di fonti di nutrimento e ciò permette alla loro popolazione di crescere. E infine: un prato non tagliato assorbe una maggiore quantità di acqua e può aiutare a regolare i deflussi e le inondazioni.

 

Tagliare il prato è davvero così dannoso?

Uno studio canadese ha concluso che i prati che vengono tagliati troppo spesso presentano una minore biodiversità. Non significa necessariamente che tagliare l’erba sia dannoso di per sé. Vuol dire però che tagliarla meno spesso può portare numerosi vantaggi. Il dottor Chris Watson, autore principale dello studio menzionato, spiega: «anche una minima riduzione della frequenza di taglio può presentare numerosi vantaggi per l‘ambiente: aumento della diversità degli insetti impollinatori e delle piante nonché una riduzione delle emissioni di gas serra. Al contempo, l’erba più alta è più resistente agli insetti nocivi, alle erbacce e ai periodi di siccità.»

 

Partiamo dalle basi: quanto è naturale il prato in giardino?

Non lo è per nulla. Il prato all’inglese in natura non esiste. Il prato curato, corto e ben tagliato è diventato un simbolo di ricchezza e lusso a partire dal diciassettesimo secolo. Chi poteva permettersi di curare il prato in questo modo, che non ha nessun’altra funzione al di fuori dell’apparenza estetica, non poteva che essere estremamente ricco. Constantin Seibt scrive giustamente nel suo testo «Pflanze der Macht» (le piante del potere): «il prato all’inglese è una pianta assurdamente costosa e assurdamente inutile. Richiede una cura costante: se non viene regolarmente concimato, innaffiato, tagliato e riseminato, muore immediatamente o si inselvatichisce. E in cambio non ha la benché minima utilità per nessuno: gli animali non possono pascolarci e in esso può vivere solo una misera manciata di insetti. In breve: il prato all’inglese è il perfetto bene di lusso. Scomodo, inservibile, inaccessibile ma decisamente appariscente.»

 

Dovremmo tagliare meno spesso l’erba anche durante gli altri mesi?

L’autrice di questo articolo ritiene che le intenzioni dietro il «No Mow May» siano buone ma che l’approccio non sia completamente positivo. Argomenta che sarebbe molto più utile se in generale tagliassimo l’erba meno spesso invece di farlo solo nel mese di maggio. Anche lo studio menzionato in precedenza è dello stesso parere.

 

In Svizzera non esiste il «No Mow May». Ci sono altre azioni simili?

Mission B è un’organizzazione svizzera che ha come obiettivo la preservazione della biodiversità. Anche il taglio dei prati ha un ruolo importante in questo ambito come è possibile leggere in questo articolo. Alcuni consigli? Tagliare il prato una o due volte all’anno. Tagliare l’erba solo una volta che i fiori sono sfioriti. Meglio mettersi al lavoro la mattina presto o nel tardo pomeriggio. Non tagliare tutto in una volta ma procedere a tappe. Lasciate una striscia lungo i bordi.

 

Non ho un giardino. Come posso contribuire a promuovere la biodiversità?

Mission B spiega: ogni metro quadrato conta. E qui entrano in gioco ad esempio i balconi o i davanzali delle finestre. È proprio nelle città che la situazione della biodiversità è più preoccupante.

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COMMENTI
 

Bizza 8 mesi fa su tio
Che gran Paraculata

Tfra 8 mesi fa su tio
Che vaccata! Ahahah Cosi poi per recuperare il “green”ci si devono mettere il doppio dei prodotti e degli strumenti!! Non siamo in inghilterra, il clima è ben diverso. La biodiversità da noi si promuove con il cervello, destinando e trattando le aree in modo diverso (misto). Meglio allora sarebbe tagliarlo solo tre volte l’anno!! Ma la maggior parte dei prati sarebbero comunque tutti da convertire con semenze da fiore..

Pensopositivo 8 mesi fa su tio
I giardini piú belli sono naturali e selvaggi con interventi minimi. Non c'è niente di piú brutto che un arbusto tagliato a forma di coniglio...

Honghy 8 mesi fa su tio
Anche l'erba alta un metro a bordo strada è biodiversità???

Pensopositivo 8 mesi fa su tio
Risposta a Honghy
A bordo strada per miglior visuale si taglia, però appena piú in lá non é necessario e utile per la biodiversità.

Braun30 8 mesi fa su tio
A leggere l'articolo capisco che il mio prato è un esempio di biodiversità. Tagliando ogni 3-4 settimane e al massimo dell'altezza impostabile sulla tosaerba il prato resta verde pure nei peggiori periodi di siccità.

briciola68 8 mesi fa su tio
Risposta a Braun30
L’anno scorso con la siccità vicino a casa mia i prati da foraggio sono seccati…