Cerca e trova immobili

CONFINEParcheggi abusivi: ticinesi "rispediti" in Svizzera a recuperare i soldi per la multa

22.02.24 - 10:04
Le imprudenze delle auto targate Ticino a Como continuano a far discutere. La "tolleranza zero" del sindaco non fa sconti a nessuno.
TiPress
Fonte QuiComo
Parcheggi abusivi: ticinesi "rispediti" in Svizzera a recuperare i soldi per la multa
Le imprudenze delle auto targate Ticino a Como continuano a far discutere. La "tolleranza zero" del sindaco non fa sconti a nessuno.

COMO - Paghi subito oppure devi tornare a casa a piedi per recuperare i soldi. La "tolleranza zero" del sindaco comasco Alessandro Rapinese verso le auto ticinesi in divieto di sosta non accenna a venir meno. «Per gli amici svizzeri che parcheggiano dove gli pare e poi, complici le difficoltà legali, non pagano mai le multe, avrò, come i buoni amici meritano, un occhio di riguardo: un carro attrezzi loro dedicato», aveva scritto su Facebook lo stesso sindaco prima di entrare in carica.

Anzi, la polizia locale in azione sul territorio di Como, per evitare che i ticinesi "scappati" oltre la dogana non paghino il dovuto, si sta ingegnando con metodi drastici ma efficaci.

L'ultimo caso, riportato dal portale Quicomo, racconta l'imprudenza di un ticinese a Ponte Chiasso, a pochi metri dal confine. La vettura lasciata sulla corsia del bus non è passata inosservata a un pubblico ufficiale italiano che ha provveduto a compilare la contravvenzione.

E fin qui tutto normale se non fosse che, per consentire al proprietario del veicolo di poter riprendere l'auto, l'agente abbia preteso l'immediato pagamento della multa. «Non ha i contanti per pagare? Vada a prenderli». I proprietari dell'auto hanno quindi dovuto incamminarsi a piedi in direzione di Chiasso per prelevare il dovuto e pagare la multa in Italia. 

«Lo prevede il codice» - Il comportamento dell'agente era lecito? A rispondere all'interrogativo è Luciano Campagnoli, vicecomandante della polizia locale di Como: «Se io contesto un'infrazione a un cittadino straniero sono legittimato a trattenergli o il documento o il veicolo, oppure a farmi rilasciare una cauzione che corrisponde al doppio della sanzione che pagherebbe. Altrimenti non può andare via. Ma ciò vale solo se colto sul fatto e non per infrazioni commesse in passato. E vale solo su veicoli immatricolati all'estero e non, invece, per auto con targhe italiane, anche se sono prese a noleggio e guidate da uno straniero».

Il motivo di questo provvedimento è semplice: «Sappiamo bene che ci sono delle problematiche non indifferenti nella riscossione di queste multe comminate a chi vive all'estero. Che sia Svizzera, ma non solo».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE