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La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo prospetta l'abbandono delle imputazioni per il 33enne svizzero-turco
BELLINZONA - Si profila il proscioglimento per l'ex agente di Argo 1 che solo un anno fa era stato condannato dal Tribunale penale federale per aver predicato l’islam radicale e aver agevolato la partenza verso il Medio Oriente di un paio di aspiranti jihadisti.
La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo - come anticipato da "La Regione" - ha infatti comunicato negli scorsi giorni a Carlo Borradori, l'avvocato difensore del 33enne svizzero-turco, l’imminente chiusura dell’istruzione, prospettando l’abbandono del procedimento penale per il suo assistito.
Una decisione, quella presa dalla titolare delle indagini sull'operatività di Argo 1, che non sorprende Borradori. «Era in fondo quello che ci aspettavamo – spiega il legale al quotidiano sopracenerino –. Il mio cliente era manifestamente estraneo ai problemi della Argo 1».
Per questo filone dell'inchiesta lo svizzero-turco, che nel frattempo ha già scontato la pena inflittagli dal Tribunale penale federale, doveva difendersi dalle accuse di usura e sequestro di persona. Le stesse imputazioni per le quali dovrà rispondere il principale imputato dell'inchiesta: il titolare della ditta di sicurezza Marco Sansonetti, il cui procedimento penale resta tuttora aperto.
