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CANTONEStrage evitata «ma non grazie ai controlli sulle armi»

14.05.18 - 10:29
Matteo Quadranti interroga il Consiglio di Stato sulla provenienza dell'arsenale trovato in casa del 19enne arrestato giovedì scorso
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Strage evitata «ma non grazie ai controlli sulle armi»
Matteo Quadranti interroga il Consiglio di Stato sulla provenienza dell'arsenale trovato in casa del 19enne arrestato giovedì scorso

BELLINZONA - La potenziale strage sventata la scorsa settimana dalla Polizia cantonale, con l’arresto di un 19enne della Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona, ha rilanciato il dibattito sulla «facilità eccessiva» riguardante la compravendita di armi da fuoco in Svizzera ed in Ticino, già oggetto (nel 2012 e con riferimento alle cosche mafiose italiane) di un atto parlamentare sottoscritto da Matteo Quadranti (primo firmatario), Stefano Steiger e Franco Celio.

«Vero è che il giovane è stato fermato prima che potesse eventualmente mettere in atto il disegno criminoso che gli viene imputato» precisa in una nuova interrogazione il deputato PLR, sottolineando però come l’azione sia scaturita dai segnali comportamentali emersi a scuola e sui social e non «grazie ai meccanismi di autorizzazione o controllo previsti dalla Legge sulle armi».

E proprio in considerazione di questo aspetto - senza dimenticare che, come indicato nell’articolo 18 dell’Ordinanza sulle armi, se per l’acquisto di un’arma non è necessario un permesso è compito del venditore verificare che non esistano motivi d’impedimento - Quadranti chiede al Consiglio di Stato di indicare chi ha venduto armi e munizioni al giovane studente e se l’obbligo di diligenza sia stato o meno rispettato.

Inoltre, in ottica di prevenzione, il deputato liberale radicale chiede al Governo di illustrare quali misure intende prendere dopo questo episodio per controllare la detenzione di armi da fuoco anche dopo l’acquisto. «Di questo passo - conclude Quadranti - passando magari anche da qualche individuo problematico, il terrorismo potrebbe pensare di far spesa nel nostro Paese».

Le domande al Consiglio di Stato

    1. Tenuto conto di quanto sopra, senza pretesa di esaustività, ci si permette di chiedere al Governo
    2. Dove vennero vendute armi e munizioni a quello studente?
    3. Chi ha venduto tali armi al giovane studente ha rispettato la LArm e in particolare anche l’obbligo di diligenza previsto dall’Art. 18 OArm?
    4. Il giovane studente ha acquistato in Italia? Se sì come le ha importate (tramite quale valico controllato o non controllato)? Quali controlli attuare alle dogane?
    5. Quali misure vennero prese o si ritiene di dover prendere ulteriormente dopo questo episodio, per controllare la detenzione di armi da fuoco anche dopo l’acquisto?
    6. Quali misure, al di là delle sanzioni penali previste ad es. agli art. 33 e segg. Larm, ritiene di adottare nei confronti di chi ha venduto armi e munizioni?
    7. Quali misure concrete intende adottare per garantire nel Ticino il rispetto delle norme sulla vendita di armi di fuoco?
    8. Se ritiene che presumere la buona fede o l’assenza di motivi contrari alla vendita o che certe autodichiarazioni da parte degli acquirenti siano sufficienti?
    9. Quali misure sono in essere o quali sono quelle che si intendono adottare ad esempio per controllare i poligoni di tiro privati (e commerciali) esistenti sul territorio dove si possono anche acquistare o noleggiare armi e munizioni?
    10. Quali misure concrete sono previste o immaginabili per controllare l’acquisto di armi online?
    11. Quali misure di prevenzione e informazione si ritiene di poter implementare e dove?
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COMMENTI
 

moma 6 anni fa su tio
Si sta dando troppa visione a questo fatto, pur grave che sia. Tutto questo tam tam secondo me non fa altro che insinuare paure, ansie e quant'altro nella gente.

shooter01 6 anni fa su tio
Quadranti, non faccia tanto rumore, tanto non ho votato mai per lei, e mai lo farò . Ma non solo per la sua inutile polemica, ma perchè non la ritengo valido. Comunque spero mai nessuno pensi a fare una strage, come è successo in altri paesi, utilizzando autovetture o camioncini, non vorrei che le venisse l'idea di costringermi ad usare cavallo e somaro ( visto che qui abbondano) per recarmi al lavoro.

beta 6 anni fa su tio
Il Quadranti ogni tanto resuscita ? È in cerca di notorietà dopo le varie figuracce fatte ? Si rilassi !

OCP 6 anni fa su tio
Leggo solo ora le domande di Quadranti, mi sono fermato in particolare sulla nr. 6 "Quali misure, al di là delle sanzioni penali previste ad es. agli art. 33 e segg. Larm, ritiene di adottare nei confronti di chi ha venduto armi e munizioni?" Se le armi sono state vendute senza un regolare permesso allora la domanda ci sta. Per quanto riguarda le munizioni l'art. Art. 15 della Larm "Acquisto di munizioni ed elementi di munizioni" dice che "1 Le munizioni e gli elementi di munizioni possono essere acquistati soltanto da persone che sono legittimate all’acquisto dell’arma corrispondente." Quindi se l'arma è stata acquistata con un permesso la munizione è liberamente acquistabile. La domanda nr. 7 poi è ridicola... penso che Quadranti sappia benissimo che esiste un ufficio apposito che rilascia i permessi d'acquisto e fa i controlli. Tipiche domande di chi vuole visibilità... a cacca o caccia di voti?

OCP 6 anni fa su tio
e non «grazie ai meccanismi di autorizzazione o controllo previsti dalla Legge sulle armi». ...e quali controlli si vorrebbero fare su coltelli (da cucina, e ce ne sono di belli grossi e affilati che si comprano da qualsiasi parte senza nessun permesso), asce, scuri, motoseghe, auto, furgoni, camion, picconi, ecc. ecc.? Sì perché forse qualche benpensante a cui danno particolarmente fastidio le armi acquistate regolarmente si dimenticano che molto spesso, per fare delle stragi e degli attentanti, si sono usati anche mezzi "alternativi" trai quali quelli citati. Stranamente però su questo non si dice nulla, pare che il problema sia legato solo alle armi... ripeto... regolarmente acquistate. Mi sembra chiaro che qualche cosa non funziona ma sarebbe ora che ci si rendesse conto per una buona volta che questo qualcosa NON sono le armi da fuoco.

Wunder-Baum 6 anni fa su tio
La ringrazio per le riflessioni. Comprendo che non è un facile problema da gestire in quanto qualsiasi oggetto potrebbe diventare, a questo punto, un'arma. Dobbiamo però riflettere a cosa il ragazzo avrebbe potuto fare con 150 colpi, facendo parte di un associazione di tiratori, sicuramente sapeva usare bene l'arma. Il fatto accaduto in Francia è un altro caso. Immagini di essere in vacanza da qualche parte, in pace, e una persona con un cortello da cucina (o un macete) in mano la aggredisce in un modo mortale. Anche qui dicevano che era una persona codificata con S (elemento a pericoso o di rischio), ma girava per le strade ed ha ucciso una persona (controlli e prevenzioni dove erano ?) Arriviamo al punto di avere paura a girare per le strade, Milano, Parigi, Londra diventano città da incubo.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Wunder-Baum
Quindi tutti quelli che vanno in uno stand di tiro per lei sarebbero tutti dei potenziali cecchini??? 150 colpi li fulminavo in pochi minuti sui bersagli che di norma ne prevedevano un consumo totale di ca.250 colpi a gara, tutti potenziali assassini??? Eppure nessuno di noi è finito in galera per atti delinquenziali o terroristici, nemmeno abbiamo usato camion, macete o altro, siamo tutti persone normali, proprio come dovrebbe essere lei, la sola differenza in questo caso è che noi sappiamo di cosa stiamo parlando lei NO! Le forze dell'ordine non possono essere onnipresenti, per cui se il destino ci porta a doverci difendere è meglio poterlo fare o soccombere al delinquente assassino di turno? Se lei abitasse a Milano avrebbe sempre "Paura" o per meglio dire maggiore attenzione a se stesso e alle sue cose, provi a lasciare l'auto aperta a Milano o a Zurigo e poi mi dice il risultato.

shooter01 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
sono completamente d'accordo con te. Le tue riflessioni sono indiscutibilmente fondate. Il problema è che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Quanto accaduto a Bellinzona è tempisticamente molto comodo per chi vuole applicare la normativa ue o peggio. E io non credo alle coincidenze

Tato50 6 anni fa su tio
Se guardava il Quotidiano non c'era bisogno di chiedere dove sono state acquistate le munizioni. Certo le armi da fuoco in mano a certa gente sono un pericolo ma sappiamo tutti che ci sono alternative per compiere una strage; basta un furgone, un autocarro e anche solo un coltello o un macete. Quello, se voleva, attendeva che gli studenti uscissero da scuola e per chi conosce il posto, fare la gimcana nel piazzale antistante lo stabile avrebbe dato gli stessi risultati. Chiaramente se vuoi colpire qualcuno in particolare si fa uso di altro e se è vero che questo aveva una lista non poteva certo far capo ad altri metodi. Forse è il caso di fare i complimenti a chi è riuscito a cogliere i "segnali" del cambiamento nel comportamento del tizio e procedere come è stato fatto. Abbiamo ancora docenti e studenti che per fortuna non si limitano a studiare e insegnare ma riescono ad andare oltre cosa che non capita dappertutto !!!

laverità 6 anni fa su tio
Quanto accade vogliamo forse accettare come ordinari violenza? Ordinaria perché sempre più frequente, quasi ogni giorno si viene a sapere che qualcuno fa del male ad un'altra persona. Non ci si può fare l’abitudine. Eppure, quando i media riportano queste notizie…. Non fa quasi più notizia. Un malessere, rabbia che viene sempre più frequentemente espresso con violenza e quel che spaventa che sono maggiormente dei giovani e an eh giovanissimi. Non sarebbe forse corretto domandarci noi grandi “ dove sbagliamo”? Non possiamo semplicemente dire che il mondo oggi è così! I giovani oggi sono così! Troppo facile. Questo giovane è segnato per tutta la vita, e credo vittima di un circolo vizioso che nemmeno lui ha voluto. Si è trovato dentro. La responsabilità non è solo dei altri. E nostra. Negli anni 50 con l’arrivo della Televisione, qualcuno già allora diceva, attenzione, ai bimbi può fare male troppa TV. Era la partenza di quello che c’è oggi. La tecnologia ha fatto progressi, oggi ai bambini già in età di asilo e le elementari si regala l’IPad e il cellulare. Cosa sanno distinguere le giovani menti di quanto vedono? Sanno distinguere la realtà dalla finzione.? Loro sono letteralmente affascinati e assorbono tutto. Poi da bambini cresciuti, se sono fortunati di vivere una vita serena, non daranno sfogo alla rabbia facendo del male. Vogliamo tenere il passo con il progresso a tutti costi, ma credo che la nostra mente è talmente vulnerabile che nessuna tecnologia, nessun progresso potrà evitare che la mente umana rimane indomabile. Nel bene e nel male.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a laverità
Se ti guardi bene intorno capirai che il vero problema NON è la TV, ma la POLITICA sempre più distante dalle persone e che ha messo i giovani in un limbo pieno di nulla e gli anziani ancor peggio. E tutto questo per "Uniformarci" e se per farlo si distruggono tutti i valori a loro poco importa. Personalmente spero solo che arrivi il giorno in cui a pagarne le spese siano loro.

Equalizer 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
E ci sarebbe da aggiungere, ma delle altre centinaia di diciannovenni che diligentemente acquistano, detengono e usano le armi senza fare danni a nessuno? Come si dice da sempre, non facciamo di tutta l'erba un fascio. Ce n'è uno che ha sbagliato, pagherà per ciò che ha fatto e lasciate in pace gli altri. Non ho mai sentito demonizzare TUTTI i conducenti perché uno ha investito e ucciso un pedone.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Il problema è che il nostro caro CF ha già firmato lo schifoso accordo con l'UE, adesso per "Giustificare" tale accordo ogni scusa va bene e, come diceva Andreotti a pensar male spesso ci si azzecca, ed io voglio vedere come se la cava il CF se il popolo (Pochi sanno che il presidente PS ha già firmato nel 2017) si rifiuterà di concedere al CF la conferma di tale firma già apposta SENZA il consenso popolare, visto che nell'ultimo decennio ha rifiutato due volte di firmare simili accordi contro le armi dei cittadini. Onestamente visto i tempi in perfetto stile Andreottiano un mezzo dubbio sul giovane bellinzonese mi sorge spontaneo.

Equalizer 6 anni fa su tio
Quanta ignoranza nelle domande di Quadranti, una parte concernono la Polizia e vedrà lei come proseguire l'inchiesta, se leggesse bene la LArm non invocherebbe gli articoli che cita e, least but not last, la legge sulle armi è Federale. Quadranti è in cerca di voti per le elezioni cantonali 2019 e cerca di imbonirsi le persone sensibili. Vergogna.

Wunder-Baum 6 anni fa su tio
Nell'insieme dei fatti che stanno accadendo ultimamente in tutto il mondo, il possesso di un arma o di più armi per semplice ragioni sportive, merita di un'attenta regolamentazione e sopratutto un controllo e una vigilanza "regolari". Il ragazzo in questione, da quanto posso capire, era in possesso di diverse armi e, addirittura, di un'importante quantitativo di munizioni (150 ?). A livello agonistico, dal mio punto di vista, le munizioni devono essere distribuite e controllate ad ogni evento di competezione (nessuna munizione deve essere portata a casa). Bisogna però capire (parlo del nostro paese) se le munizioni e le armi possono essere acquistate da altre fonti non controllate. Mi chiedo anche se, a livello agonistico, l'arma non debba essere consegnata dall'associazione di tiro che, al termine della competizione, ne riprenderà possesso. Comprendo che qualcuno mi odierà nel leggere queste mie rifessioni, ma cerchiamo di prevenire al più presto, prima che succedino, anche da noi, situazioni che potrebbero colpirci da vicino.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Wunder-Baum
Kevlar le ha risposto quasi esaustivamente, ma vorrei darle altre informazioni che di certo potranno esserle utili.... .... 1- Le armi da fuoco non sono MAI pericolose da sole, vi è sempre qualcuno dietro, per cui se chi sta dietro all'arma è malato il problema non è l'arma, ma il malato e se costui vuol far male a qualcuno userà QUALUNQUE mezzo per farlo.... .... 2 - Viviamo in una nazione dove il cittadino / soldato ha sempre avuto un'arma a disposizione, eppure da noi i casi sono rarissimi, ed è solo la stampa di partito che ne esalta la discussione per puro intento politico, scommetto poi che se si analizza nel merito ne verrà fuori che la maggioranza di questa minoranza di casi NON ha (Nessun razzismo di sorta solo constatazione di fatto e abitudini) radici elvetiche.... .... 3 - Chi non svolge il servizio militare e usa le armi per sport necessita di allenamento come tutti gli sport e nel tiro servono moltissime munizioni, quando praticavo il tiro IPSC consumavo giornalmente 600 cartucce, che venivano usate con un "Attrezzo sportivo" COSTOSISSIMO ed estremamente PERSONALIZZATO, secondo te lo lascio in mano a qualcun altro??? Suvvia siamo seri, esistono armi dal valore di decine, quando non centinaia, di biglietti da mille franchi, poi io l'ho comprata ed io ne sono il RESPONSABILE non l'associazine di cui parli, esistono leggi per la richiesta, l'acquisto e la detenzione che TUTTE le persone ONESTE e RISPETTOSE delle leggi APPLICANO rigidamente, non stiamo parlando di "Prestare" il telefono o il tablet, si parla di armi.... .... Se REALMENTE si volesse migliorare la situazione "Ideologica" andrebbe fatto un corso ai CONTRARI, almeno saprebbero di cosa parlano, visto che quasi tutti ne S/parlano senza saper NULLA di cosa stiano dicendo, per loro l'importante e spalar letame su chi possiede armi a qualsiasi titolo.... .... 4 - Sarebbero molte le cose da dire, ma una su tutte va sempre tenuto presente che usare il fatto bellinzonese per poter dire che TUTTI i possessori di armi siano responsabili è sbagliato, inoltre visto la tempistica (Recepimento delle leggi UE come vorrebbe il CF) qualche dubbio sulla vicenda nasce spontaneo, infatti ci si stà buttando a pesce per criminalizzare gli ONESTI possessori di armi, tieni presente poi che se le togli agli onesti gli unici ad essere armati saranno solo i delinquenti, come se non bastassero già le blande leggi (Sulla detenzione) che molto spesso libera delinquenti incalliti e punisce severamente il classico ladro di polli.... .... 5 - I veri problemi sono altri si cominciasse da quelli poi quando sarà TUTTO sistemato ci potremmo occupare o anche NO delle armi acquisite ONESTAMENTE che come tali sono state già DENUNCIATE negli appositi uffici e delle quali hanni TUTTI i dati.

vulpus 6 anni fa su tio
La solita sfilza di domande di pancia, in cerca di visibilità, che comporterà la spesa di qualche migliaio di franchi, e lascerà il tempo che trova. La magistratura e la polizia avranno e starando già darsi delle risposte .Esistono delle leggi federali e cantonali in materia,che regolamentano tutti i particolari ed altri ancora più importanti. Nella nostra cara Svizzera, della quale ad ogni piè sospinto ne difendiamo la carta magna, prevede che ogni cittadino attivo e abile al servizio militare possa tenersi l'arma personale a casa.Per cui ogni e qualsiasi questione in merito cade da subito: se uno di questi cittadini avesse dei problemi di testa, e volesse fare un atto inconsulto, potrebbe procedere in qualsiasi momento.
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