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SVIZZERALa Svizzera chiede alla Cina un maggiore impegno per i diritti umani

23.01.24 - 12:55
Oggi a Ginevra la missione elvetica all'ONU ha chiesto di indagare sulle detenzioni arbitrarie
Foto Deposit
Fonte ATS
La Svizzera chiede alla Cina un maggiore impegno per i diritti umani
Oggi a Ginevra la missione elvetica all'ONU ha chiesto di indagare sulle detenzioni arbitrarie

GINEVRA - La Svizzera chiede alla Cina di compiere maggiori sforzi in materia di diritti umani: oggi a Ginevra, la missione elvetica all'ONU ha chiesto di indagare sulle detenzioni arbitrarie nello Xinjiang che potrebbero costituire «crimini contro l'umanità».

La Cina è stata ascoltata per la prima volta dalla fine del 2018 in materia di diritti umani da tutti gli Stati membri dell'ONU. Oggi - una settimana dopo la visita del premier Li Qiang a Berna - un rappresentante della missione elvetica ha invitato Pechino ad attuare le raccomandazioni contenute nel rapporto sullo Xinjiang dell'ex alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet.

Più di un milione di uiguri sarebbero internati nei campi di lavoro. Pechino parla di rieducazione di terroristi. Il primo ministro Li Qiang è considerato il responsabile di questa politica.

Oggi la Svizzera ha inoltre chiesto di proteggere la minoranza tibetana, come pure di astenersi dalle persecuzioni dei difensori dei diritti umani e di rispettare il diritto internazionale nell'applicazione della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong.

Il consigliere federale Ignazio Cassis si recherà in Cina a febbraio e cercherà di ottenere il sostegno di Pechino per il vertice mondiale sulla pace in Ucraina, che la presidente della Confederazione Viola Amherd si è impegnata con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky ad organizzare. Berna vuole anche modernizzare il suo accordo di libero scambio con Pechino.

Disapprovazione occidentale - L'intervento del rappresentante cinese è stato accolto con favore dai suoi alleati e da alcuni paesi in via di sviluppo. Come la Svizzera anche la maggior parte dei paesi occidentali ha chiesto a Pechino di smettere di perseguitare e discriminare le minoranze, in particolare quella dello Xinjiang, che gli Stati Uniti considerano ancora una volta un "genocidio". Hanno inoltre chiesto il rilascio dei difensori dei diritti umani e dei dissidenti e la fine della loro repressione. Altre critiche riguardano il lavoro forzato, la pena di morte e le sparizioni.

Da parte sua, l'ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite a Ginevra, Chen Xu, alla testa di una folta delegazione, ha promesso un gran numero di misure legislative e amministrative. Dagli anziani alle abitazioni rurali, dai diritti dei lavoratori alle persone con disabilità e agli effetti negativi del cambiamento climatico.

Alto commissario ONU preso di mira - «Nessuno può pretendere di essere perfetto» in termini di diritti umani, ha dichiarato Xu, pur auspicando una società cinese in cui tutti i cittadini vi abbiano pari accesso. L'ambasciatore ha promesso di collaborare con l'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Dal suo arrivo, un anno e mezzo fa, l'alto commissario Volker Türk è stato accusato di non aver esercitato sufficienti pressioni su Pechino dopo il rapporto di Bachelet. La cilena aveva concluso che ci sono stati crimini contro l'umanità nello Xinjiang. L'austriaco, invece, ha una politica più conciliante e sostiene un meccanismo di collaborazione con la Cina che permetta di progredire verso un miglioramento.

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COMMENTI
 

Ul Buzz 3 mesi fa su tio
La Svizzera dovrebbe impegnarsi di più per i diritti dei palestinesi piuttosto, patria delle associazioni umanitarie

M70 3 mesi fa su tio
la Svizzera inizi a domandarsi come stanno i propri cittadini..

s1 3 mesi fa su tio
51 stato

Heinz 3 mesi fa su tio
... i cinesi hanno risposto: si grazie, adesso ce lo segnamo... tranquilli...

Toti 3 mesi fa su tio
Israele invece continui pure a "difendersi" massacrando i civili palestinesi ... quanta ipocrisia, che vergogna

tulliusdetritus 3 mesi fa su tio
Risposta a Toti
Quando dici Cassis... cosa puoi aspettarti?
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