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SVIZZERAOndata di migranti: più personale in arrivo alle frontiere ticinesi

24.09.23 - 12:34
I confini saranno presto maggiormente protetti, ha rivelato l'Ufficio federale delle dogane.
Tipress
Fonte SonntagsZeitung
Ondata di migranti: più personale in arrivo alle frontiere ticinesi
I confini saranno presto maggiormente protetti, ha rivelato l'Ufficio federale delle dogane.

CHIASSO - Migranti illegali. Anche in Svizzera sono sempre di più. La Confederazione vuole ora reagire rafforzando la protezione dei confini in Ticino. Si è deciso di «rafforzare moderatamente la Dogana Sud con nuovi collaboratori provenienti dalla Svizzera tedesca», spiega infatti l'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC) alla SonntagsZeitung.

La misura sarebbe volta principalmente ad alleggerire il carico di lavoro delle guardie di confine ticinesi, ma «per ragioni strategiche» non è dato sapere altro.

Nel mese di luglio, stando ai dati dell'UDSC, gli ingressi illegali avvenuti attraverso i confini ticinesi sono stati 1'486, mentre ad agosto ben 2'873. A giungere in massa in Svizzera sarebbero perlopiù migranti afghani, mentre gli africani che sbarcano a Lampedusa, per il momento, sarebbero meno interessati al nostro Paese.

I confini svizzeri, in confronto ad esempio a quelli francesi e austriaci, sarebbero però, stando a molti politici, poco protetti. «Non capisco perché il Consiglio federale resti a guardare l'afflusso di richiedenti l'asilo», commenta il capogruppo parlamentare dell'UDC Thomas Aeschi, sottolineando che, solo l'anno scorso, nel nostro Paese sono stati fermati 52'000 migranti clandestini, pari a ben 143 persone al giorno. «Se le guardie di confine vengono sopraffatte, occorre mobilitare l’esercito», conclude il democentrista.

Nel frattempo venerdì la Commissione europea ha ufficialmente chiesto alla Svizzera di accogliere volontariamente i profughi provenienti da Lampedusa, ha riferito al domenicale zurighese la Segreteria di Stato per la migrazione. Il Consiglio federale, però, non è al momento disposto ad aiutare l'Italia: «Non è previsto fino a nuovo avviso». Questa mancanza di collaborazione potrebbe essere legata alla sospensione dell'applicazione dell'Accordo di Dublino decisa lo scorso dicembre dall'Italia. Da allora Roma non riammette migranti da altri Paesi UE (Svizzera compresa) il cui primo ingresso è avvenuto in Italia.

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