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SVIZZERADiritto di ricorso, la destra vuole limitarlo per i piccoli progetti

11.07.23 - 17:40
Di parere contrario le organizzazioni ecologiste che temono un indebolimento della legge sulle residenze secondarie e sulla pianificazione.
Ti-Press (archivio)
Fonte ats
Diritto di ricorso, la destra vuole limitarlo per i piccoli progetti
Di parere contrario le organizzazioni ecologiste che temono un indebolimento della legge sulle residenze secondarie e sulla pianificazione.

BERNA - Seppur con qualche distinguo, PLR, UDC e il Centro sono a favore di una limitazione del diritto di ricorso concesso alle organizzazioni ecologiste e per la tutela del paesaggio contro i piccoli progetti di costruzione da realizzare nelle zone edificabili. Di parere contrario le organizzazioni ambientali che temono un indebolimento della legge sulle residenze secondarie e sulla pianificazione del territorio.

Il progetto di legge, la cui consultazione è terminata oggi, è stato preparato dalla Commissione per la pianificazione del territorio del Consiglio nazionale dopo l'approvazione di un'iniziativa parlamentare di Philipp Bregy (Centro/VS). Prevede l'abolizione del diritto di ricorso per i progetti di costruzione all'interno delle zone edificabili volti alla realizzazione di abitazioni con una superficie inferiore ai 400 metri quadrati.

Benché favorevole al progetto in generale, l'UDC non vuole allentare il diritto di ricorso per i centri urbani protetti o per progetti da realizzare nelle immediate vicinanze di siti culturali e storici, o biotopi di importanza nazionale, regionale o locale. Secondo il partito, il diritto di ricorso per le organizzazioni al di fuori delle zone edificabili dovrebbe essere applicato senza restrizioni.

Per il PLR, la legge rivista elimina un ostacolo amministrativo senza escludere dalla protezione aree particolarmente sensibili. Secondo il partito, non si tratta di limitare il diritto di ricorso delle organizzazioni, ma di renderlo più flessibile. Il Centro crede che la revisione sia «necessaria». Attualmente sussiste uno squilibrio «difficilmente giustificabile» tra la Legge sulla protezione dell'ambiente - in cui il diritto di ricorso è limitato ai progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale, ossia di una certa dimensione - e la Legge sulla protezione della natura e del paesaggio, che non prevede alcuna restrizione di questo tipo.

I Verdi, dal canto loro, respingono il progetto in toto poiché indebolirebbe l'attuale della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio. Limitando le possibilità di ricorso, verrebbe compromesso l'obiettivo primario della legge sulla pianificazione del territorio e sulle seconde case.

La Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio si oppone a questo «attacco» al diritto di ricorso delle organizzazioni. Anche Patrimonio Svizzero respinge la revisione: la distinzione tra grandi e piccoli progetti edilizi è «giuridicamente discutibile e materialmente arbitraria». Infine, la superficie dei progetti che interessano il paesaggio e gli edifici protetti è spesso inferiore ai 400 metri quadrati indicati nella revisione. Secondo il Patrimonio svizzero, ciò equivale alla dimensione di quattro appartamenti.

Per l'Associazione dei Comuni svizzeri - scettica in merito al progetto - il diritto di ricorso delle associazioni è ormai uno strumento giuridico collaudato. Permette alla società civile di intervenire nelle procedure di approvazione di edifici e piani e conferisce legittimità politica ai progetti edilizi.

Di avviso diverso l'Unione Svizzera delle arti e mestieri secondo cui la revisione di legge elimina una disparità di potere tra organizzazioni e individui. Inoltre, a suo avviso, il diritto di ricorso viene invocato troppo spesso e in modo puramente preventivo.

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COMMENTI
 

Lello 9 mesi fa su tio
e perché non fare il contrario?
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