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VAUDInfilzarsi le parti intime non gli ha impedito di essere condannato

17.01.19 - 15:45
Un giovane indiano voleva far credere di essere stato vittima di aggressione. Ma è stato condannato a 3 anni per avere torturato una marocchina nel 2017
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Infilzarsi le parti intime non gli ha impedito di essere condannato
Un giovane indiano voleva far credere di essere stato vittima di aggressione. Ma è stato condannato a 3 anni per avere torturato una marocchina nel 2017

LOSANNA - Lo stratagemma di uno studente indiano non ha retto di fronte alle indagini. Nel novembre 2017, mentre il giovane violentava una prostituta in un appartamento a Montreux (VD), i vicini allertavano la polizia. Il ventitreenne, strafatto di cocaina, decideva quindi di ferirsi conficcandosi un coltello da cucina nell'ano per far credere d'essere stato aggredito dalla donna marocchina.

Finito dietro le sbarre, dopo l'accaduto, il giovane è stato condannato con procedura semplificata dal Tribunale penale di Vevey, che l'ha ritenuto colpevole di stupro. 

Se la serata era iniziata con una relazione a pagamento, lo studente aveva poi perso la testa quando la prostituta gli aveva chiesto di lasciare l'appartamento. A quel punto il giovane aveva afferrato la donna alle spalle spingendola sul letto, insultandola e schiaffeggiandola. Poi le aveva legato le mani bloccandole al letto e aveva provato ad abusare di lei più volte, penetrandola prima con una mano poi con un oggetto. La prostituta era infine stata nuovamente costretta a una fellatio e poi ancora picchiata. 

Lo studente ha accettato la sua condanna, precedentemente negoziata con il pubblico ministero, a 3 anni di carcere di cui 18 mesi da scontare dietro le sbarre seguiti da un'espulsione per 10 anni allo scontare della pena. Dovrà inoltre pagare 41'000 franchi di spese oltre al pagamento di una multa da 300 franchi. 

La vittima non ha partecipato all'udienza. Ha ritirato la denuncia dopo aver ricevuto un indennizzo di diverse migliaia di franchi.

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