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SVIZZERA/CANTONEIn Svizzera una persona su sei è vittima di razzismo. Ora un podcast contro le discriminazioni

21.03.24 - 11:25
Triscori: «Ancora oggi si pensa che alle nostre latitudini la discriminazione per il colore della pelle, religione o etnia non esista».
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In Svizzera una persona su sei è vittima di razzismo. Ora un podcast contro le discriminazioni
Triscori: «Ancora oggi si pensa che alle nostre latitudini la discriminazione per il colore della pelle, religione o etnia non esista».
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, ecco un podcast in italiano che tenta di scardinare tutti i luoghi comuni.

BERNA/BELLINZONA - Cosa fa Berna concretamente quando si tratta di razzismo? È di soli pochi giorno fa la mozione firmata dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri, inoltrata al Consiglio federale, in cui chiedeva di abolire la Commissione federale contro il razzismo (CFR). Il leghista rimproverava il fatto che la CFR non avesse preso posizione relativamente ai recenti casi di razzismo e antisemitismo accaduti a Zurigo e piuttosto di focalizzarsi su questioni ritenute meno rilevanti.

Eppure, qualcosa a Berna, contro le discriminazioni si fa. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, oggi 21 marzo, il Servizio specializzato per la lotta al razzismo (SLR), del Dipartimento federale dell’Interno, ha deciso di pubblicare in lingua italiana un podcast di dieci puntate, dal titolo “Parliamone! 20 voci sul razzismo in Svizzera!”. Un prodotto che finora era disponibile solamente in francese e in tedesco. Dieci tappe in cui esperti, attivisti e coloro che hanno subito in prima persona eventi discriminatori si esprimono sui tanti volti del razzismo. Un confronto sulle numerose sfide legate alla lotta contro il razzismo e di come la società affronta il problema.

Ospite della prima puntata, la delegata all’integrazione degli stranieri del Cantone Ticino, Michela Trisconi che, in dialogo con Alice Cavadini, racconta come «ancora oggi c'è chi pensa che il razzismo in Svizzera o in Ticino non esista o che riguardi solo una minoranza apertamente razzista». Quando, in realtà, «tutti dobbiamo fare i conti con noi stessi e con il nostro razzismo, che spesso si manifesta in modo inconscio o riproduciamo senza rendercene conto. Il razzismo non è un episodio - sottolinea - ma un sistema culturale consolidato nella storia e che viene trasmesso all'interno della società».

Ecco dunque l’importanza di questo podcast, anche in lingua italiana. Nella sua analisi sottolinea che nel 2022 quasi una persona su sei dei residenti in Svizzera, tra i 15 e gli 88 anni, «ha dichiarato di essere stata vittima di discriminazione razziale negli ultimi cinque anni». «Tra i motivi vi sono la nazionalità, il colore della pelle o un'altra caratteristica fisica, la religione o l'origine etnica reali o presunte tali. Il tasso di discriminazione rilevato nel nostro Paese è nettamente aumentato», dice. Questo podcast per Trisconi è utile per fornire «nuovi punti di vista e prospettive scientifiche sulla questione del razzismo», alimentando così«un dibattito pubblico informato e costruttivo».

Sono diversi i temi che vengono affrontati lungo le dieci puntate: dalla storia ed evoluzione del razzismo in Svizzera, alla legislazione vigente contro le discriminazioni. Non solo: si parla del ruolo e dell'importanza che hanno le istituzioni per combatterlo. Viene poi sviluppato il concetto di discriminazione multipla, la vera sfida dei centri di consulenza delle vittime del razzismo poiché le persone subiscono spesso più di una discriminazione. Ci sarà poi un’analisi riguardante gli yenish, i sinti e i rom presenti in Svizzera. Infine, non mancano temi come l'antisemitismo e il razzismo antimusulmano, fenomeni oggigiorno non strettamente legati alla religione, ma piuttosto a rappresentazioni dell’altro.

«Il servizio per l'integrazione degli stranieri del Dipartimento delle Istituzioni che si occupa della prevenzione del razzismo - ribadisce Cavadini - ha fortemente voluto la traduzione del podcast». «Sviluppare una sensibilità verso il razzismo non implica solamente un apprendimento continuo, bensì anche l'apertura della discussione su ciò che si è assimilato durante la propria socializzazione -. E conclude - In questo la scuola riveste un ruolo fondamentale per approfondire la tematica nelle sue complessità».

Il podcast è disponibile su Spotify e tutte le altre principali piattaforme di streaming.

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