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ZURIGOLanciato il più grande progetto pilota sulla cannabis: 7500 persone potranno farlo legalmente

18.03.24 - 11:11
L'esperimento durerà 5 anni. I partecipanti potranno ottenere cannabis in 34 comuni di Zurigo.
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Fonte Redazione
Lanciato il più grande progetto pilota sulla cannabis: 7500 persone potranno farlo legalmente
L'esperimento durerà 5 anni. I partecipanti potranno ottenere cannabis in 34 comuni di Zurigo.
Il prodotto sarà disponibile in tre diverse tipologie: con un tasso di THC del 15%, del 9% e del 6%.

ZURIGO - È stato presentato oggi quello che sarà il più ampio progetto pilota mai realizzato in Svizzera sul consumo di cannabis. Si svolgerà nel canton Zurigo con la partecipazione di 7500 persone e avrà l'obiettivo di discutere la regolamentazione dello stupefacente.

Il tutto durerà cinque anni, ha detto Paul-Lukas Good, presidente di Swiss Cannabis Research, associazione responsabile dello studio. Saranno coinvolti anche l'Università e il Politecnico federale di Zurigo.

A partire dal prossimo 2 maggio, i partecipanti potranno ottenere cannabis legalmente in 34 comuni del cantone. Progetti simili sono già stati lanciati in passato da città come Basilea, Losanna e proprio Zurigo.

«Più di un terzo degli svizzeri ha già consumato cannabis nella propria vita ed è considerato un criminale secondo la legge attuale», afferma Paul-Lukas Good, fondatore e presidente dell'associazione Swiss Cannabis Research. L'avvocato zurighese conosce bene le questioni legali e sottolinea: «I politici e la società hanno riconosciuto che in Svizzera abbiamo bisogno di solide prove scientifiche per parlare di regolamentazione della cannabis. È inaccettabile per noi in Svizzera criminalizzare consumatori innocui da un lato e lasciare il commercio alle bande criminali di droga dall'altro, per le quali la cannabis è solo un'altra merce redditizia insieme a droghe più pesanti, armi o prostituzione. Un prodotto che genera un fatturato annuo di circa mezzo miliardo di franchi solo in Svizzera. I politici lo hanno capito e diverse città svizzere stanno attualmente svolgendo un lavoro pionieristico di ricerca sul consumo di cannabis».

Punti vendita e centri informativi - 5.000 partecipanti allo studio avranno ora l'opportunità di consumare cannabis per piacere in un ambiente regolamentato e di acquistarla legalmente in appositi studi, gli Swiss Cannabis Centres, e nelle farmacie. Inoltre, sarà analizzato un gruppo di controllo di 2.500 consumatori di cannabis, che non avranno accesso legale durante il periodo dello studio. Il prodotto sarà disponibile in tre diverse tipologie: con un tasso di THC del 15%, del 9% e del 6%. A Zurigo, i primi Centri svizzeri della cannabis apriranno il 2 maggio 2024 in Konradstrasse 1, vicino alla stazione centrale di Zurigo, a Winterthur e a Schlieren. Sia i test che i soggetti saranno monitorati da esperti e scienziati per tutta la durata dello studio.

Good sottolinea: «Come richiesto dal Consiglio Federale, la vendita di cannabis non viene promossa in alcun modo. Il personale di vendita degli Swiss Cannabis Centres non è incentivato a vendere il più possibile. Il nostro concetto è invece quello di sostenere i partecipanti allo studio a consumare con moderazione e, se possibile, senza tabacco. Per questo motivo, parte del ricavato viene utilizzato per l'informazione e la prevenzione delle dipendenze».

I criteri per la partecipazione allo studio sono molto chiari e pèrecisi: in linea di principio, chiunque viva in uno dei 34 comuni di Zurigo partecipanti può iscriversi allo studio tramite il sito web dell'associazione all'indirizzo www.swisscannabis-center.ch. In seguito a un processo di inserimento chiaramente regolamentato, sono ammesse solo le persone che soddisfano i requisiti di ammissibilità previsti dalla legge: i soggetti devono essere già consumatori, maggiorenni, le donne non devono essere in gravidanza, non devono allattare e non avere condizioni preesistenti che controindichino la cannabis.

Tremila persone in lista di attesa - Ci sono già 3.000 persone in lista d'attesa che vogliono partecipare allo studio. Good fa notare infine che «il focus dello studio è sulle conseguenze economiche e sociali della legalizzazione della cannabis, che indagheremo per una regolamentazione responsabile dei prodotti a base di cannabis». Good prevede che i dati significativi saranno disponibili non prima di uno o due anni e infine dopo quattro anni. «Il nostro obiettivo è quello di utilizzare disegni di ricerca innovativi per creare una base scientifica per il processo decisionale politico».

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COMMENTI
 

IronGianfri 1 mese fa su tio
Un provvedimento di cui vantarsi!!(eufemismo)

Don Quijote 1 mese fa su tio
Per me ognuno può fare quello che vuole, l'importante è non causare fastidi e costi agli altri. Il problema maggiore di questa erba è il tremendo odore che emana e di maleducati che ne fanno uso in pubblico c'è ne sono parecchi.

boro 1 mese fa su tio
Da li si puo`cominciare a finanziare la 13 °

UnaVoceFuoriDalCoro 1 mese fa su tio
Mi fanno sorridere quelli che pensano che legalizzando si fermi il narcotraffico, la California è un esempio lampante. Una serie di inchieste e reportage realizzate dal Los Angeles Times hanno riscontrato che da quando 2016 è stato approvato, per via referendaria, l’uso ricreativo della cannabis sono cresciute le serre illegali, criminalità e tossicodipendenza, basta informarsi

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a UnaVoceFuoriDalCoro
Alcuni studi negli Stati statunitensi dove la canapa è stata legalizzata o parzialmente legalizzata evidenziano che la criminalità è diminuita e dove non è diminuita non è nemmeno aumentata. Dove c'è stato un aumento delle piantagioni illegali, questo è dovuto alle poche licenze rilasciate ed all'evasione fiscale. Anche le licenze per la vendita sono poche, e i negozianti devono pagare il 32,25 % di tasse, oltre all'affitto e al personale, costi che il mercato illegale non ha.

Golf67 1 mese fa su tio
Sono state fatte ricerche e verifiche con le nazioni che hanno già liberalizzato? Una volta liberalizzato tornare indietro non sarà facile!

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a Golf67
A Losanna in pochi mesi lo spaccio si è ridotto del 5% e la quasi totalità dei consumatori, dei tre dosaggi di THC disponibili, chiede il più basso.

Signore 1 mese fa su tio
Chissà se la tipa nella foto è entusiasta della pubblicazione di sua una foto, in cui è immortalata in quell'attività? Riguardo l'iniziativa, non credo sia evidente trovare un equilibrio fra l'ostacolare il mercato illegale e il contenere una diffusione eccessiva di questa abitudine.

Tirasass 1 mese fa su tio
Speriamo che serva come base di studio. Non è comunque acqua, soprattutto quella al 15% può causare scompensi e di conseguenza indurre azioni a rischio.

Pensopositivo 1 mese fa su tio
Risposta a Tirasass
Come tante cose no ...? Alcool, medicinali, armi... Il vero fattore di rischio é lo squilibrio mentale... Buona giornata!

Pensopositivo 1 mese fa su tio
Svizzera, paese avanzato rispetto ad altri. Un passo necessario ed importante verso la legalizzazione. Un giorno probabilmente sará disponibile in farmacia, controllata quindi sicura e a basso prezzo. Per i narco-trafficanti finirá il business, almeno per quanto riguarda la cannabis.

Fruppio 1 mese fa su tio
Finalmente qualcosa si muove nella direzione giusta! Tra qualche anno, con gli introiti delle droghe leggere, potremo evitare di dover subire innalzamenti dell'IVA! Bravi! Ed ora, pf, estendere il progetto anche agli altri cantoni!

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a Fruppio
Nel 2020 la California, con circa 60 milioni di abitanti, ha raccolto più di 1 miliardo di dollari di tasse sulla canapa. ¨
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