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GRIGIONIDenunciare ora costa caro: libero sfogo ai bulli?

19.02.24 - 09:29
La magistratura può esigere il pagamento anticipato per le denunce di ingiuria o diffamazione. C'è chi parla di giustizia di classe
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Fonte 20Minuten
Denunciare ora costa caro: libero sfogo ai bulli?
La magistratura può esigere il pagamento anticipato per le denunce di ingiuria o diffamazione. C'è chi parla di giustizia di classe

COIRA - Il 35enne OL* ha recentemente ricevuto una e-mail contenente messaggi d'odio. In questa si potevano leggere gravi insulti oltre all'augurio di trovare presto la morte. Tanto è bastato per spingere l'uomo a sporgere denuncia. Qualche tempo dopo gli è stata recapitata una lettera dalla procura grigionese: «Mi veniva chiesto di versare un anticipo di 1500 franchi. In caso contrario la mia denuncia sarebbe stata ritirata».

Il 35enne è rimasto sorpreso. E nel pagamento anticipato ci ha letto una profonda ingiustizia, oltre che una disparità giuridica: «Credo che siano molte le vittime di insulti che non possono permettersi di anticipare cifre simili».

Il Ministero pubblico è sommerso di denunce - Il motivo della richiesta di pagamento anticipato deriva dalla modifica del codice di procedura penale entrata in vigore all'inizio dell'anno: i pubblici ministeri di tutta la Svizzera possono ora chiedere al denunciante di «garantire eventuali spese e indennizzi» nel caso dei reati di diffamazione. Se questo pagamento non viene ricevuto in tempo, la denuncia penale si considera ritirata.

Con la modifica delle norme nel codice di procedura penale il governo federale vuole contrastare l'ondata di denunce: «L'obiettivo chiaro è quello di scoraggiare i denuncianti nei casi minori», afferma l'avvocato Stephan Schlegel.

Gli ultimi rilevamenti dell’Ufficio federale di statistica mostrano che dal 2009 il numero delle denunce è più che raddoppiato. E così, nel 2019, il Consiglio federale si è espresso a favore della modifica del codice di procedura penale. La motivazione: «Nel caso di tali crimini, la motivazione della denuncia è spesso più il desiderio di rivalsa che la violazione dei diritti in sé».

«Tra i 1000 e i 3000 franchi» - Come spiega il Ministero pubblico grigionese, nei casi di diffamazione è solitamente richiesto un anticipo al denunciante. «In quelli più gravi si può rinunciare al pagamento anticipato», sottolinea il portavoce Bruno Ulmi. Quali siano considerati tali, dipende anche dalla portata che raggiunge il messaggio diffamatorio o dal numero di persone diffamate.

«Di solito viene chiesto un anticipo delle spese tra i 1000 e i 3000 franchi, ma in singoli casi questa cifra può essere più bassa o più alta», spiega Ulmi. Nel calcolo dell'importo vengono presi in considerazione l'importanza della questione, la situazione finanziaria del richiedente e la presenza o meno di un legale a rappresentare l'imputato.

L'Associazione svizzera dei giuristi democratici (Agdt) si è già pronunciata contro la nuova regolamentazione. «Se i pubblici ministeri non hanno le risorse per elaborare le denunce che ricevono, dovrebbero mettere in discussione le proprie strutture e priorità. L’accesso alla giustizia non deve dipendere dal portafogli», afferma Leandra Columberg, membro dell'Agdt. Inoltre viene criticato il fatto che sia la magistratura a decidere arbitrariamente quali denunce siano da considerare banali e quali no.

«Questa è quella che chiamiamo giustizia di classe» - Poiché OL conta di vincere la causa e di riavere quindi i suoi 1500 franchi, ha versato l'anticipo: «Ma sono sicuro che ci sono innumerevoli altri casi che non sono così chiari e in cui i ricorrenti non osano rischiare. Questa è quella che si chiama giustizia di classe».

*Nome noto alla redazione

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