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GINEVRA«Nessun risparmio nell'istruzione»

01.02.24 - 21:25
In un migliaio a manifestare a Ginevra contro 2 ore insegnamento in più.
Keystone Sda
Fonte Ats
«Nessun risparmio nell'istruzione»
In un migliaio a manifestare a Ginevra contro 2 ore insegnamento in più.

GINEVRA - Oltre un migliaio di persone hanno manifestato questa sera a Ginevra contro un provvedimento del Consiglio di Stato che prevede di aumentare di due ore l'orario di insegnamento dei docenti delle scuole medie a partire dal 2027. "Che disprezzo!", hanno scandito i docenti presenti in massa alla protesta.

Riuniti davanti all'Hotel-de-Ville, dove si sta svolgendo una seduta del Gran Consiglio sul tema, i manifestanti hanno sonoramente fischiato gli eletti. «Nessun risparmio nell'istruzione!, ha scandito la folla. Troppo folta per rimanere davanti alla sede del legislativo cantonale, la manifestazione si è poi spostata nella zona della "promenade de La Treille", una strada particolarmente scoscesa della città vecchia di Ginevra.

Il Consiglio di Stato vuole aumentare da 22 a 24 il numero di ore che gli insegnanti devono trascorrere settimanalmente con gli allievi, ma non specifica cosa dovranno togliere per non dover lavorare di più, ha deplorato il sindacato degli insegnanti della scuola media ginevrina (Famco), che è all'origine della manifestazione. "Stiamo difendendo la solidarietà del corpo docente", ha rilevato Emmanuelle Métry, della Famco.

Stasera, invece, il Gran Consiglio dovrebbe pronunciarsi su un progetto di legge ancor più radicale di quello dell'esecutivo, ovvero sua una proposta del PLR, con la quale si prevede di aumentare il tempo di insegnamento di sei periodi di 45 minuti. Secondo i liberali radicali ginevrini, si tratta di allineare Ginevra agli altri cantoni latini, sbloccando così nuovi mezzi da reinvestire nella scuola e controllando le spese dello Stato.

Sciopero da lunedì? - La manifestazione di questa sera segna l'inizio delle misure di lotta. Da parte sindacale, è stato infatti inoltrato un preavviso di una settimana di sciopero che dovrebbe iniziare lunedì. Questa protesta coinciderebbe con le cosiddette "valutazioni comuni", in preparazione da diverse settimane. I direttori scolastici sono quindi stati invitati dal Dipartimento dell'istruzione pubblica (DIP) a organizzare la "requisizione" del personale.

Lo stesso dipartimento ha inoltre annunciato che imporrà anche sanzioni a quegli insegnanti che hanno utilizzato gli indirizzi dei genitori per inviare una lettera che trasmetteva l'invito a manifestare. Le sanzioni possono essere di tipo finanziario, amministrativo o eventualmente penale, per violazione del segreto d'ufficio.

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COMMENTI
 

Tirasass 2 mesi fa su tio
Avanti! Contro una politica miope
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