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WEFLa battaglia dell'ex Miss dopo lo stupro

17.01.24 - 18:19
L'attivista Linor Abargil è stata violentata quando aveva 18 anni. Attualmente è in Svizzera per partecipare al WEF
20Minuten
Fonte 20Minuten
La battaglia dell'ex Miss dopo lo stupro
L'attivista Linor Abargil è stata violentata quando aveva 18 anni. Attualmente è in Svizzera per partecipare al WEF

DAVOS - Linor Abargil è molte cose: ex modella, vincitrice di Miss Mondo, ebrea ortodossa, attivista e vittima di stupro. Attualmente la 43enne è in Svizzera per portare la sua testimonianza in occasione della terza giornata del Forum economico mondiale (WEF) dedicata al conflitto israelo-palestinese. L'israeliana è molto impegnata nel mondo. La sua missione è attirare l'attenzione sulle donne violentate, maltrattate o uccise, in particolare durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Incontrata da 20 Minuten in un hotel zurighese, ha raccontato la sua storia e ciò che la spinge da 25 anni a portare avanti la sua battaglia. Abargil, infatti, è stata vittima di violenza sessuale all'età di 18 anni. Poco prima della gara di Miss Mondo del 1998 è stata stuprata mentre si trovava in Italia. Nonostante la giovanissima età, però, ha fatto qualcosa che molte vittime di stupro trovano difficile: «Mia madre mi ha insegnato che devi difenderti quando ti succede qualcosa di brutto. E che non sei mai colpevole», racconta.

Solo poche settimane dopo, Abargil veniva eletta Miss Mondo. «Ricordo ancora come stavo su quel palco, vinsi la corona e non provai niente». In quel momento le è diventato chiaro che era stata scelta per una ragione precisa. Da allora parla apertamente della sua storia e vuole dare coraggio ad altre donne.

Dal 7 ottobre 2023, la sua lotta contro la violenza sessuale ha acquisito una nuova urgenza, poiché i terroristi di Hamas hanno deliberatamente stuprato e mutilato delle donne prima di ucciderle. Abargil è delusa dal silenzio delle organizzazioni internazionali. «Se la comunità internazionale non condanna questi atti, cosa rimane?», si chiede l'attivista, oggi madre di quattro figli. Abargil spera che più donne si ribellino. «Bisogna parlarne quando si è vittime di un'ingiustizia. Sono felice di essere un modello per le donne che forse non hanno ancora la forza di raccontare ciò che accaduto loro».

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COMMENTI
 

medioman 3 mesi fa su tio
Si parla solamente del 7 ottobre. E da lì in poi??

Peter Parker 3 mesi fa su tio
L’agenzia delle Nazioni Unite UN women ha impiegato solo 55 giorni dopo il 7 ottobre per fare uscire il loro comunicato di condanna… Che fatica a condannare quando le vittime donne erano israeliane…. Ecco perché poi si deve dare spazio a donne come questa.

PanDan 3 mesi fa su tio
Riguzzi compresa!

PanDan 3 mesi fa su tio
tutti all'esasperata ricerca di visibilità!

Frankeat 3 mesi fa su tio
Risposta a PanDan
Speriamo che la prossima a subire uno stupro sia tua madre.

Frankeat 3 mesi fa su tio
Risposta a Frankeat
Così vediamo se anche lei le definirai alla ricerca esasperata di visibilità.

Ascot 3 mesi fa su tio
Risposta a Frankeat
Ah sei proprio fine Frankeat. Ma vergognati di come parli!

Disà 3 mesi fa su tio
Risposta a Ascot
ha pienamente ragione , effettivamente non nei toni , ma il concetto è ben indirizzato a vergognarsi potresti invitare gli altri fenomeni che hanno commentato l' articolo

IsReal 3 mesi fa su tio
Ha il suo bel tornaconto...$$$

xEDGE88x 3 mesi fa su tio
Come mai Tutte le donne che hanno subito questo genere di violenze tipo a capodanno che ormai ė diventata un'orrenda tradizione non vengono invitate a dire la loro ? Tanto per intenderci, se capita in Europa alle europee il problema ė di minor conto !

Disà 3 mesi fa su tio
Risposta a xEDGE88x
commento censurabile

ilfastidio 3 mesi fa su tio
Risposta a xEDGE88x
Il benaltrismo delle violenze sessuali ci mancava: parlare di un reato non sminuisce altri che l'hanno subito. Fare benaltrismo gratuito e dal velato sapore razzista: si.
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