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SVIZZERALe personalità svizzere morte nel 2023

31.12.23 - 10:56
Ecco una panoramica dei personaggi deceduti nell'anno che si sta per concludere.
AFP
Fonte Ats
Le personalità svizzere morte nel 2023
Ecco una panoramica dei personaggi deceduti nell'anno che si sta per concludere.

BERNA - Un premio Nobel, una rock star mondiale, una pioniera della politica federale e un giovane talento sportivo. Sono alcune delle personalità elvetiche morte nell'anno che si conclude oggi.

KARL ALEX MÜLLER: premio Nobel per la fisica, morto il 9 gennaio all'età di 95 anni. Aveva ricevuto il riconoscimento nel 1987 insieme al tedesco Georg Bednorz per gli importanti passi avanti nella scoperta della superconduttività nei materiali ceramici, lavori risalenti all'anno precedente.

THIERRY BARBIER-MUELLER: immobiliarista e collezionista d'arte ginevrino, morto il 24 gennaio a causa di un arresto cardiaco all'età di 62 anni. Dal 2000 era a capo del gruppo immobiliare SPG-Rytz.

PASCAL THURRE: ex giornalista vallesano, morto il 28 gennaio all'età di 95 anni. Fondatore degli "Amici di Farinet", per oltre 40 anni aveva attirato personalità da tutto il mondo sul minuscolo vigneto che porta il nome del famoso falsario.

FRANÇOIS COUCHEPIN: cancelliere della Confederazione dal 1991 al 1999, morto il 27 febbraio all'età di 88 anni. È stato una figura di spicco del mondo politico radicale vallesano e svizzero. Figlio del giudice federale Louis Couchepin, François Couchepin era anche un lontano cugino dell'ex consigliere federale Pascal Couchepin.

ELISABETH KOPP: consigliera federale dall'ottobre 1984 al gennaio 1989, deceduta all'età di 86 anni il 7 aprile dopo una lunga malattia. Prima donna a sedere in governo, l'esponente zurighese del PLR durante la sua carriera politica - poi stroncata da uno scandalo - si è impegnata in modo particolare per l'uguaglianza tra sessi.

ELIANA BURKI: suonatrice di corno delle Alpi, cantante e compositrice svizzera, morta il 24 aprile all'età di 39 anni a causa di un tumore al cervello. La musicista svizzera si era fatta conoscere inserendo il corno delle Alpi nella musica funk, pop e jazz e coniando il nome "Funky Swiss Alphorn".

HANNA JOHANSEN: premio svizzero di letteratura nel 2015, morta il 25 aprile all'età di 83 anni a Horgen (ZH). Hanna Margarete Muschg, ex moglie dello scrittore Adolf Muschg, ha pubblicato a partire dal 1978 con lo pseudonimo Hanna Johansen numerose opere. Era nota anche come autrice di libri per bambini. Era considerata una delle grandi dame della letteratura svizzera di lingua tedesca.

MICHAEL E. DREHER: fondatore nel 1985 del Partito degli automobilisti, morto il 22 maggio all'età di 79 anni. Dal 1987 al 1999 Dreher ha rappresentato il partito - ribattezzato nel 1994 Partito della Libertà - nel Consiglio nazionale. La formazione ottenne fino a 8 seggi alla Camera del popolo nel 1995, ma quattro anni dopo subì un tracollo e perse tutti i suoi rappresentanti in Parlamento.

TINA TURNER: morta il 24 maggio all'età di 83 anni. In una carriera di 60 anni, durante la quale si era affermata come una delle voci più famose del rock con successi internazionali come Proud Mary e The Best, la cantante americana naturalizzata svizzera ha vinto otto Grammy di cui sei negli anni Ottanta. È anche stata onorata con una stella sulla Hollywood Walk of Fame e un'altra sulla St. Louis Walk of Fame.

JEAN WICKI: bobbista, morto l'11 giugno, una settimana prima di compiere 90 anni. Il vallesano era il pilota del bob a quattro svizzero che vinse l'oro alle Olimpiadi di Sapporo nel 1972. Dopo quella prestigiosa vittoria aveva chiuso la carriera.

GINO MÄDER: ciclista professionista, morto il 16 giugno a soli 26 anni. Mäder era caduto il giorno precedente nell'ambito della quinta tappa del Tour de Suisse, affrontando una discesa dal passo dell'Albula a qualche chilometro dall'arrivo di La Punt (GR). Il sangallese, il cui stato di salute era stato subito giudicato gravissimo, era poi morto poco dopo il ricovero all'ospedale di Coira.

PETER BIERI: scrittore e filosofo bernese, noto con lo pseudonimo di Pascal Mercier, deceduto il 27 giugno all'età di 79 anni. Fra i suoi maggiori successi si citano "Treno di notte per Lisbona" (2004) e la sua ultima opera "Il peso delle parole", pubblicata nel 2020.

OSCAR SCHWENK: ingegnere, morto il 15 luglio. È stato dal 1994 al 2012 presidente della direzione di Pilatus e dal 2006 al 2021 numero uno del consiglio di amministrazione (Cda). Sotto la sua guida l'azienda ha sviluppato non pochi progetti importanti.

MARTIN LACIGA: pioniere del beach volley in Svizzera, deceduto il 22 agosto all'età di 48 anni. Considerato uno dei giocatori svizzeri più talentuosi di tutti i tempi, insieme al fratello Paul aveva formato una coppia quasi imbattibile.

RAINER E. GUT: storico presidente del consiglio di amministrazione di Credit Suisse, morto l'11 ottobre a 91 anni. Gut ha ricoperto incarichi anche per altre grandi aziende, come Swiss Re, Swissair e Nestlé.

JÖRG BUCHERER: a lungo proprietario dell'omonima azienda attiva nel settore degli orologi di lusso e dei gioielli, morto il 6 novembre all'età di 87 anni.

WERNER CAROBBIO: ex consigliere nazionale socialista, spentosi il 7 novembre all'età di 87 anni. Docente di professione, il padre della consigliera di Stato Marina Carobbio vantava una lunga carriera politica comunale, cantonale e federale. A Berna era stato eletto per la prima volta in Consiglio nazionale nel 1975 e vi era rimasto per 24 anni sino al 1999. A livello nazionale, nel 1991 è stato pure presidente dell'Associazione svizzera degli inquilini.

ANNA FELDER: scrittrice, nata a Lugano, scomparsa il 15 novembre all'età di 85 anni ad Aarau. Era stata a lungo insegnante di francese e italiano al liceo del capoluogo argoviese e viveva tra la Svizzera tedesca e il canton Ticino. Fra i suoi romanzi più noti vanno menzionati "Nozze alte" (1981), riscritto e aggiornato più volte, e "Le Adelaidi" (2007).

PETER STUDER: già caporedattore della televisione pubblica svizzero tedesca SF DRS, oggi SRF, e del quotidiano zurighese Tages-Anzeiger, morto il 2 dicembre all'età di 88 anni. La personalità mediatica è stata anche responsabile editoriale presso l'editore Tamedia, presidente del Consiglio svizzero della stampa (l'organo di riferimento per i reclami di ordine etico che riguardano i mass media) e membro del consiglio di amministrazione dell'Agenzia telegrafica svizzera, l'agenzia di stampa nazionale, oggi Keystone-ATS.

LÉONARD GIANADDA: deceduto il 3 dicembre all'età di 88 anni. A Martigny (VS) lascia la Fondazione Pierre Gianadda, così chiamata in memoria del fratello, un museo di fama internazionale che ha esposto opere di artisti illustri come Picasso, Van Gogh e Rodin.

TED SCAPA: artista e illustratore - molto noto nella Svizzera tedesca in particolare come presentatore negli anni '60 e '70 del programma televisivo per bambini "Das Spielhaus" (La casa dei giochi) - morto il 6 dicembre all'età di 92 anni.

JÜRG RANDEGGER: cabarettista zurighese che si è fatto conoscere in particolare come membro del Cabaret Rotstift e come presentatore di trasmissioni popolari della tv svizzero tedesca. È morto il 19 dicembre all'età di 88 anni.

DICK MARTY: ex procuratore pubblico, ex consigliere di Stato ed ex consigliere agli Stati per il PLR, morto il 28 dicembre dopo lunga malattia. Marty è stato procuratore pubblico in Ticino dal 1975 al 1989 ed è ricordato per i suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti. È stato poi membro del Governo cantonale fino al 1995, prima di sedere al Consiglio degli Stati dal 1995 al 2011. Il ticinese è anche stato membro dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa dal 1998 al 2011, per il quale ha svolto importanti indagini internazionali.

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