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SONDAGGIO TAMEDIALa maggior parte degli svizzeri dice sì alla riduzione del canone radio-tv

06.10.23 - 07:53
L'iniziativa "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)", piace al 61% della popolazione.
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Fonte ATS
La maggior parte degli svizzeri dice sì alla riduzione del canone radio-tv
L'iniziativa "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)", piace al 61% della popolazione.

BERNA - Il 61% degli svizzeri approva l'iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)", che chiede di ridurre il canone radio-televisivo da 335 a 200 franchi all'anno. Il 36% è contrario mentre il 3% è indeciso. Lo indica un sondaggio commissionato da Tamedia e 20 Minuten all'istituto LeeWas.

Il divario tra i sessi e le differenti fasce d'età non è molto marcato. Forti differenze emergono invece in funzione dell'orientamento politico: l'87% dei simpatizzanti dell'UDC sostiene la proposta di modifica costituzionale, così come il 75% del PLR secondo partito che si è delineato come sostenitore. Secco "no" invece a sinistra, dove il testo è sostenuto solo dal 35% dei socialisti e il 29% dei Verdi.

Soddisfatto del risultato è l'esponente del PLR di Zugo, Andreas Kleeb, membro del comitato degli iniziativisti: «Siamo sempre stati ottimisti e abbiamo notato l'alto livello di sostegno già durante la fase di raccolta delle firme. Con la nostra iniziativa siamo stati in grado di mostrare una soluzione per la popolazione, facendo così capire che la nostra strada era percorribile». Kleeb è convinto che la SSR sarebbe in grado di poter offrire un vero e proprio servizio pubblico con un budget di oltre 700 milioni di franchi svizzeri anche se l'iniziativa viene accettata.

La critica degli iniziativisti va soprattutto al fatto che la SSR ha troppi canali televisivi, radiofonici e account sui social media. Inoltre viene criticata la mancanza di molte offerte nel settore sportivo che gli utenti devono ora acquistare con abbonamenti televisivi aggiuntivi, come pure i programmi di intrattenimento giudicati poco interessanti, tanto che i telespettatori sono costretti ad andare sui vari servizi di streaming.

Dall'altra parte della barricata invece c'è l'Alleanza per la diversità dei media, che non è più di tanto impressionata dai risultati del sondaggio. Il gruppo si oppone all'iniziativa e sostiene una SSR forte e la diversità dei media. La copresidenza è composta da rappresentanti della cultura, dell'economia e della società civile, nonché da numerosi membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati di tutti i partiti, a eccezione dell'UDC.

La cosiddetta "Iniziativa SSR" segue quella chiamata "No Billag", che intendeva abolire la tassa di ricezione, e che nel marzo 2018 era stata respinta chiaramente dal 71,6% dei cittadini. Il lancio di "200 franchi bastano!" è stato ideato da UDC, Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e giovani liberali-radicali.

Oltre a ridurre la "tassa obbligatoria" per le famiglie e per i giovani, l'iniziativa chiede di esentare le società e le imprese dal pagamento del canone. La ripartizione dei proventi alle emittenti radiofoniche e televisive private rimarrebbe invariata.

Il sondaggio Tamedia
Svolto in collaborazione con leeWas il sondaggio di 20 minuti/Tamedia ha interpellato 29'081 persone (22'862 delle quali dalla Svizzera tedesca, 5'570 romandi e 649 ticinesi). Il tasso d'approssimazione si situa nella soglia del singolo punto percentuale.

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COMMENTI
 

Ulk 6 mesi fa su tio
Era molto meglio con la Billag. Chi non la guardava non pagava.

Ulk 6 mesi fa su tio
Vogliamo un ripetitore TV

Manesse 6 mesi fa su tio
E per favore non cambiate idea fino alla votazione

Manesse 6 mesi fa su tio
L'offerta su Internet sta rimpiazzando la televisione. È notizia di ieri che in Ticino una bella fetta di popolazione è a rischio povertà. I giornalisti RSI guadagnano oltre 100'000 franchi l'anno e vengono finanziati dai soldi che provengono da Berna, quindi dalla Serafe. Pagare i giornalisti così profumatamente mi sembra un insulto ai Ticinesi che faticano e che devono lavorare sodo e non semplicemente preparare servizi di 3 minuti.

Ulk 6 mesi fa su tio
Risposta a Manesse
Niente si prepara in 3 minuti

Manesse 6 mesi fa su tio
Risposta a Ulk
Tante notizie vengono prese pari pari dalle agenzie, qualche piccolo ritocco e poi un lettore pure pagato profumatamente e zac il gioco è fatto.

Voilà 6 mesi fa su tio
03.10.2022, Il salto della pubblicità in TV, con la funzione replay, mostra sempre più il fiato corto in Svizzera. Da oggi, martedì, su una serie di emittenti private tedesche o svizzerotedesche (tra cui RTL, vox e Sat.1) non sarà più possibile bypassare gli spot... senza pagare una tariffa extra. A spiegare la novità ai microfoni della RSI è Rolf Elsener, responsabile del gruppo CH-MEDIA: "Ci sono due modelli per finanziare una produzione televisiva: la pubblicità o l’abbonamento. Tutti sono coscienti che niente è gratis, né su Youtube, né su Netflix. Siamo in linea con quanto avviene in tutto il settore e in tutti i paesi". Le opzioni sono due: o si pagano dai 6 agli 8 franchi, a seconda dell’operatore TV, per una visione senza pubblicità; oppure si accettano gli spot. Si cominciato subito con un primo inserto pubblicitario della durata di 7 secondi all'inizio della visione in Replay TV. In seguito, l'avanzamento rapido resta possibile, spiega ad esempio Blue TV, ma si "sconta" con un massimo di 130 secondi di spot quando si decide di saltare un blocco pubblicitario o quando si fa avanzare il film o la trasmissione. Parla di compromesso Matthias Lüscher, il portavoce di suissedigital, l'associazione degli operatori via cavo: "C’è stata una vera e propria lotta fra televisioni e distributori del segnale sui costi per la diffusione in differita. Ci sono state anche iniziative politiche per limitare l’uso del replay e alla fine abbiamo fatto questa scelta tecnica valida per tutti". La novità non sarà per subito nei cantoni latini. "All’inizio del 2023 - continua Lüscher - il sistema verrà applicato pure da una serie di canali di lingua francese e italiana, fra cui Teleticino”. La SRG SSR invece non aderirà alla convenzione, almeno per il momento.

Voilà 6 mesi fa su tio
Per quelli che dicono che la SSR influenza l'opinione pubblica Dal sito monitoraggio-media-svizzera ch / Una caratteristica tipica della Svizzera è la pluralità linguistica. A prescindere da qualche rara eccezione, i media brand si rivolgono al pubblico della propria regione linguistica, spesso persino di una regione molto più ristretta. È pertanto più facile capire come viene esercitato il potere sull’opinione esaminandolo a livello regionale. Potere sull'opinione: 52.57 Corriere del Ticino Potere sull'opinione: 46.15 RSI LA 1 Potere sull'opinione: 39.25 tio.ch (20minuti.ch) Potere sull'opinione: 38.16 LaRegione Potere sull'opinione: 34.62 Rete Uno Potere sull'opinione: 27.8 Facebook Potere sull'opinione: 25.84 YouTube Potere sull'opinione: 25.68 ticinonews.ch Potere sull'opinione: 25.61 rsi.ch Potere sull'opinione: 24.51 IL POTERE SULL’OPINIONE NEL RAFFRONTO ANNUALE Nel confronto tra i tipi di media e i canali di diffusione, l’online emerge come chiaro vincitore nel 2021 e conquista la maggiore quota di potere sull’opinione

Voilà 6 mesi fa su tio
monitoraggio-media-svizzera ch/partecipazioni/txgroup/

Voilà 6 mesi fa su tio
Li capisco, gli Svizzeri tedeschi sono stufi di mantenere i ticinesi!

Emib5 6 mesi fa su tio
Siamo sicuri dei dati pubblicati visto che chi ha commissionato l'indagine è di parte?

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a Emib5
Di parte? Il gruppo Tamedia gestisce i seguenti marchi: 24 heures, Basler Zeitung, Bilan, BZ Berner Zeitung, Das Magazin, Der Bund, Finanz und Wirtschaft, Le Matin Dimanche, Schweizer Familie, SonntagsZeitung, Tages-Anzeiger, Tribune de Genève e i giornali regionali di Zurigo (ZRZ). Il portafoglio comprende anche le tre maggiori tipografie di giornali della Svizzera. Tamedia è una società del gruppo TX. Nel digitale l’attività è incentrata sui marketplace e su altri mercati di annunci. TX Group opera anche nella commercializzazione di pubblicità TV, radio, online ed esterna. Dal 2019 detiene la partecipazione di maggioranza del servizio di streaming TV Zattoo. (50%) 20 Minuti Ticino SA (27.8%) TicinOnline SA (50%) TV täglich

Riggs 6 mesi fa su tio
Risposta a Emib5
Esattamente. Hanno tutto l'interesse nel promuovere certe idee nella popolazione.

Disà 6 mesi fa su tio
obbiettivamente ci son programmi validi intervallati da boiate scritte in stile " temino delle medie " che sono imbarazzanti !

Vikaaa2023 6 mesi fa su tio
uno deve avere la facoltà di decidere se avere il canone o meno ... sarebbe da .... ABOLIRE .... perché io francamente ho le mie app che pago e mi basta.

Maverik 6 mesi fa su tio
Risposta a Vikaaa2023
Ma così dovrebbe essere con tutto? Perché pago le tasse se non ho figli che vanno a scuola? Perché pago le tasse se non utilizzo i servizi sociali ? Perché pago le cassa malati se non sono mai malato? Non possiamo solo pagare per quello che si usa…. Non saremmo in uno stato democratico

lguidicelli 6 mesi fa su tio
Ma quale è l'utenza dei canali svizzeri in un contesto molto variegato di media "classici" e "moderni"? Stiamo parlando di quante persone che ancora guardano con una certa frequenza i canali svizzeri "classici"? Se stiamo parlando di almeno ⅔ della popolazione, allora è giusto finanziare questi media (ma anche quelli privati); se no, occorre veramente porsi delle domande precise sui costi delle produzioni di certe trasmissioni e certi canali

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a lguidicelli
lguidicelli, il canone finanzia anche una moltitudine di TV e radio private regionali. Visto che l'iniziativa prevede di non toccare la parte che ricevono le private ma solo la SSR fa capire che si tratta di un attacco politico e di interessi di pochi.

Maverik 6 mesi fa su tio
Boh .. sarò totalmente fuori posto ma mi domando come mai nessuno si scandalizza di pagare almeno 800/1000 fr all’anno per abbonamenti telefonici e internet , inoltre guardate che ci sono ancora tanti anziani che non sono collegati tutto il giorno ad una rete che permetta loro di scegliere tutti sti programmi che tanto decantate. Io penso anche un po’ a loro… Che poi si possano ridimensionare un po’, diminuire le reti, togliere qualche esperto ma io nom vorrei mai una tv spazzatura come c’è in altri stati che per vedere un film devo subirmi ogni 20/30 minuti della pubblicità di 7 minuti (l’ho cronometrata!!!)

Discomostro81 6 mesi fa su tio
Magari ritoccare un pó al ribasso i salari RSI e adeguarli al contesto cantonale attuale. Pagare gente quasi 100 mila l anno per raccontare cagate alla radio mi sembra un pó esagerato.

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a Discomostro81
Ce ne sono parecchi che guadagnano di più di CHF 100’000… altro che….!

tulliusdetritus 6 mesi fa su tio
Risposta a Discomostro81
E magari lasciare a casa un po' di gente "superflua"

franco1951 6 mesi fa su tio
Risposta a Discomostro81
Insomma per voi gli statali e i parastatali dovrebbero lavorare gratis e almeno 55 ore alla settimana!!!! È quello che si legge spesso in questi casi.

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a franco1951
… per quello che fate …, ops fanno … siete ops sono strapagati …! I tempi delle vacche grasse sono finiti.. Ma per favore..!

Discomostro81 6 mesi fa su tio
Risposta a franco1951
franco1951 non intendo quello. Ma a livello etico non mi sembra giusto che un operaio che prende 4000 fr lordi debba contribuire al salario di 120 mila e rotti annui per esempio per un presentatore di una nota rubrica a difesa dei consumatori. I dati li può trovare sul sito della CORSI. Tutte le tasse andrebbero calcolate in base al reddito, punto.

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a Discomostro81
👍

Balù 6 mesi fa su tio
Per quello che trasmettono le nostre tv locali non dovremmo nemmeno pagare

Gentlemen 6 mesi fa su tio
Dati anno 2016, costi alcuni trasmissioni: Falò: 150.000 fr. a puntata Patti chiari: 114.000 fr. a puntata Storie: 100.000 fr a puntata Programmi radiofonici info Rete 1: 12,6 milioni Ecco solo alcune cifre dei nostri soldi (canone) che vengono sperperati da questo servizio che non può più definirsi pubblico ma che é a tutti gli effetti un servizio a a trazione rosso/verde. Due corrispondenti dagli USA (Vosti ed Herber) antirepubblicani viscerali (non ne basta 1 ?). Eventi sportivi trasmessi da radio e TV con 2 telecronisti diversi con relativo seguito (con la tecnica moderna un solo commento per radio e tv non è possibile? Sono solo 2 esempi di questa enclave dello sperpero che si è salvata da non billag solo grazie alla professionalità e simpatia dei vari Oldani, Righenzi, Mora, ecc. 200 fr. bastano e avanzano per mantenere questa struttura dove trovano posto intere dinastie di famiglie e raccomandati (non aggiungo altri motivi).

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a Gentlemen
… costi troppo esagerati e mi chiedo come fanno a spenderli in quel modo, … meno male che non ho mai guardato una puntata di storie, noiosa e il più delle volte trasmettono storie che a nessuno interessano.., per non parlare di Zero Vero e soprattutto della “simpaticona” che presenta etc etc . Mi trovo d’accordissimo con le ultime righe scritte, … trovano posto intere dinastie di famiglie e RACCOMANDATI etc etc etc ! Conosco alcune persone “disperate” per trovare un lavoro e in possesso più di un diploma, che hanno ricevuto il due di ♠️ sia da loro che da altri…! Se non sei un raccomandato non ti assumono e di esempi ne abbiamo parecchi…!

Ulk 6 mesi fa su tio
Risposta a Gentlemen
Pensare che hanno bloccato la trasmissione di patti chiari per ordine tribunale. Sono ottimi servizi se democraticamente potessimo guardarli.

ajeje 6 mesi fa su tio
Ticino e grigioni italiano sempre più isolate.

ajeje 6 mesi fa su tio
La fine di LA 2 e LA 1 fortemente ridimensionata.

Koblet69 6 mesi fa su tio
Dopo l'ennesima dimostrazione di inefficienza ieri sera credo che basti! nn é stata mostrata la partita europea del Lugano squadra ticinese e Svizzera! Si preferisce poi invitare dietro buon pagamento tale Parietti( chi?) una nullafacente della tv spaz zatu. ra italica che nn ha mi saputo fare nulla se non......

Panoramix il Druido 6 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
I diritti di trasmissione non sono stati acquistati poiché con la già attuata riduzione del canone non sono più sostenibili. E con il canone a 200.- lo sport in chiaro si limiterà probabilmente alle bocce e a poco altro...

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
… ma sono tutte ⚽️⚽️ ma per favore, guarda solo all’ultimo mondiale di calcio in quanti erano là a commentare una partita di 90 min …, hanno passato intere giornate a .azzeggiare e a prendere il sole in spiaggia, tutto rigorosamente pagato dal contribuente …, tutta questa gente si sono fatte un mese di vacanza alla faccia nostra…!

Voilà 6 mesi fa su tio
Risposta a Se7en
Se7en, vero, potevano tornare a casa la sera... E, con quello che guadagnano, potevano commentare due o tre partite simultaneamente. Da quello che vedo, seguendo molti sport e su vari canali TV di altri paesi, oggi ci sono sempre due persone, un cronista e un opinionista...

Se7en 6 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
… ma non fare lo spiritoso! Altro che un cronista è un opinionista…! Vai a vedere quanti impiegati RSI c’erano a quel mondiale, altro che due..!

Braun30 6 mesi fa su tio
Prepariamoci a un generale calo di qualità dell'offerta. Inoltre la criticata mancanza di offerta di programmi sportivi sarà risolta, nessun programma sportivo e tutti a scegliere quello a pagamento che preferiscono. Come si dice Alpeggio dei Famosi in tedesco?

Koblet69 6 mesi fa su tio
Risposta a Braun30
Calo di cosa? siamo già ai minimi termini!! I programmi sportivi sicuramente creano molto più odiens di certi programmi culturali visti dai soliti 4 gatti, per nn parlare poi della propaganda rossa di regime e la manifesta parzialità nel trattare argomenti scottanti

Braun30 6 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
Quindi il problema è che la TV non è abbastanza di destra? Quale parzialità? Mi pare piuttosto quella di chi ascolta o guarde e non sente quello che vorrebbe sentire tutto il tempo, diamo a Chiesa e Quadri il totale controllo, così saremo ben indottrinati.

Gimmi 6 mesi fa su tio
Ci sono TV e Radio private,che con due baiocchi fanno ottimi programmi ,senza le mega infrastrutture della SSR!!

Braun30 6 mesi fa su tio
Risposta a Gimmi
Pure queste ricevono finanziamenti del canone.

Righe76 6 mesi fa su tio
Diciamo si anche alla riduzione delle casse malati ! Il canone? Ridicolo!

Lux Von Alchemy 6 mesi fa su tio
Se l’inchiesta fosse stata eseguita ai giovani 18-25, nessuno vorrebbe il canone (il pizzo) per un servizio inutile. Oggi c’è internet con scelte on demand. Il canone è anacronistico. Non hanno il coraggio di cambiare modalità e renderlo facoltativo.. Quello sarebbe evoluzionistico. Soprattutto reale, al passo con i tempi, giusto. Io non guardo TV dal 1998, e non sono il solo..

lguidicelli 6 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
ecco appunto il problema: anch'io penso che le cose stiano così e che più della metà delle persone in Svizzera consuma informazione, media, audio ecc. solo via internet e non su canali svizzeri. Oggi paghiamo il canone a prescindere da quello che guardiamo. Forse si potrebbe trasformare il servizio delle televisioni pubbliche svizzere in un sistema "pay-per-click"; tanto guardi e tanto paghi

Axio 6 mesi fa su tio
Mi sembra più che giusto, visto che già con i contratti ( swisscom sunrise etc ) paghi abbastanza. Che siano loro a pagare una tassa.

daniele77 6 mesi fa su tio
Risposta a Axio
e cosa c'entra [url rimossa] e sunrise con il canone?
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