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SVIZZERAAltro che autunno, settembre sa ancora d'estate

29.09.23 - 15:19
Secondo MeteoSvizzera questo del 2023 è il più caldo e più soleggiato dal 1864.
MeteoSvizzera
Fonte MeteoSvizzera
Altro che autunno, settembre sa ancora d'estate
Secondo MeteoSvizzera questo del 2023 è il più caldo e più soleggiato dal 1864.

BERNA - Caldo eccezionale, record di temperature, tanto sole, precipitazioni intense a Sud delle Alpi e vendemmia anticipata. Descrive così MeteoSvizzera questo settembre 2023 che termina come il più caldo e localmente il più soleggiato dall'inizio delle rilevazioni, ossia dal 1864. La temperatura media nazionale è risultata infatti di 14,2°C, valore più elevato della norma registrata tra il 1991 e il 2020 di 3,8°C e superiore di 0,9°C a quello del settembre 1961, il record precedente per questo mese. Di fatto si sono verificate le due settimane più calde mai avute in questo mese dell'anno. La quota dell’isoterma di zero gradi ha raggiunto il secondo valore più alto mai misurato. D'altro canto, fra il 21 e il 22 settembre in alcune regioni del versante sudalpino sono cadute forti precipitazioni.

Caldo eccezionale - Fra l’1 e l’11 settembre un’alta pressione persistente ha determinato tempo soleggiato con temperature estremamente miti. Anche verso la fine di questo periodo, quando le correnti sono ruotate a ovest-sudovest determinando un tempo più variabile, le temperature sono rimaste elevate. Molte stazioni di misura hanno registrato il periodo di 14 giorni di gran lunga più caldo per il mese di settembre. Localmente questo primato ha superato di circa 2°C quello precedente, come ad esempio a Lucerna, a Château d’Oex e sullo Jungfraujoch.

Numerosi record di temperatura - Fra il 4 e il 12 settembre, le 15 stazioni di MeteoSvizzera hanno registrato un nuovo primato di temperatura massima per questo mese, soprattutto nelle regioni del Giura, Vallese, dell'Altopiano e dell'Engadina. Ma anche sulle cime alpine più elevate. Per contro, in Ticino non sono stati registrati primati. La stazione del Weissfluhjoch a 2691 metri ha registrato il valore record di 20,5°C, di oltre 2°C superiore rispetto al precedente primato di 18,1 °C del settembre 1975. Anche la temperatura media giornaliera di 15°C è risultata eccezionale e di 2°C più elevata del primato precedente, sempre risalente al settembre 1975.

Isoterma a 5253 metri di altezza - Il loro numero si è avvicinato ai valori più elevati mai registrati. Ginevra ha vissuto 6 giornate tropicali, cioè con temperatura massima di almeno 30°C, eguagliando il primato del settembre 1906. A Ginevra la serie storica è cominciata nel 1864.
Seconda quota più elevata dell’isoterma di zero gradi. Nella notte fra il 3 e il 4 settembre l’isoterma di zero gradi ha raggiunto i 5253 metri di altezza. Questo valore è il secondo più elevato mai registrato, di poco più basso del recente primato di 5298 m del 21 agosto 2023. Le misure della quota dell’isoterma di zero gradi vengono fatte giornalmente a Payerne dal 1954 mediante l’utilizzo dei radiosondaggi.

A sud delle Alpi precipitazioni intense - Nei primi 11 giorni del mese nella maggior parte delle stazioni di MeteoSvizzera non sono state rilevate precipitazioni. I valori di precipitazione giornaliera più elevati sono stati misurati nel Ticino nordoccidentale e sono stati compresi fra 145 e 169 mm. In modo particolare fra le Centovalli, la Val Onsernone, la media Valle Maggia, l’alta Val Verzasca e la media Leventina. In queste regioni sono caduti fra 150 e 250 mm di precipitazione, con punte fino a 300-350 mm misurati in poco più di 12 ore. Le precipitazioni intense hanno interessato anche il vicino Canton Grigioni, con valori compresi fra 120 e 130 mm. Verso la fine dell’evento la neve è caduta fin verso i 1200 metri di quota.

Vendemmia anticipata di tre settimane - In media, la vendemmia in queste stazioni è avvenuta tre settimane prima rispetto alla media del trentennio 1991-2020, un dato paragonabile a quello dell'anno scorso, anche se nel 2022 per il calcolo sono state prese in considerazione le osservazioni di quasi 40 stazioni. L'estate calda ha anche accelerato la maturazione dei frutti del sambuco nero, per il quale si è potuto osservare un anticipo di 12 giorni rispetto alla media. Le bacche sono maturate per lo più in agosto e solo in alcune località in settembre.

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COMMENTI
 

F/A-19 7 mesi fa su tio
Vorra dire che questo inverno non avremo bisogno di molta energia per scaldarci, questa crisi climatica è anche ecologica.😅

s1 7 mesi fa su tio
ebolizzzione climatica
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