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SVIZZERAMinisteri pubblici sull'orlo del collasso, e i reati vanno in prescrizione

25.07.23 - 00:00
I procedimenti richiedono così tanto tempo che non di rado i crimini rimangono impuniti.
Tipress (simbolica)
Ministeri pubblici sull'orlo del collasso, e i reati vanno in prescrizione
I procedimenti richiedono così tanto tempo che non di rado i crimini rimangono impuniti.

BERNA - Troppo lavoro per i Ministeri pubblici svizzeri. E il numero di procedimenti penali aperti aumenta di anno in anno. «La situazione è drammatica», riferisce l’avvocato penalista Thomas Fingerhuth al Tages Anzeiger.

Nel 2022 in Svizzera le cause pendenti erano 113'064. Molte di più rispetto a cinque anni prima, quando se ne contavano 102’088. Il numero di denunce è in aumento perché la popolazione è in crescita, mentre il personale impiegato in ambito giudiziario ristagna.

Risultato? Alcuni reati cadono in prescrizione prima di poter arrivare a processo, e la fiducia della popolazione nella giustizia rossocrociata crolla. È rimasta impunita, ad esempio, la morte di un apprendista di 17 anni. Nel settembre del 2010 il giovanissimo è rimasto schiacciato da un montacarichi mentre era al lavoro in un’officina di Appenzello Interno. Il Ministero pubblico, che sospettava l’omicidio colposo, ha indagato per sette anni il tragico incidente, ma quando sono state formulate delle accuse e identificati i presunti responsabili era ormai troppo tardi: il termine della prescrizione era stato raggiunto.

Ma procedimenti così lunghi si rivelano lesivi anche per chi è sotto accusa. «La gente pensa che se qualcuno è indagato per così tanto tempo, qualcosa c’è», afferma un uomo che nel 2004 è stato accusato di riciclaggio di denaro e altri reati finanziari ed è stato assolto in via definitiva, dal Tribunale federale, solo nel 2020.

Se la situazione non dovesse migliorare nei prossimi anni, i Ministeri pubblici sarebbero costretti a selezionare quali casi indagare e quali no, in funzione delle risorse. «Questo intaccherebbe lo Stato di diritto perché non sarebbe più il legislativo a decidere cos’è e cosa non è punibile, ma noi dell’Ufficio del pubblico ministero», afferma il procuratore pubblico sangallese Christoph Ill. D’altra parte «i procuratori pubblici o sono in burnout o ci sono vicini», rivela il rapporto annuale stilato dalla commissione di sorveglianza del Ministero pubblico di Basilea Città.

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COMMENTI
 

Minestracalda 9 mesi fa su tio
Ma perfavore! Andate a fare un sondaggio nelle carceri sono piene al 95% di persone che non riescono a pagare MULTE!!! È una VERGOGNA, poi i veri mostri quelli che fanno reati violenti come su donne e bambini, quelli restano fuori con pene ridicole sospese con la condizionale, ma per i reati contro il patrimonio in Svizzera il tempo per condannare un povero Cristiano che ha come unica colpa non aver pagato delle multe va in prigione!!!!

curiuus 9 mesi fa su tio
Risposta a Minestracalda
Esattamente il punto giusto, convengo

angelina 9 mesi fa su tio
snellire la burocrazia?? e le procedure??
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