Cerca e trova immobili

AXENSTRASSENella sua corsa verso il vuoto, la BMW non ha frenato

05.07.23 - 17:00
Emergono alcune novità riguardanti il tragico incidente sulla Axenstrasse dello scorso luglio.
Polca Svitto
Nella sua corsa verso il vuoto, la BMW non ha frenato
Emergono alcune novità riguardanti il tragico incidente sulla Axenstrasse dello scorso luglio.

BRUNNEN - Dopo un primo impatto con la parete rocciosa aveva perso il controllo della sua BMW, sconfinando sul lato opposto della carreggiata e sfondando la barriera per precipitare per decine di metri nel Lago dei Quattro Cantoni. 

Il tragico incidente, avvenuto sulla Axenstrasse nel luglio del 2022 e che era costato la vita a un 63enne zurighese, aveva colpito tutta la Svizzera. I lavori di ricerca e recupero dalle profondità delle acque (182 metri) del rottame del Suv avevano richiesto diversi giorni e un importante dispiegamento di mezzi.

L'auto non ha frenato
Al momento le esatte circostanze del sinistro sono ancora oggetto di indagini, come scrive oggi il Bote der Urschweiz, appare praticamente certo il fatto che - dopo il primo impatto con la parete rocciosa - il veicolo non abbia rallentato nella continuazione della sua folle corsa verso il parapetto. A testimoniarlo, conferma il quotidiano svizzerotedesco, sarebbero le telecamere di sorveglianza del tratto stradale.

A lasciare perplessi gli inquirenti sarebbe il fatto che la vettura in questione era dotata di sensori in grado di attivare una frenata d'emergenza che avrebbe dovuto attivarsi, se non prima del primo scontro, almeno dopo che questo si era verificato. Così, però, non è stato. 

Come mai?
Secondo alcune ipotesi, la frenata automatica di quel particolare modello può essere aggirata premendo sul pedale del gas. Non è quindi escluso che il conducente stesso lo abbia fatto. Se il freno si fosse attivato - scrive il Bote - «è probabile che la vettura avrebbe rallentato a sufficienza da non riuscire a sfondare la barriera di protezione». Proprio queste ultime, lo ricordiamo, erano state oggetto di diverse critiche.

Al di là di indiscrezioni e ipotesi, va detto, l'inchiesta è ancora in corso e un rapporto dettagliato sull'accaduto deve ancora essere pubblicato.

È di questa settimana la conferma da parte dell'Ufficio federale delle strade (Ustra) che sulla Axenstrasse verranno rafforzate le misure di sicurezza e il limite di velocità verrà ridotto da 80 km/h a 60 km/h.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Dragon76 10 mesi fa su tio
Quindi si è suicidato? E noi qui a farci le paranoie

Blobloblo 10 mesi fa su tio
Basta restare in strada e di barriere non ne servono!! O volete i binari anche? Ma per piacere dai!!!

Thinks 10 mesi fa su tio
Se pensate di mettere al riparo gli sprovveduti con limiti di velocità o ripari più robusti, siete dei poveri illusi e completamente fuori strada! Poi quando precipita un camion cosa mettete un muro in cemento armato? 😂 Niente impedisce al distratto di turno di impiastrarsi o sfondare ripari in qualsiasi altro punto della strada, o volete mettere in sicurezza il mondo intero? 😂 Imparate a concentrarvi di più su quello che fate, in caso contrario amen

malcantone 10 mesi fa su tio
Invece di 80 a 60 mettere delle barriere di protezione più sicure? Mah. Magari deturpano la vista del lago?

Raptus 10 mesi fa su tio
60kmh x un incidente fortuito ? Come sempre le decisioni dell USTRA lasciano il tempo che trovano... Non se ne può più ....

Elisa_S 10 mesi fa su tio
Risposta a Raptus
Du quel tratto di strada considerando che poi si attacca sempre la qualcosa, 60 km orari sono corretti. Quella protezione, costruzione "da brivido" non era assolutamente adeguata alla densità di traffico e soprattutto alle macchine sempre più larghe e pesanti. La protezione o protegge o altrimenti non e da considerare una protezione adeguata alle automobili. Speriamo che almeno mettano delle protezioni studiate.

andytt 10 mesi fa su tio
Chepalle adesso il 60 per un cefalo e sicuro radar a gogò

Bred 10 mesi fa su tio
Risposta a andytt
Porta rispetto per una persona deceduta. Fenomeno!

cle72 10 mesi fa su tio
Avranno ragionato come a Lugano, zona Castagnola. Anche li sono morti dei ragazzi giovani, caduti nel lago con un SUV, dopo aver sfondato la ringhiera molto simile a questa. Alla richiesta di mettere un guardrail più massiccio, ha vinto il fatto dell'estetica e del bel vedere, anziché la sicurezza in un possibile caso futuro simile. La vita conta poco per taluni, meglio non rovinare una bella vista sul lago.

Dan1962 10 mesi fa su tio
Come sul ponte del diavolo non c’è un muretto per proteggere pedoni e evitare di sondare una barriera di metallo che potrebbe anche ferire gli occupanti

Elisa_S 10 mesi fa su tio
Quelle barrière li anche a 30 km orari la butti giù. Basta vedere come e dove e saldata al cemento.

P63 10 mesi fa su tio
Ma si facciamola diventare tutta zona 20 e mettiamo 50 radar fissi... Ogni giorno muore gente che lavora, gente che fa lavori duri per la società ma di questi non interessa niente a nessuno, è mai possibile che esistano solo gli incidenti stradali? A già dimenticavo la circolazione equivale a soldi come terra....

robbyemme 10 mesi fa su tio
Sono spiacente per quanto accaduto allo sventurato automobilista ma non si possono attuare misure correttive in base all'emozione del momento. I limiti attualmente in vigore 50/60/80kmh in base al tratto di strada sono adeguati e dovrebbero essere mantenuti così come sono.

Svizzera-italiana 10 mesi fa su tio
Risposta a robbyemme
A me sembra di capire che si sia ucciso
NOTIZIE PIÙ LETTE