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SVIZZERA7-Eleven pensa a espandersi anche in Svizzera

12.04.23 - 14:02
La multinazionale guarda all'Europa e al nostro Paese. Avrà successo? Un esperto di commercio al dettaglio è titubante.
Reuters/Carlos Osorio/File Photo
Un 7-Eleven a Toronto, in Canada.
Un 7-Eleven a Toronto, in Canada.
7-Eleven pensa a espandersi anche in Svizzera
La multinazionale guarda all'Europa e al nostro Paese. Avrà successo? Un esperto di commercio al dettaglio è titubante.

ZURIGO - Sono 83'000 in 19 Paesi i negozi targati 7-Eleven. Si trovano soprattutto negli Stati Uniti e in diversi stati asiatici, ma l'azienda è attiva anche in Danimarca, Norvegia e Svezia, e vuole ora espandersi ulteriormente in Europa, ad esempio in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito.

Anche l'Austria e la Svizzera sono mercati potenziali, ha dichiarato il Co-Ceo Ken Wakabayashi alla Lebensmittelzeitung.

Come funziona? La maggior parte dei negozi 7-Eleven utilizza il sistema del franchising: imprenditori indipendenti gestiscono i negozi secondo il modello commerciale della catena di supermercati e pagano una licenza. 7-Eleven è ora alla ricerca di persone che vogliano aprire nuovi negozi in franchising. Chi vuole aderire deve avere un'idea di business nel settore della vendita al dettaglio, dei ristoranti o degli alberghi ed essere finanziariamente forte.

Ma cosa ne pensano i concorrenti (ovvero i proprietari di chioschi, di supermercati e di gestori di stazioni di servizio) di un eventuale arrivo della multinazionale in Svizzera? Interpellati, Coop, Migros (per Migrolino), Valora e Aldi Suisse non commentano. Lidl Svizzera mantiene la calma e non vuole «fare speculazioni al riguardo».

7-Eleven funzionerebbe in Svizzera?
L'esperto di commercio al dettaglio Marcel Stoffel è scettico in relazione al successo che potrebbe avere in Svizzera 7-Eleven: il mercato alimentare svizzero è difficile per molte aziende straniere, anche a causa dei salari e degli affitti più alti e degli orari di apertura più brevi.

Infatti, «anche 7-Eleven dovrebbe adattarsi al mercato svizzero e alle esigenze dei clienti, proprio come hanno fatto Aldi Suisse e Lidl Svizzera». Oltre a ciò, la concorrenza si è già accaparrata la maggior parte dei punti vendita più frequentati, come i negozi nelle stazioni ferroviarie. Inoltre, «il mercato svizzero della vendita al dettaglio è già molto saturo e il mercato alimentare in particolare è occupato da aziende forti e di successo».

Per l'esperto è improbabile che grandi catene come 7-Eleven o il gruppo messicano Femsa, che ha recentemente acquisito Valora, possano cambiare il mercato svizzero, e nemmeno il modello di franchising muterà la situazione. Stoffel non si aspetta nemmeno che i salari subiscano una forte pressione da parte della nuova concorrenza.

Anche l'Associazione dei negozi delle stazioni di servizio in Svizzera (AGSS) è scettica. Il vicepresidente Ueli Bamert non crede che sarebbe facile per il gigante del settore prendere piede nel nostro Paese: «L'azienda dovrebbe trovare un gestore di stazioni di servizio da rilevare se vuole stabilirsi in Svizzera».

Ecco 7-Eleven
L'azienda 7-Eleven ha sede a Dallas, negli Stati Uniti, ma è una filiale della giapponese Seven & I Holdings.

Afferma di gestire 83.000 negozi, di cui oltre il 70% in Asia orientale. In origine i negozi erano aperti dalle 7 alle 23, da cui il nome, ma oggi sono spesso aperti 24 ore su 24, sette giorni su sette. I negozi offrono, tra l'altro, cibo, snack, bevande e prodotti del tabacco.

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