Cerca e trova immobili

BERNAPrepararsi per tempo alla quarta dose di vaccino

04.02.22 - 14:54
È questo uno dei temi in discussione ai colloqui von Wattenwyl.
tipress (archivio)
Fonte ats
Prepararsi per tempo alla quarta dose di vaccino
È questo uno dei temi in discussione ai colloqui von Wattenwyl.
La politica europea è stato l'altro argomento centrale assieme al rafforzamento del sistema ospedaliero.

BERNA - Il rafforzamento a medio termine del sistema ospedaliero e una pianificazione adeguata in caso di una quarta vaccinazione in autunno sono stati tema di discussione ai colloqui von Wattenwyl tra una delegazione del Consiglio federale e i rappresentanti dei partiti di governo.

La politica europea è stato l'altro argomento centrale delle discussioni, spiega una nota odierna della Cancelleria federale in cui si specifica che il governo era rappresentato dal presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, e dai colleghi Simonetta Sommaruga e Alain Berset, assecondati dal cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr. In merito all'Ue, il Consiglio federale ha ribadito che mira a stabilizzare e proseguire la via bilaterale.

Sono stati oggetto di discussione anche i processi decisionali e di coordinamento per il periodo durante il quale nel 2023-2024 la Svizzera potrebbe occupare un seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU. Il governo ha illustrato come è quando è previsto il coinvolgimento del Parlamento e come pianificare i processi che dovrebbero garantire la gestione di eventuali brevi scadenze.

Lo scorso novembre, il Consiglio federale ha definito le modalità di coordinamento dell'iter decisionale: non è in programma la creazione di nuovi organi, ma si applicheranno i meccanismi di consultazione e di decisione già collaudati.

Le decisioni spetterebbero al Governo nei casi politicamente importanti, come le questioni di politica interna o estera di grande portata (ad esempio il riconoscimento di un territorio conteso sul piano internazionale), o se il Consiglio di sicurezza adottasse un nuovo regime sanzionatorio o decidesse in merito all'autorizzazione di un intervento militare (l'ultima volta è avvenuto per la Libia nel 2011).

I meccanismi di coordinamento e di decisione verranno testati nell'autunno del 2022. Se la Svizzera verrà eletta nel Consiglio di sicurezza, potrà partecipare come osservatrice a tutte le riunioni di quest'organismo nei tre mesi prima dell'inizio del mandato. Il Consiglio di sicurezza adotta ogni anno da 50 a 70 risoluzioni. La maggior parte concerne dossier per i quali Berna può contare su posizioni consolidate - vedi accesso dell'aiuto umanitario alle zone di conflitto - o che ricorrono regolarmente, come la proroga delle missioni di pace dell'ONU o dei regimi di sanzioni.

Altro tema sulla tavola delle discussioni tra esecutivo e partiti: la politica climatica e le ripercussioni dei progetti governativi sulla politica energetica. Come noto, entro il 2050 le emissioni di gas serra devono essere azzerate. Per raggiungere questi obiettivi è necessario riorganizzare il sistema energetico, come prevede la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili ora all'esame del parlamento. Tra l'altro questa settimana il Consiglio federale ha presentato un progetto volto ad agevolare la realizzazione di impianti idroelettrici ed eolici e lo sfruttamento dell'energia solare.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE