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FRANCIA / SVIZZERATariq Ramadan, chiesta l'inchiesta amministrativa

12.03.18 - 14:48
I firmatari intendono chiarire le circostanze della partenza nel 2004 dell'islamologo dal liceo di Ginevra nel quale era decano e insegnante
Keystone
Tariq Ramadan, chiesta l'inchiesta amministrativa
I firmatari intendono chiarire le circostanze della partenza nel 2004 dell'islamologo dal liceo di Ginevra nel quale era decano e insegnante

GINEVRA - Una quindicina di personalità hanno chiesto l'apertura di un'inchiesta amministrativa volta a chiarire le circostanze della partenza nel 2004 dell'islamologo Tariq Ramadan dal liceo di Ginevra nel quale era decano e insegnante.

I firmatari rimproverano al Dipartimento ginevrino della pubblica educazione la sua inazione al riguardo, quando quattro ex allieve del liceo hanno accusato anonimamente il teologo - in articoli pubblicati lo scorso autunno dalla Tribune de Genève - di averle abusate negli anni Novanta.

L'obiettivo dell'inchiesta amministrativa è di scoprire la verità in merito alle circostanze in cui è avvenuta la partenza di Ramadan dall'istituto nel 2004, spiegano i firmatari della lettera, fra i quali figurano la presidente di Viol Secours Alix Heiniger e il deputato ecologista François Lefort.

Nel corso di un'odierna conferenza stampa, la consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta, direttrice del Dipartimento della pubblica educazione, ha indicato che un'inchiesta amministrativa «può essere legalmente avviata soltanto nei riguardi di un collaboratore, non di una persona che non è più in carica da 14 anni».

In seguito alle testimonianze anonime, il Dipartimento ha effettuato un «serio esame della situazione, ma nessun elemento conferma i fatti rimproverati all'islamologo», ha detto la Emery-Torracinta. Nessuna delle donne che hanno testimoniato al giornale si è manifestata e il direttore del liceo in carica all'epoca ha confermato di essere venuto a conoscenza ai tempi di un solo caso.

«L'unica cosa che possiamo fare oggi è di comprendere cosa può non aver funzionato all'epoca», ha precisato la "ministra", ricordando che una linea telefonica è stata istituita in gennaio allo scopo di permettere agli scolari vittima di abusi di manifestarsi.

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