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FORMULA 1Conferme e reazioni (anche senza rancore): tanti motivi per gustarsi Suzuka

05.04.24 - 11:00
Dopo le sorprese australiane, con l'acuto di Sainz e il ritiro di Verstappen, c'è grande attesa per il quarto appuntamento stagionale
keystone-sda.ch (FRANCK ROBICHON)
Conferme e reazioni (anche senza rancore): tanti motivi per gustarsi Suzuka
Dopo le sorprese australiane, con l'acuto di Sainz e il ritiro di Verstappen, c'è grande attesa per il quarto appuntamento stagionale
Il Giappone darà tante risposte dopo il round di Albert Park, dove si è interrotta la lunga striscia di superMax e della Red Bull.
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SUZUKA - Da Melbourne a Suzuka, su un tracciato mozzafiato che storicamente è considerato come lo specchio della verità. Completo, probante e anche molto gradito. Nel Paese del Sol Levante, pronto a ospitare il quarto atto stagionale, la F1 ci arriva dopo il colpo-Ferrari in Oceania, con la doppietta firmata da Sainz (già certo dell’addio a fine stagione) e Leclerc. 

Sabato le qualifiche, domenica, alle 07 ora svizzera, il Gran Premio. Un duello atteso, come non accadeva da parecchio tempo (complice lo strapotere Red Bull). 

Il Giappone di norma non mente e si attendono risposte. La zampata tutta rossa di Melbourne è stata solo un caso? Questo probabilmente no, ma è presto per dire se il Cavallino - nonostante gli evidenti passi avanti - possa realmente insidiare o mettere almeno un po’ di pressione al team di Milton Keynes. Sarebbe sciocco dimenticarsi che Verstappen arrivava da 9 vittorie filate e anche nel 2024 era partito lancia in resta. A mille. Dominando in lungo e in largo in Bahrain e Arabia. Poi l'intoppo australiano, dove - tradito dai freni della sua monoposto - ha incamerato uno zero. Evento più unico che raro (non si ritirava da Melbourne 2022). E allora la Rossa, come il resto della concorrenza, ha il compito di farsi sempre trovare pronta per sfruttare altri eventuali passi falsi. In fondo è quel che sperano tanti appassionati - e non parliamo solo dei tifosi ferraristi - che firmerebbero per un mondiale più “piccante” e si avvicinano a Suzuka con curiosità. Da una parte i mostri in cerca dell’immediato riscatto (superMax & Co non toppano mai due gare di fila), dall’altra chi insegue preziose conferme. In primis gli uomini di Maranello: «Possiamo mettere la Red Bull sotto pressione, e quando sono sotto pressione possono sbagliare: dobbiamo continuare in questa direzione», ha spiegato il team principal Vasseur. Difficile dargli torto. 

Tra chi cerca di rilanciarsi e ha bisogno di un’iniezione di fiducia c’è la Mercedes, grande sconfitta nella terra dei canguri, coi ritiri di Hamilton e Russell, con quest'ultimo vittima di un pauroso incidente innescato da Alonso, poi sanzionato: «Ho incontrato Fernando in questi giorni, nulla di personale con lui per l'incidente di Melbourne. Tolto il casco si volta pagina», ha commentato con grande maturità e senza rancore il 26enne britannico nella conferenza che lancia il weekend.

La classifica iridata dice che in testa resta Verstappen con 51 punti, a +4 su Leclerc. Poi Perez (46) e Sainz (40), fermato dall’appendicite a Gedda, dettaglio da non dimenticare. Snocciolati alcuni dati e “apparecchiata la tavola”, non resta che attendere il semaforo verde.

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