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LUGANOCora Canetta, l'arma in più del Rapid Lugano

04.12.13 - 07:10
La squadra di calcio femminile si è laureata campione d'inverno: soltanto una sconfitta subita in tredici partite. La ticinese: "Sono un attaccante e il mio compito è quello di segnare"
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Cora Canetta, l'arma in più del Rapid Lugano
La squadra di calcio femminile si è laureata campione d'inverno: soltanto una sconfitta subita in tredici partite. La ticinese: "Sono un attaccante e il mio compito è quello di segnare"
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LUGANO - Sconfiggendo 9-2 il Baden nell’ultima partita prima della pausa invernale il Rapid Lugano (LNB) si è laureato campione d’inverno con due punti di vantaggio sul Rapperswil secondo. “Team spirit and never give up”: è questo il motto delle ragazze bianconere che ben riassume lo spirito di sacrificio e di impegno che mettono quando scendono in campo.  Oltre che agli ottimi risultati in campionato, il Rapid è in corsa anche per la Coppa Svizzera e in marzo sono in programma i quarti di finale. Una delle star della compagine di Andrea Biancardi è sicuramente Cora Canetta, attaccante di razza con il vizio del gol. In passato la ragazza 21enne aveva pure assaggiato la Serie A giocando nello Zurigo:

“Sicuramente non ci aspettavamo di essere prime, però le carte in regola alla vigilia ce le avevamo: è due anni che giochiamo bene”.

In effetti è un po’ di tempo che flirtate con le posizioni di testa…
“Due anni fa abbiamo vinto il campionato di LNB per poi perdere lo spareggio, mentre l’anno scorso abbiamo perso il secondo posto (sinonimo di spareggio, ndr) proprio all’ultima giornata. Su 13 partite per il momento abbiamo ottenuto undici vittorie, un pareggio e una sconfitta. Nel match perso siamo state sfortunate poichè dopo cinque minuti il nostro difensore centrale si è rotto il ginocchio”.

Le tue reti sono spesso determinanti…
Diciamo che sono un attaccante e dunque è il mio lavoro segnare”.

Raccontaci i passi principali della tua carriera.
“Ho cominciato a cinque anni a giocare. Mi piaceva molto il calcio e per questo i miei genitori mi hanno portato al campo. Inizialmente non c’erano le categorie e dunque giocavo con le ragazze grandi. In quei periodi, più che giocare facevo la mascotte. Ho giocato fino al 2010 nel Rapid, in seguito mi sono trasferita a Zurigo in Serie A per un anno e mezzo per poi fare ritorno a Lugano. Dal 2007 fino all'agosto 2012 ho militato nelle varie nazionali Svizzere (u17-u20) partecipando a un europeo u19 a Rimini nel 2011 e a due mondiali u20, in Germania nel 2010 e in Giappone nel 2012”.

C’è molta differenza tra la Serie A e B?
Chiaramente nella massima serie il gioco è molto più veloce e c’è più ritmo, tra le prime della massima serie e le ultime della B c’è una bella differenza”.

Quando vi allenate?
“Tre volte alla settimana più la partita il week-end”.

Vai a scuola o lavori?
“Sto facendo l’anno passerella al liceo di Bellinzona. Mi piacerebbe diventare maestra d’asilo”.

Qual è l' obiettivo sportivo per il futuro?
“Sei anni fa facevo parte della squadra che era scesa dalla A alla B. Non è mai bello retrocedere e chiaramente l’obiettivo è quello di tornare in A con il Rapid. Le carte in regola ce le abbiamo”.

 

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