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SENZA TRUCCO SENZA ING...ARNO«Shaqiri non è una distrazione»

08.11.23 - 07:00
Arno Rossini: «Xherdan rimane a Lugano? Probabilmente Croci-Torti sarebbe anche disposto a ospitarlo a casa sua»
TI-Press
«Shaqiri non è una distrazione»
Arno Rossini: «Xherdan rimane a Lugano? Probabilmente Croci-Torti sarebbe anche disposto a ospitarlo a casa sua»
«Due club per Xherdan? Sarebbe una win-win situation».
Calcio - Conference League09.11.2023

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LUGANO - Xherdan Shaqiri si sta allenando a Lugano con l'idea di preparare al meglio le prossime importantissime partite della Nazionale. È arrivato a Cornaredo direttamente da Chicago in un momento però, va detto, nel quale i bianconeri stanno faticando. Gli ultimissimi risultati non sono infatti stati eccezionali, nonostante le buone prestazioni. E davanti a loro, Sabbatini e soci, hanno due match delicati.

Il 32enne non può essere una distrazione?
«Credo anzi che porti entusiasmo e voglia di far bene - è intervenuto Arno Rossini - non è d’altronde qui per divertirsi, quanto piuttosto per lavorare sodo per farsi trovare pronto per i prossimi impegni della Svizzera. Anche l'anno passato si era allenato agli ordini di Mattia Croci-Torti, e non mi pare che avesse creato problemi».

Più d'uno spera che la permanenza di Xherdan si prolunghi, che magari vinto dalla noia nordamericana, possa rimanere definitivamente a Lugano.
«Sarebbe una win-win situation. Una di quelle nelle quali tutti ci guadagnano, il giocatore come il club».

A quell'età, dopo aver speso gli ultimi anni in un calcio non del tutto competitivo, Shaqiri “vale ancora la pena”?
«Stiamo parlando di un calciatore con più di 100 presenze in Nazionale, un calciatore che ha vinto la Champions, che ha giocato in Bundesliga, in Serie A, in Premier League… La sala dei trofei del Lugano non è abbastanza grande per tutte le coppe sollevate da Xherdan».

Le qualità non si discutono.
«Neanche l'atteggiamento. L'ho visto allenarsi, si diverte ancora come un bambino, è presente: non è venuto qui a svernare. Con lui in squadra il Lugano salirebbe di livello. D'altronde un esempio di quello che può fare un calciatore forte e motivato in un gruppo lo si ha proprio a Cornaredo. Dopo un normale periodo di ambientamento, Renato Steffen ha infatti fatto e sta facendo molto bene. Per Shaqiri sarebbe la stessa cosa. Credo che Croci-Torti farebbe di tutto per averlo qui definitivamente. Probabilmente sarebbe anche disposto a ospitarlo a casa sua. Sicuramente proverebbe in ogni modo a impedirgli di prendere un nuovo aereo per Chicago».

C'è anche la possibilità che, nel prossimo futuro, Shaqiri decida di giocare per due squadre. Comincia a Chicago e poi, quando termina la MLS, viene a Lugano.
«Ecco questa è una soluzione intrigante, una strada che mi piacerebbe si potesse percorrere. Con le giuste programmazione e attenzione, potrebbe funzionare».

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