SUPER LEAGUEEssere perfetti costa fatica

BERNA - Non del tutto concentrato, sicuramente neppure fortunato, contro lo Young Boys il Lugano ha subito la terza sconfitta esterna consecutiva in campionato.

Dopo i tre gol incassati a Zurigo a inizio agosto e i tre (a due) presi dal Lucerna a inizio settembre, sono arrivati i quattro (a uno) serviti dai bernesi, confermatisi semplicemente una squadra fuori categoria. Non solo per i ticinesi, per tutta la Super League. 

La truppa di Croci-Torti non ha però perso solo perché spiazzata dalle qualità rivali. Né per i problemi creati dalla veloce ammonizione toccata a Espinoza e dall’infortunio occorso ad Arigoni. È stata surclassata perché, a differenza di quanto le era riuscita in passato, è stata imperfetta. Ha commesso degli errori - la squadra e i singoli - che normalmente si pagano a carissimo prezzo. E se stai giocando contro lo Young Boys, poi…

È andata velocemente in svantaggio per un intervento né bello né efficace di Hajdari, che ha permesso al “solito” Nsamé di girarsi indisturbato in mezzo all’area. Ha subito il raddoppio, da Monteiro, concedendo - nuovamente - un cross dalla sinistra. Poi ha comprensibilmente mollato, concedendo altre due reti, prima di trovare nel finale, con Cimignani, il gol della bandiera.

Per pensare di salvarsi a Berna si deve essere super. La domanda è: in questo momento il Lugano ha la possibilità di esprimersi a quel livello? Un gruppo che ha meno jolly da calare rispetto all’anno scorso. Un gruppo rallentato dall’impegno europeo. Un gruppo per il quale l’asticella è stata alzata e, dunque, risultati “solo” discreti sembrano non essere più sufficienti.

La sensazione è che i bianconeri stiano girando al massimo ma, frenati da lacune tecniche, fatica, distrazione e pressione, più di così non riescano a fare. Per questo motivo non meritano reprimende, solo pazienza. I tifosi devono accettare i loro limiti e sperare che, come fatto nelle ultime due stagioni, riescano a superarli.