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SUPER LEAGUEMontagne russe, ambizioni e constatazioni

18.12.23 - 07:00
Un applauso al Lugano, ma a Cornaredo ora devono lavorare
keystone-sda.ch (SALVATORE DI NOLFI)
Montagne russe, ambizioni e constatazioni
Un applauso al Lugano, ma a Cornaredo ora devono lavorare
Quella contro il Servette è stata, per il Lugano, l'ultima di una lunga serie.
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GINEVRA - Errori, dormite, cuore e grandi rimonte: la partita di Ginevra è stato lo specchio della stagione del Lugano.

Un match che i bianconeri avrebbero prima meritato di perdere e che poi avrebbero meritato di vincere. Una sfida nella quale si sono visti gol e rossi (discutibili). Un incontro nel quale la noia - soprattutto nella seconda parte di lotte - non si è mai provata. 

Il confronto è terminato 2-2, un risultato che alla fine ha scontentato tutti. Il Servette, prima di tutto, che trovatosi con il minimo sforzo in doppio vantaggio, al triplice fischio dell’arbitro ha raccolto un solo punto. Ma pure i ticinesi, grigi nel primo quarto di partita ma poi capaci di essere così tanto arrembanti da ambire a qualcosa più del pari. 

Questo tenuto oltretutto conto dei problemi di Mattia Croci-Torti, una volta ancora costretto a schierare una formazione molto lontana da quella “tipo”. In passato il 41enne tecnico ha spesso fatto molti complimenti alle seconde linee, per stuzzicarle, per spingerle; ciononostante, è innegabile, senza tanti titolari il livello di competitività si è abbassato e di molto. Eppure il risultato alla fine è stato portato a casa. E non è la prima volta che accade.

Il Lugano merita dunque un applauso per quello che ha combinato in casa dei granata come anche nella prima parte di questa annata. Sempre in condizioni difficili.

Tutto bene quindi, si pensa alle feste? Non ancora: a palla ferma, a Cornaredo dovranno infatti lavorare molto. Perché se è vero che i bianconeri sono rimasti in linea di galleggiamento nonostante le tante bufere affrontate (leggasi tre tour de force), è altrettanto vero che un po’ di delusione la si è provata per come sono andati il girone di Europa Conference League e qualche match di Super League. Servono comunque aggiustamenti, non rivoluzioni. La classifica è buona, la Coppa Svizzera è ancora viva, la parte difficile del cammino è alle spalle, le ambizioni sono rimaste grandi: il Lugano è atteso da mesi che si preannunciano adrenalinici.

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