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ti.mammeBambini più intelligenti grazie all’effetto natura

24.09.22 - 08:00
Il tempo trascorso nel verde contrasta i problemi causati da spazi urbani e luoghi chiusi
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Bambini più intelligenti grazie all’effetto natura
Il tempo trascorso nel verde contrasta i problemi causati da spazi urbani e luoghi chiusi

Il tempo trascorso a contatto con la natura ha effetti benefici sulla salute fisica e mentale visto che aumenta le difese immunitarie e riduce lo stress. Lo sappiamo tutti e possiamo sperimentarlo. A confermare questa tesi arrivano anche le verifiche effettuate dal WWF grazie alle quali è stato possibile evidenziare i benefici dello stare all'aria aperta sui più piccoli, a cominciare dalla compensazione dei disturbi causati dalla vita in città e negli edifici. Benessere, riduzione dei disturbi depressivi, autodisciplina, diminuzione dei comportamenti problematici sono alcuni effetti positivi riscontrabili nei bambini che trascorrono del tempo a contatto con la natura anche semplicemente frequentando i parchi cittadini. Gli stimoli ricevuti dal contesto ambientale, racchiusi nel cosiddetto effetto natura, spingono a guardarsi intorno, percepire odori e toccare tronchi, foglie, erba, attività molto più stimolanti rispetto all’attenzione diretta richiesta dai contesti urbani, che a lungo andare esaurisce il cervello.
Ma il contatto con la natura favorisce anche l’attività fisica dei bambini che corrono, saltano e si arrampicano consentendo uno sviluppo muscolo-scheletrico armonioso e riducendo così il rischio di sviluppare malattie metaboliche, respiratorie, cardiache e tumorali. Giocare all’aperto, invece che in casa, riduce ansia e stress nei più piccoli e favorisce socializzazione, autonomia e autostima, oltre che creatività ed empatia. A questi importanti risultati si aggiunge il rafforzamento del quoziente intellettivo nei bambini che crescono in contesti urbani ricchi di aree verdi. In Belgio è stato condotto uno studio su un campione di 620 individui tra i 10 e i 15 anni e i risultati sono stati pubblicati nel 2020 su Plos Medicine. Dalla ricerca è emerso che il QI dei giovani partecipanti migliorava di 2,6 punti in seguito a un aumento di verde urbano nel loro quartiere pari al 3%, tanto nelle aree meno agiate che in quelle più ricche. Lo studio ha confermato le teorie sull’effetto positivo delle aree verdi sullo sviluppo cognitivo e, anche se non esistono spiegazioni certe del fenomeno, è plausibile ricondurle alla tranquillità dell’ambiente che riduce i livelli di stress.
La boccata di aria pura regalata dai parchi cittadini sembra avere conseguenze positive anche su disturbi sempre più diffusi come quelli da deficit di attenzione e iperattività. Al di là di qualsiasi ricerca scientifica, la conferma dei vantaggi derivanti dal trascorrere del tempo a contatto con la natura arriva dagli stessi bambini che dopo un pomeriggio di giochi al parco o una passeggiata in campagna raccontano con entusiasmo di aver imparato facilmente cose nuove e che esse potranno essere utili anche a scuola. La sicurezza personale acquisita dai piccoli, inoltre, migliora i loro rapporti con i compagni e gli insegnanti rendendo migliore anche il tempo trascorso in classe. Alla luce di tutti questi indiscutibili vantaggi sarebbe utile passare più tempo possibile con i propri bambini nella natura, auspicando la creazione di aree verdi cittadine più grandi e numerose.

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