BRIT AWARDSRAYE, Dua e Kylie... i Brit Awards sono un affare tra donne

LONDRA - RAYE meglio di Adele, dei Blur e di Harry Styles. Sì, perché prima di lei nessuno si era mai portato a casa più di quattro statuette ai Brit Awards nello stesso anno. Le invece, regina indiscussa dell'edizione 2024, ne ha vinte ben sei su sette categorie nelle quali era stata nominata.

British Album of the Year, Song of the Year, British Artist of the Year, Best R&B Act, Best New Artist e Songwriter of the Year. Un trionfo assoluto grazie al celebratissimo album My 21st Century Blues; il primo album da studio della cantante londinese, pubblicato da indipendente. «L'artista che ero tre anni fa non avrebbe mai creduto che oggi sono al comando, sono il capo di me stessa», ha detto RAYE, levandosi dalla scarpa (che non indossava) qualche sassolino nei confronti di un'industria che per anni l'aveva intrappolata in un limbo di rinvii e false speranze.

Ma a essere attesissima - e forse qualcosa in più - sul palco dell'O2 Arena era anche Dua Lipa, che ha accompagnato la levata del sipario con la massiccia coreografia di Training Season, l'ultimo singolo - presentato ai Grammy e ormai da settimane in cima alle classifiche di ascolto - del suo terzo album, previsto per quest'anno. La pop star ha ricevuto il premio come Best Pop Act, ed è diventata la seconda artista donna più premiata di sempre (al pari di Annie Lennox), scaldando i motori in vista della prossima edizione.

Più in generale, quella del 2024 degli “Oscar” della musica d'oltremanica è stata un'edizione a trazione femminile. Oltre alle due star già citate hanno infatti trionfato Miley Cyrus, SZA, le Boygenius, le The Last Dinner Party e - premiata con il Global Icon Award - l'intramontabile Kylie Minogue.