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PEOPLEÈ Scarlett contro l'intelligenza artificiale

03.11.23 - 09:30
L'attrice ha denunciato un'app per aver "rubato" il suo volto e la sua voce in uno spot. I suoi avvocati: «Useremo ogni mezzo legale»
Imago
Fonte Variety
È Scarlett contro l'intelligenza artificiale
L'attrice ha denunciato un'app per aver "rubato" il suo volto e la sua voce in uno spot. I suoi avvocati: «Useremo ogni mezzo legale»

LOS ANGELES - L’inarrestabile avanzata dell’intelligenza artificiale - così vorace nel ritagliarsi uno spazio nei campi più disparati - non poteva non farsi nemici di un certo rango anche nel mondo dello spettacolo.

Lo abbiamo visto (e ascoltato) negli scorsi mesi nella musica - in quel caso ci hanno pensato i piani alti della Recording Academy ad azionare l’idrante, assicurando di non avere alcuna intenzione di premiare «la creatività di un’intelligenza artificiale» - e oggi è il turno del cinema. E in particolare di Scarlett Johansson, che, stando a quanto riportato da Variety, ha sguainato il suo team di legali denunciando gli sviluppatori di un’app IA per aver utilizzato senza autorizzazione la sua immagine, il suo nome e, in un certo senso, anche la sua voce, ricreata artificialmente.

L’app in questione si chiama “Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar” - chiunque bazzichi con una certa frequenza i social non può non averne avuto un assaggio - e ha “rubato” le sembianze della star, sfruttandole per auto-sponsorizzarsi. Il breve spot, comparso su X - fu Twitter - ha avuto vita altrettanto breve. «Non prendiamo queste cose alla leggera», ha dichiarato al magazine l’avvocato di Johansson, Kevin Yorn. E «ci avvarremo di tutti i mezzi legali a nostra disposizione». I creatori dell’app non hanno invece rilasciato commenti.

Certo, non si tratta di una primissima volta - solo un mese fa era stato un altro suo collega, l’attore Tom Hanks, a mettere in guardia i fan da un filmato che lo vedeva fare da testimonial per un’assicurazione dentale -, ma è l’ennesimo segnale che forse qualche riflessione in più sui possibili utilizzi dell’intelligenza artificiale, specie quando si tratta di arte nelle sue molteplici forme, andrebbe fatta.

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