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Verità immobiliariTicino: un labirinto di ostacoli e disperazione per gli imprenditori coraggiosi

04.08.23 - 10:00
tiaffitto.ch
Ticino: un labirinto di ostacoli e disperazione per gli imprenditori coraggiosi

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Cari lettori,

è giunto il momento di affrontare una cruda e amara realtà nel cuore del Canton Ticino. È tempo di gettare luce sulla sofferenza e l'agonia che gli imprenditori coraggiosi affrontano quotidianamente in questa terra oppressiva.

Il Canton Ticino sembra guidato da una missione malvagia di spaventare e respingere le aziende prosperose. Regolamenti insensati, controlli invasivi, stress inutile: queste sono solo alcune delle armi utilizzate per far fuggire ogni possibilità di prosperità e crescita.
Il Ticino si guadagna il dubbio onore di essere il peggiore cantone in Svizzera per quanto riguarda le regolamentazioni, soprattutto nel settore immobiliare. L'interesse per la sicurezza dei cittadini è palesemente inversamente proporzionale al volere di ostacolare e soffocare ogni forma di iniziativa imprenditoriale.
Gli imprenditori onesti, che si sforzano di seguire ogni regola, vengono trattati come calzini logori, spesso ribaltati e maltrattati senza pietà. Nel frattempo, i truffatori continuano a prosperare senza alcun freno.

Questa situazione ha trasformato il Canton Ticino nel giardino delle vacanze degli svizzeri tedeschi, mentre il tessuto economico locale affonda nella miseria e nel traffico incontrollato.
Il Ticino si sveglia ogni giorno come il cantone più povero della Svizzera, con un'economia soffocata da un governo parassita che preferisce importare forza lavoro esterna piuttosto che valorizzare le competenze locali.

La ricerca di menti imprenditoriali e persone che sappiano farsi il maledetto “mazzo” diventa un'impresa titanica in questa landa desolata. Lo stato, il governo, ogni ente governativo, sembrano danzare al suono della disperazione degli imprenditori, felici di distruggere il sudore e la dedizione di chi genera milioni di guadagni per la comunità.

Questa battaglia quotidiana per sopravvivere all'assedio costante di istituzioni che non sanno creare altro che posti di lavoro per controllori è una lotta contro il destino stesso.In uno stato in cui ci sono più controllori che controllati, chi si mette in gioco deve essere pronto a diventare una iena o una tigre, pronta a combattere senza sosta.

Ma nonostante tutte le ferite e le cicatrici, gli imprenditori rimangono. Perché devono? Perché diavolo dovrebbero rimanere in questo inferno? Forse è solo la speranza di un giorno vedere un cambiamento, una rivoluzione, un riscatto.
Ma finché il Ticino rimarrà una gabbia d'acciaio per chi osa sognare in grande, la fuga verso terre più accoglienti e riconoscitive sarà inevitabile.

In questa lotta epica contro un nemico invisibile, gli imprenditori si ergono come eroi, coraggiosi nel loro sforzo di non essere annientati.

Cari Ticinesi, la domanda è: ce la facciamo? O crolliamo nell'abisso della mediocrità e dell'oppressione?

È giunta l’ora di cambiare le cose e di mostrare a tutta la Svizzera quanti errori accadono continuamente alle nostre latitudini e quanto il Ticino sia stato dimenticato da Dio da ormai troppo tempo.

Yohanna Chiri Leimgruber
CEO Swiss Realty Partners

Un’imprenditrice che non si arrenderà mai.


Questo articolo è stato realizzato da Swiss Realty Partners Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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