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Lugano's Plan ₿«Adam Smith avrebbe adorato Bitcoin»

22.02.24 - 06:00
Lugano's Plan ₿
«Adam Smith avrebbe adorato Bitcoin»

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Rahim Taghizadegan, tra i massimi esponenti della “Scuola Austriaca”, ha spiegato al Plan ₿ Podcast come le valute digitali si coniughino con la teoria economica liberista.

Osserva con attenzione l'effetto “rete” che, tra i commercianti di Lugano, può stimolare l’adozione di Bitcoin: uno scenario, a suo modo di vedere, in grado di far emergere il potenziale della finanza decentralizzata e la speranza che altre amministrazioni possano seguire l’esempio di quella in riva al Ceresio. Rahim Taghizadegan, nato nel 1973 a Vienna, economista e autore, ne ha parlato in una delle più recenti puntate del "Lugano's Plan ₿ Podcast", una delle iniziative di divulgazione sorte nell’ambito della sinergia tra Tether e Città di Lugano.

Rettore dello scholarium (www.scholarium.at) di Vienna, Taghizadegan ha insegnato, tra l'altro, presso l’Università del Liechtenstein, nell’ateneo della capitale austriaca e ad Halle, forte di studi e best-seller che si ispirano al liberismo classico di Adam Smith, come "The Zero Interest Rate Trap" e "Austrian School for Investors".

Durante il nono episodio del Podcast, disponibile gratuitamente su YouTube, l’accademico fa partire le sue riflessioni su Bitcoin riferendosi in primis a un libro, "The Sovereign Individual", scritto nel 1997 e che - secondo lui - «ha influenzato molti dei primi utilizzatori della valuta digitale, come me, perché è stato uno dei primi a presentare una sua visione profetica». Una pubblicazione che ha quindi anticipato l'idea stessa di una cittadinanza che, grazie a Bitcoin, può divenire più dinamica e libera, portando con sé un capitale mobile, con le giurisdizioni che competono per attirarli, con le loro imprese, le loro idee, le loro famiglie e il modo in cui credono valore.

Taghizadegan, nel corso del video, ha inoltre snocciolato ulteriori questioni. A partire da un presupposto: ritiene che la scuola economica austriaca, con il suo approccio interdisciplinare e realista, sia ben attrezzata per comprendere Bitcoin, sottolineando come la decentralizzazione - cardine del liberismo che continua a tramandare - trovi forti parallelismi con l’essenza stessa di una valuta digitale con le caratteristiche di BTC, enfatizzando la sinergia tra la libertà finanziaria e i principi di autonomia dagli, e competizione tra gli, stati nazione. Taghizadegan, insomma, ha offerto spunti ad ampio raggio sul potenziale di Bitcoin nel promuovere strutture politiche meno statiche e sull'importanza di comprendere il denaro come una creazione che si evolve e cambia, riflettendo i bisogni e le interazioni umane.

Insomma, l’economista austriaco crede che gli attributi di Bitcoin “come denaro” siano stati scoperti e posti come evoluzione delle forme di valuta precedente da coloro che ne avevano bisogno, o che avevano empatia per le esigenze altrui, e non progettati dall'alto verso il basso. In sostanza, una puntata del Plan ₿ Podcast che offre spunti cruciali su come la convergenza tra i discepoli di Adam Smith e Bitcoin possa contribuire ad accelerare, grazie a radici profonde, un percorso con una nuova spunta che mira a una società più libera e decentralizzata, sulla base di un dialogo tra vecchie e nuove teorie che coesistono e si rafforzano reciprocamente nell'era digitale.

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Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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