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FRANCIA«La Francia è il peggior nemico dei maliani»

03.02.24 - 22:35
L'uomo che questa mattina ha accoltellato tre persone alla Gare du Lyon di Parigi avrebbe agito per un forte risentimento contro il Paese.
keystone-sda.ch / STF (Christophe Ena)
Fonte ats ans
«La Francia è il peggior nemico dei maliani»
L'uomo che questa mattina ha accoltellato tre persone alla Gare du Lyon di Parigi avrebbe agito per un forte risentimento contro il Paese.

PARIGI - Torna la paura a Parigi, stavolta alla Gare de Lyon, la stazione dove questa mattina un uomo di nazionalità maliana, con regolare permesso di soggiorno in Italia, ha colpito con coltello e martello i passanti.

Un gesto che tutto lascia pensare sia frutto dei «problemi psichiatrici» che lui stesso, appena arrestato, ha ammesso di avere e per i quali è seguito dagli specialisti a Torino.

Ma gli inquirenti francesi invitano alla prudenza, visto che su TikTok c'è un account di cui sembra responsabile Sagou Gouno Kassogue, l'accoltellatore, in cui si dichiara un fortissimo risentimento contro la Francia.

Nel paese, a meno di 6 mesi dall'apertura dei Giochi olimpici di Parigi 2024, torna a salire la tensione nonostante il piano di prevenzione antiterrorismo Vigipirate non sia più a livello di "massima allerta" da un paio di settimane. La serie di accoltellamenti - l'ultimo a inizio dicembre costato la vita a un giovane turista tedesco sotto la Tour Eiffel - non sembra esaurirsi.

Tutti gli assalitori hanno in comune problemi psichiatrici, quando non sono schedati come a rischio radicalizzazione. Non era questo il caso di Kassogue, che secondo quanto trapelato, non aveva precedenti in Italia, Paese in cui è arrivato nel 2016, ha chiesto asilo e ottenuto un regolare permesso di soggiorno nel 2019: «Un documento in corso di validità - ha confermato il prefetto di Parigi, Laurent Nunez - che gli consente di spostarsi in altri paesi».

Una circostanza, questa, che ha riattizzato le polemiche in Francia: «Bisogna sospendere Schengen», ha tuonato il polemista di estrema destra Eric Zemmour. «Non è un fatto isolato, il governo non ci dà informazioni», fa eco François-Xavier Bellamy, capolista dei Républicains alle Europee.

Erano le 07:35 del mattino quando il maliano - che sotto interrogatorio avrebbe dichiarato di essere giunto a Parigi il primo febbraio e di aver dormito in strada - si è accovacciato vicino a una scala mobile. Poi, in silenzio, ha appiccato il fuoco al suo zaino.

Quando alcuni passanti si sono avvicinati per capire cosa stesse facendo, l'uomo li ha aggrediti con un coltello e un martello che aveva nelle mani. Uno, ferito gravemente all'addome, è in prognosi riservata, gli altri due hanno ferite leggere. Bloccato da altre persone, poi fermato dalla polizia ferroviaria, non ha gridato nulla durante l'aggressione né dopo l'arresto.

Ha dichiarato il suo problema psichiatrico e in tasca gli sono stati trovati farmaci - in particolare un antipsicotico e un antiepilettico. Aveva anche un biglietto con un appuntamento in un ospedale psichiatrico di Torino dove sarebbe seguito da 7 anni e dove sarebbe stato anche ricoverato.

I primi accertamenti hanno rivelato un «profilo da senzatetto» e «assenza di elementi di religiosità». Il prefetto ha prima escluso la pista terroristica, ma poi fonti dell'inchiesta hanno invitato alla prudenza.

Questo perché gli interrogatori seguenti e l'esame dell'attività di Kassogue sui social ha sollevato più di un interrogativo. In particolare un conto a suo nome su TikTok - ma l'effettiva paternità è tutta da dimostrare - sul quale l'assalitore, con barba, capelli rasati e occhiali neri, si rivolge all'obiettivo con discorsi che assomigliano a prediche.

In uno dei video, del 2 dicembre scorso, si legge «R.I.P. (riposa in pace) fra 3 mesi, che Allah mi accolga in paradiso». In altri video esprime una fortissima avversione, con parole di odio, nei confronti della Francia, che «non deve essere mai perdonata dall'Africa» e che «è diventata il peggior nemico dei maliani».

Notizie di fonti giornalistiche francesi vicine all'inchiesta affermano che, agli inquirenti, Kassogue ha detto di essere arrivato dall'Italia «per commettere la sua azione». Gli inquirenti lo ritengono più un "cospirazionista" che critica "l'Occidente e il colonialismo" ma senza segnali di radicalizzazione islamista.

Nel pomeriggio, quasi a conferma di questa spirale di atti violenti ormai incontrollabili in Francia, un radicalizzato schedato "S" è stato arrestato nel centro di Lione mentre minacciava i passanti con un coltello in mano.

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COMMENTI
 

polonord 2 mesi fa su tio
Scambi culturali, secondo la sinistra.

Rusky 2 mesi fa su tio
tutto ok - normale folkore importato 😁
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