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FRANCIAL'attentatore di Parigi: «Non sopporto più che i musulmani muoiano»

03.12.23 - 11:31
L'uomo, un francese naturalizzato di 26 anni, avrebbe detto alla polizia: «La Francia è complice di quello che fa Israele».
Reuters
Fonte ATS ANS
L'attentatore di Parigi: «Non sopporto più che i musulmani muoiano»
L'uomo, un francese naturalizzato di 26 anni, avrebbe detto alla polizia: «La Francia è complice di quello che fa Israele».

PARIGI - Armand Rajabpour-Miyandoab, il francese di 26 anni che ieri sera a Parigi ha ucciso un turista tedesco di 24 anni vicino alla Tour Eiffel e ferito altre due persone, è figlio di due genitori iraniani, secondo quanto reso noto dagli inquirenti.

In stato di fermo, l'aggressore - che è schedato S (ad alto rischio radicalizzazione) - ha detto ai poliziotti di «non poter sopportare più che i musulmani muoiano, in Afghanistan come in Palestina» e avrebbe dichiarato la sua rabbia «per quello che succede a Gaza», affermando che la Francia «è complice di quello che fa Israele».

La ricostruzione - Secondo la ricostruzione del ministro Gérald Darmanin, l'uomo ha ucciso «a coltellate» il giovane tedesco e poi «se l'è presa con la compagna» che si è salvata soltanto «grazie a un tassista che aveva visto la scena».

Armand Rajabpour-Miyandoab, che viveva con i genitori in una banlieue residenziale di Parigi, aveva pubblicato sui social un video di rivendicazione del suo attacco immediatamente prima di passare all'azione. Vi compare con una felpa e un cappuccio nero e una mascherina chirurgica davanti al viso.

Dichiara la sua fedeltà alla jihad e parla «dell'attualità, del governo, dell'uccisione di musulmani innocenti», dice una fonte degli inquirenti. I genitori iraniani avevano lasciato l'Iran per sfuggire al regime dei mullah e non sono musulmani. Da giovanissimo, Armand si era invece convertito all'islam in Francia, dopo essere stato a contatto di un personaggio molto noto all'ambiente del jihadismo, Maximilien Thibaut, partito a combattere in Iraq e in Siria.

Le reazioni - «Sono scioccata e rattristata dall'insensato attacco terroristico avvenuto ieri sera a Parigi. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime». Lo scrive su X (ex Twitter) la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

«L'orrore ha colpito ancora, questa volta a Parigi. L'Ue condanna questo atto vile. Saremo intransigenti con coloro che seminano violenza e divisione nelle nostre società». Lo scrive su X (ex Twitter) il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

«La tutela dei nostri concittadini è una priorità assoluta, ovunque e in ogni momento», aggiunge Michel.

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