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ITALIA«Non capiamo come sia potuto succedere. Gli avevamo dato tutto»

19.11.23 - 19:40
A parlare sono i genitori di Filippo Turetta, arrestato ieri sera in Germania per l’omicidio di Giulia Cecchettin
Depositphotos (Lukassek)
Fonte Ats ans
«Non capiamo come sia potuto succedere. Gli avevamo dato tutto»
A parlare sono i genitori di Filippo Turetta, arrestato ieri sera in Germania per l’omicidio di Giulia Cecchettin

VENEZIA - Una fuga di mille chilometri finita su un'autostrada tedesca a pochi chilometri da Bad Durremberg, cittadina vicino Lipsia dove sabato sera la polizia lo ha bloccato. Ventiquattrore dopo il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, è arrivato l'arresto di Filippo Turetta, l'ex fidanzato accusato di averla uccisa.

La notizia è arrivata domenica mattina attorno alle 10.00, ma il ragazzo era già in stato di fermo dalle 22 della sera precedente. Una notizia che ha rinnovato lo shock per la famiglia della giovane di Vigonovo.

Sconvolti anche i genitori di Filippo, che solo a sera sono riusciti ad affrontare i giornalisti. «Siamo ancora sotto shock da ciò che ha combinato. Non capiamo come possa essere successa una cosa del genere e non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo dato tutto. Non è concepibile, ci deve essere qualcosa che è entrata in lui», ha detto Nicola Turetta che poi si è rivolto alla famiglia della ragazza. «Porgiamo le nostre massime condoglianze e gli siamo vicini, volevamo bene a Giulia e nessuno la riporterà più indietro».

La fuga di 7 giorni del 22enne non si sarebbe forse neppure interrotta se la sua Fiat Punto nera - ricercata in tutta Europa - non si fosse fermata sulla corsia di emergenza dell'autostrada 9, senza luci. L'auto era senza benzina, e lui non aveva più soldi per fare rifornimento.

La polizia di Halle an der Saale, in Sassonia Anhalt, ha fatto sapere che Turetta è già comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida dell'arresto. Poi da lì sarà trasferito in carcere a Lipsia e probabilmente già da domani il tribunale regionale comincerà ad esaminare la richiesta di estrazione.

I tempi previsti dalle procedure per l'estradizione in genere sono di qualche settimana. Roma ha già completato la traduzione in tedesco del mandato di cattura internazionale e l'ha inviata alle autorità tedesche. Se dunque Turetta acconsentirà alla consegna il via libera potrebbe arrivare entro 10 giorni. A quel punto un team della polizia giudiziaria italiana andrà in Germania a prenderà in consegna il 22enne per trasferirlo in Italia e metterlo a disposizione dell'autorità giudiziaria.

I magistrati che hanno diverse domande da porre al giovane, per definire i dettagli che ancora mancano e soprattutto valutare se c'è stata o meno premeditazione. Analizzando la cronologia del suo computer gli investigatori hanno infatti scoperto numerose ricerche su kit per la sopravvivenza in alta quota, inoltre il corpo di Giulia è stato trovato avvolto in alcuni sacchi neri e nel luogo dell'aggressione, a Fossò, è stato trovato un coltello con la lama spezzata che ora verrà esaminato per capire se si tratti dell'arma del delitto.

Al momento, il medico legale che ha esaminato il corpo della ragazza ha già appurato che era morta quando è stata portata da Filippo nella scarpata vicino a Barcis. L'autopsia, che potrebbe essere eseguita già nelle prossime ore, chiarirà definitivamente le cause del decesso e l'arco temporale del crimine. Poi la salma sarà restituita alla famiglia.

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