ITALIA«Non è stata una malattia a spingere Luca Ruffino all’atto estremo»

MILANO - Le indagini della polizia di Milano stanno iniziando a fare chiarezza sulla drammatica morte dell’imprenditore italiano Luca Ruffino. Secondo quanto emerso dagli ambienti giudiziari e riportato dalla stampa italiana, è stata esclusa la possibilità di una malattia grave, fisica o mentale, all’origine della decisione di compiere l’atto estremo.

Il presidente di Visibilia Editore, durante le ultime settimane, era apparso abbattuto agli occhi dei familiari. Pensieri e preoccupazioni descritte nei vari biglietti di scuse rilasciati ai propri cari. Proprio il pessimo umore del 60enne aveva spinto la compagna, in vacanza in Sardegna, ad avvisare preoccupata il figlio rimasto a Milano. Ed è stato proprio il ragazzo a ritrovare il corpo senza vita del padre, poco dopo le mezzanotte di sabato sera. 

Solo dopo l’autopsia, che verrà eseguita entro mercoledì, e gli accertamenti necessari la Procura di Milano potrà fare luce sul dramma.