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ITALIAYoutuber sul Suv, positivo alla cannabis, «centra la Smart a 110 km all'ora»

16.06.23 - 12:06
Emergono alcuni particolari sulle indagini condotte dalla Polizia locale di Roma Capitale. Il 20enne conducente rischia l'arresto.
RomaToday
Youtuber sul Suv, positivo alla cannabis, «centra la Smart a 110 km all'ora»
Emergono alcuni particolari sulle indagini condotte dalla Polizia locale di Roma Capitale. Il 20enne conducente rischia l'arresto.

ROMA - Il 20enne youtuber al volante del Suv Lamborghini, noleggiata a 1500 euro al giorno, è risultato positivo ai cannabinoidi. Ma non è tutto, perché secondo una prima ricostruzione, quando ha centrato la Smart su cui viaggiava il piccolo di 5 anni rimasto ucciso, la sorellina di 3 e la giovane mamma, la velocità era di 110 km all'ora sui 30 previsti in quel punto della strada.

Il conducente ora rischia l'arresto per omicidio stradale ma il fermo non è però ancora avvenuto perché la positività alla cannabis non è alta. Stessa sorte per gli altri quattro della crew Theborderline, qualora venisse accertato un ruolo nell'aver istigato e distratto il conducente. Anche per loro la situazione potrebbe aggravarsi sulla base dell'evolversi delle indagini, condotte dalla Polizia locale di Roma Capitale e coordinate dalla Procura.

Se dalle immagini delle auto incidentate si vede la parte destra della citycar e l'anteriore destra del Suv distrutte, secondo le testimonianze e la ricostruzione della Municipale gli youtuber avrebbero tentato un sorpasso azzardato andando però a sbattere a 110 km all'ora contro la Smart che, in direzione opposta, stava svoltando a sinistra. Colpendo in pieno il lato passeggero dove sedeva sul seggiolino il bambino.

Ieri sera la mamma è stata dimessa dall’ospedale, mentre la bambina aveva già fatto rientro a casa sotto la custodia della nonna.

Ma a fare crescere rabbia e incredulità sono in queste ore le testimonianze raccolte dopo l'incidente, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì. C'è chi riferisce che gli influencer si siano infatti soffermati a filmare le auto incidentate dopo la tragedia. «Dopo l'incidente continuavano a filmare - racconta a RomaToday il papà di un amichetto del bambino che ha perso la vita - Il papà di un altro bambino li ha ripresi e ha discusso con i ragazzi». E aggiunge al Corriere: «Erano tutti sereni e perfino strafottenti. Pensavano ai follower».

Quanto alla velocità folle, sono gli stessi residenti della zona fra Roma e Ostia a confermare: «Questa macchina sfrecciava da giorni. Mi è rimasta impressa perché era molto bella come auto, ma dentro di me, vedendo alla velocità in cui andava, ho pensato: questi se prendono qualcuno lo uccidono».

In tutto questo resta un dolore che non trova spiegazioni come quelle che ha però dovuto trovare ieri sera il papà del bimbo scomparso, per spiegare alla ex compagna che il loro figlio non ce l'ha fatta.

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