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Oggetti volanti non identificati abbattuti. È l'anno dell'ufo

I primi giorni di febbraio sono stati segnati da avvistamenti e abbattimenti che hanno contribuito all'incrinarsi di rapporti già tesi
I primi giorni di febbraio sono stati segnati da avvistamenti e abbattimenti che hanno contribuito all'incrinarsi di rapporti già tesi

Per Ufo, oggetto volante non identificato, si intende ogni fenomeno aereo le cui cause non sono immediatamente spiegabili. Se nell'immaginario comune tale termine richiama alla mente navi spaziali e omini verdi che "vengono in pace", nella realtà gli Ufo possono ricomprendere fenomeni diversi come aeromobili non identificati, meteoriti, palloni meteo o sistemi aerei nemici.

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Febbraio da Ufo - Da quando, il 4 febbraio scorso, gli Stati Uniti hanno abbattuto il pallone-spia cinese, sono tre i nuovi oggetti volanti non identificati annientati dall'aviazione americana.

Il primo è stato individuato e colpito il 10 febbraio scorso mentre sorvolava l'Alaska; il secondo, è stato colpito l'11 febbraio su ordine del presidente canadese Trudeau nel quadro della collaborazione difensiva Norad tra Washington e Ottawa, mentre sorvolava il territorio canadese dello Yukon; e il terzo sul lago Huron, al confine con il Canada nella regione dei Grandi Laghi, il 12 febbraio.

Quest'ultimo, di forma ottagonale, è stato centrato da un caccia militare F-16 che ha utilizzato un missile aria-aria Sidewinder a corto raggio e guida a infrarossi. Dei due oggetti abbattuti in Alaska e Canada, invece, si sa solo che avevano una forma cilindrica e la grandezza di una macchina utilitaria, mentre il pallone cinese era grande come tre bus allineati, oltre a essere apparentemente privi di equipaggiamenti spia.

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«Non sono palloncini» - Ufficialmente, la decisione di abbattere gli oggetti volanti non identificati è dipesa dalla bassa altitudine in cui gli stessi si trovavano: mentre il pallone-spia si librava a circa 18 mila metri di altitudine, senza creare alcun pericolo per i voli di linea, gli ultimi tre ufo abbattuti si trovavano a un'altitudine compresa tra i 6mila e i 12mila metri, dove normalmente opera l'aviazione civile e commerciale.

Il responsabile del comando settentrionale degli Stati Uniti, il generale Glen VanHerck ha affermato di non volerli classificare come «palloncini», aggiungendo che «quello che stiamo vedendo sono oggetti molto piccoli che producono una sezione radar molto bassa». Sulla natura di tali oggetti, il generale VanHerck non si è voluto esprimere in alcun modo, neanche alla domanda se gli stessi potessero avere origine aliena o extraterrestre.

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Versioni discordanti - Dal canto suo, invece, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale ha affermato che «gli oggetti abbattuti su Alaska e Canada nei giorni scorsi non assomigliavano al pallone di sorveglianza cinese abbattuto al largo della costa della Carolina del Sud ed erano molto più piccoli» per poi aggiungere che «non li caratterizzeremo in modo definitivo fino a quando non saremo in grado di recuperare i detriti, su cui stiamo lavorando».

L'invito alla prudenza è giunto dopo che il leader della maggioranza Dem al Senato, Chuck Schumer, in un'intervista alla Abc, aveva creato imbarazzo nell'affermare che gli oggetti abbattuti fossero «probabilmente palloni aerostatici, ma molto più piccoli del primo» per poi aggiungere che «i cinesi sono stati umiliati», in riferimento al fatto che il governo cinese aveva dichiarato che il pallone abbattuto fosse preposto a rilevamenti meteo mentre, dall'analisi dei detriti, è emerso in maniera inconfutabile che fosse dotato di apparecchiature destinate allo spionaggio.

La Cina, dal canto suo, ha denunciato l'avvistamento di un pallone di sorveglianza nella provincia orientale dello Shandong, vicino alla città costiera di Rizhao e tramite il portavoce del ministro degli Esteri Wang Wenbin, ha affermato che «solo dall'anno scorso, i palloni aerostatici statunitensi hanno sorvolato illegalmente la Cina più di dieci volte senza alcuna approvazione da parte delle autorità cinesi», invitando gli Stati Uniti a «cambiare rotta e a fare un'introspezione piuttosto che diffamare e accusare la Cina».

In attesa di abbattere l'oggetto volante non identificato, il governo cinese ha anche diramato l'ordine ai naviganti di stare «attenti ai rottami. Se dovessero cadere vicino alla vostra imbarcazione scattate foto per raccogliere prove, se possibile aiutate nel recupero». Su Twitter, l'editorialista del quotidiano Global Times, ha ironicamente scritto che «questo è l'anno dell'Ufo. Che mistero».

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Corsa al near space - Nel braccio di ferro tra Cina e Usa per le proprie attività nel "near space", ossia lo spazio esistente tra la superficie terrestre e l'orbita bassa, si inserisce anche Taiwan che ha dichiarato, alcuni giorni fa, di aver osservato decine di voli di palloni militari cinesi nel proprio spazio aereo, in media una volta al mese, che incrementano la paura di un attacco militare da parte della Cina.

In questo marasma di accuse e controaccuse, l'unico dato certo è che, oltre il pallone-spia cinese, siano stati abbattuti degli oggetti volanti sulla cui natura non si sa ancora niente. Il mistero, come prevedibile, ha alimentato una serie di ipotesi che vanno dall'invasione aliena fino alla più probabile corsa alla conquista del "near space" da parte della Cina.

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Forse un test? - Molti esperti sono anche propensi a pensare che si possa trattare di una sorta di test di efficienza militare per verificare il grado di reattività degli Stati Uniti davanti a una reale minaccia nel suo spazio aereo. Rimane il fatto che secondo il governo degli Stati Uniti, dal 2015, la Cina abbia avviato un massiccio programma di sorveglianza top secret, controllato dalle Forze di supporto strategico dell'Esercito Popolare di Liberazione, servendosi di palloni simili a quello abbattuto nei cieli statunitensi.

Non si conosce, infatti, né il numero dei palloni componenti tale flotta né quali missioni abbiano condotto fino a ora, ma, dati del Pentagono, riferiscono che siano state portate a termine almeno una ventina di missioni nei cinque continenti, una quarto delle quali effettuate nello spazio aereo degli Stati Uniti.

Alla luce di quanto successo in questi giorni, viene da chiedersi a cosa sia dovuto l'abbattimento di così tanti oggetti volanti non identificabili da riferirsi, verosimilmente, al programma di spionaggio cinese. Se risulta difficile pensare che la Cina stia commettendo degli errori grossolani nella loro gestione, rimane più probabile pensare a un atteggiamento di sfida, una provocazione rivolta alla controparte americana.

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Analisi in corso - Allo scopo di conoscere sempre più dettagli delle missioni cinesi nel "near space", un team di ingegneri scelti dell'Fbi sono al lavoro in un laboratorio a Quantico, in Virginia, per esaminare i resti del pallone e cercare di capire quali dati e informazioni utili possa aver carpito durante il suo volo, a quali satelliti possa essere collegato e se presenti degli aspetti tecnici che possano tornare utili agli Stati Uniti.

Le analisi in corso, hanno anche lo scopo di scoprire se il dirigibile potesse trasmettere i dati raccolti in tempo reale ai militari cinesi o se fosse in grado, invece, di memorizzare i dati raccolti nella sua missione. Come scritto nel Corriere della Sera da Guido Santevecchi, suscita un certo effetto pensare che i palloni aerostatici rappresentino uno strumento valido nella nuova corsa allo spionaggio e al controllo del "near space", mentre fino a una decina di giorni fa «sembravano dinosauri di un'era finita».

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Tensione alle stelle - Il giornalista, riferisce poi che secondo accreditati politologi statunitensi, la questione del pallone-spia abbia assunto dimensioni paragonabili al famoso "Momento Sputnik", ossia il trauma subito, nel 1957, dagli Stati Uniti quando l'Unione Sovietica effettuò il primo lancio in orbita del primo satellite della storia, lo Sputnik appunto.

Dopo quanto accaduto con il pallone-spia, e il mistero intorno agli ultimi oggetti volanti abbattuti, la tensione tra Stati Uniti e Cina è tornata ai massimi livelli. Il segretario di Stato Anthony Blinken ha rinviato a data da destinarsi la sua visita a Pechino, che era stata programmata proprio agli inizi del mese di febbraio, e che aveva come scopo quello di ricucire i rapporti tra le due grandi potenze, mentre la Cina ha criticato aspramente l'operato degli Usa per non aver gestito la questione «in modo corretto e calmo, professionale e sobrio».

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Cina per la Russia - Parallelamente il governo di Pechino ha fatto sapere che la Cina «è pronta a lavorare con la Russia per attuare una partnership strategica e promuovere ulteriori progressi» sulla scia della dichiarazione di «amicizia senza limiti», siglata un anno fa dai presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin.

Il 16 febbraio, è inoltre in programma la visita del presidente iraniano Ebrahim Raisi su invito del presidente cinese al fine di siglare una serie di documenti di collaborazione tra i due Paesi.


Appendice 1

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