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UCRAINA : SEGUI IL LIVEMosca e Kiev hanno visioni opposte sui negoziati: segui il LIVE

12.11.22 - 09:08
Il ministro degli esteri ucraino ha incontrato il Segretario di Stato americano Blinken
AFP
Il ministro degli esteri ucraino ha incontrato il Segretario di Stato americano Blinken

È la svolta che Kiev aspettava, la sconfitta che Mosca temeva. Kherson è "nostra", esulta Zelensky. La città è libera, il ritiro degli occupanti russi "è stato completato". Dopo giorni di timori e incertezze, finalmente l'Ucraina si riconosce "un'importante vittoria" mentre le sue truppe entrano in città accolte da uomini, donne e bambini in festa che sventolano le bandiere gialle e blu gridando "Morte al nemico" e "Gloria all'Ucraina".

 

21:40

I russi evacuano dalla città di Kakhovka
L'amministrazione di Kakhovka, sulla sponda orientale del fiume Dnipro nella regione di Kherson, ha annunciato l'evacuazione del personale amministrativo e dei residenti della città. Un annuncio che giunge mentre le autorità ucraine della regione denunciano bombardamenti russi in un villaggio del distretto di Kakhovka per costringere i residenti a lasciare il territorio. «L'amministrazione di Kakhovka nella regione di Kherson si trasferisce in un luogo sicuro insieme ai residenti della città, che ora si trova in una zona di evacuazione di 15 chilometri», ha annunciato Pavel Filipchuk, capo dell'amministrazione militare regionale di Kakhovka, citato dalla Cnn. Filipchuk ha definito l'amministrazione militare regionale «l'obiettivo numero uno» per le forze armate ucraine. «Pertanto, per ordine del governo della regione di Kherson, noi, come autorità, ci stiamo spostando in un territorio più sicuro», nella città russa di Tuapse, «da dove gestiremo il distretto». Filipchuk ha detto che più di 3.000 persone sono state evacuate finora. (fonte ats)

21:23

Kiev sembra aver accantonato i negoziati 
Forte delle «battaglie vinte sul campo», Kiev oggi ha chiuso la porta al dialogo. «Non credo che la questione della ripresa dei negoziati sia possibile ora», ha fatto sapere il procuratore generale dell'Ucraina Andriy Kostin. «La guerra continua», ha rincarato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, perché «finché vedremo la Russia mobilitare coscritti e portare più armi, ovviamente continueremo» a combattere. Fino a riconquistare tutto il Paese. «Non dimentichiamo nessuno, non lasceremo nessuno indietro», ha assicurato il presidente Zelensky, promettendo che dopo Kherson, anche il Donbass e la Crimea conosceranno la gioia della liberazione. (fonte ats / Stefano Intreccialagli)

21:20
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19:05
AFP
19:03

Coprifuoco a Kherson
A Kherson, appena liberata dai russi, viene introdotto il coprifuoco dalle 17:00 alle 8:00. Lo annuncia il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kherson Yaroslav Yanushevich, citato da Ukrainska Pravda, spiegando che «il nostro compito è garantire la sicurezza». Pertanto, spiega, «siamo costretti a imporre il coprifuoco da oggi, alle 17:00 alle 8:00". Anche la possibilità di uscire e entrare nella città «sarà limitata fino al termine delle attività di sminamento». La polizia nazionale ucraina ha riferito che sta portando avanti «misure di stabilizzazione» a Kherson, riporta Ukrinform. «Circa 200 agenti di polizia sono stati dispiegati in città. Sono stati istituiti posti di blocco intorno e a Kherson. Il dipartimento di polizia della regione di Kherson continua a documentare i crimini commessi dagli occupanti russi», ha affermato il capo della polizia nazionale, Ihor Klymenko. (fonte ats)

18:15

A Kherson euforia per la liberazione, ma incertezza sul futuro
Dopo otto mesi sotto gli invasori russi, è l'euforia che regna tra i cittadini ucraini a Kherson, che questa mattina si sono svegliati in una città libera dalle truppe russe. A raccontarlo è una troupe della Cnn, tra i primi media internazionali a entrare oggi nel capoluogo dopo la fine dell'occupazione, sottolineando che tra la gioia della popolazione c'è anche l'incertezza sul futuro, per possibili trappole russe, nuovi attacchi e i timori di soldati di Mosca nascosti tra i civili. (fonte ats)

18:14

Kiev, da oggi coprifuoco a Kherson per motivi di sicurezza
A Kherson, appena liberata dai russi, viene introdotto il coprifuoco dalle 17:00 alle 8:00. Lo annuncia il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kherson Yaroslav Yanushevich, citato da Ukrainska Pravda, spiegando che «il nostro compito è garantire la sicurezza».

Pertanto, spiega, «siamo costretti a imporre il coprifuoco da oggi, alle 17:00 alle 8:00». Anche la possibilità di uscire e entrare nella città «sarà limitata fino al termine delle attività di sminamento». (fonte ats)
 
 

16:56
16:56
REUTERS/Murad Sezer
14:17

Kuleba incontra Blinken
Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato oggi che l'Occidente è sulla strada di una «vittoria congiunta» contro la Russia, ringraziando per gli aiuti militari che hanno reso possibile la riconquista di Kherson: «erano in pochi a credere che l'Ucraina sarebbe sopravvissuta», ha detto Kuleba incontrando il Segretario di Stato americano Antony Blinken a margine di un vertice delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) in Cambogia, «solo insieme riusciremo a prevalere e a cacciare la Russia dall'Ucraina. Siamo sulla buona strada. La nostra vittoria sarà una vittoria comune, una vittoria di tutte le nazioni che amano la pace in tutto il mondo». Kuleba ha poi affermato che gli ucraini che festeggiavano la liberazione di Kherson versavano anche «lacrime di gratitudine» per gli Stati Uniti per i miliardi di dollari di aiuti militari. «Saremo sempre grati per tutto ciò che il presidente Joe Biden e il popolo americano, a prescindere dalle loro preferenze politiche interne, hanno fatto perché questo accadesse», ha detto Kuleba. Blinken, da parte sua, ha condannato la campagna della Russia che «brutalizza» l'Ucraina attaccando le infrastrutture energetiche civili. «È qualcosa di cui anche il mondo dovrebbe essere sconvolto», ha detto. Parlando a margine del vertice dell'Asean, Kuleba ha dichiarato che la «guerra continua, la lotta per la liberazione del paese andrà avanti». «Stiamo vincendo battaglie sul campo. Ma la guerra continua», ha dichiarato ai giornalisti a Phnom Penh. Il ministro degli esteri ucraino ha detto di comprendere che «tutti vogliano che questa guerra finisca il prima possibile. Siamo sicuramente quelli che lo vogliono più di chiunque altro. Ma finché vedremo la Russia mobilitare più coscritti e portare più armi in Ucraina, ovviamente continueremo». Kuleba, citato da Ukrinform, ha anche invitato i paesi del Sudest asiatico a prendere tutte le misure possibili affinché la Russia non giochi a "hunger games" (i giochi della fame) con le spedizioni di grano ucraino. (fonte ats)
 
 

13:52

Medvedev avverte: «Non abbiamo ancora usato tutto l'arsenale»
«Mosca continuerà a riprendersi i territori russi e per ovvie ragioni non ha ancora utilizzato tutto il suo arsenale di possibili armi di distruzione» in Ucraina. «Questo non solo per la nostra gentilezza umana», ma «tutto ha il suo tempo». Lo scrive l'ex presidente russo Dmitri Medvedev in un post su Telegram.

«Ricordiamo - ha aggiunto alludendo al ritiro da Kherson - che noi stiamo cercando di salvare il più possibile le vite dei nostri militari e civili mentre i nostri nemici no. E qui sta la nostra grande differenza morale con loro». (fonte ats)

12:58

Dugin attacca Putin per Kherson, il post poi rimosso
In una autocrazia «diamo al sovrano pienezza assoluta dei poteri per salvarci tutti», quindi «pieni poteri in caso di successo, ma anche totalità delle responsabilità in caso di fallimento». Lo ha scritto su Telegram il filosofo Alexander Dugin in un duro attacco al presidente Vladimir Putin dopo la ritirata a Kherson. Lo riferisce il "Mirror", aggiungendo che in seguito il post (di 2 giorni fa) è stato rimosso. «Niente contro Surovikin», ossia il capo delle operazioni militari in Ucraina. «Il colpo non è diretto a lui. È un colpo per voi-sapete-chi», ha aggiunto Dugin riferendosi al presidente russo, che dovrebbe pagare anche con la vita.  Nel lunghissimo post su Telegram, Dugin, considerato l'ideologo di Putin, utilizza toni accorati dopo il ritiro di Kherson. «Una città russa, capitale di una regione, si è arresa, è stata consegnata», ed ora i «russi piangono e soffrono», scrive. E per indicare il responsabile di tale fallimento, Dugin fa una riflessione sul potere russo, in cui al «sovrano viene dato potere assoluto per salvarci tutti in un momento critico». E «se per farlo si circonda di schifezze o sputa sulla giustizia sociale, è spiacevole, ma è giustificato per salvarci». Al contrario, «se non ci salva, il suo destino è quello del Re della pioggia», ossia essere ucciso, aggiunge Dugin, citando un saggio dell'antropologo e storico delle religioni scozzese James Frazer. (fonte ats)

11:11

«I russi non ci daranno pace e attaccheranno Kherson»
«Gli occupanti russi non ci daranno pace e Kherson dovrà affrontare il destino delle regioni in prima linea. Dovremo aspettarci un massiccio attacco missilistico e di artiglieria lanciato dalle forze di Mosca passate sulla riva sinistra del fiume Dnipro¢, ha dichiarato il portavoce dello Stato maggiore ucraino Vladyslav Seleznyo, citato da Unian. (fonte ats)

10:40

Aiea: «Gravi danni al centro di ricerca nucleare di Kharkiv»
«Sebbene i livelli di radiazioni fossero normali, l'entità dei danni a questa struttura di ricerca nucleare è drammatica e scioccante, anche peggiore del previsto». È quanto dichiara, in una nota, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, al termine di una missione di esperti di sicurezza nucleare in un centro di ricerca nucleare nella città di Kharkiv, in Ucraina, che è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti. Il sopralluogo si è svolto dall'8 al 10 novembre al Kharkiv Institute of Technology e la delegazione ha visitato anche l'impianto di gestione dei rifiuti radioattivi Radon che è rimasto intatto. «In precedenza avevamo ricevuto informazioni dall'Ucraina - ha spiegato Grossi - su ingenti danni alla struttura di ricerca nucleare della città, ma questa è stata la prima volta che abbiamo potuto vedere la struttura di persona». L'Aiea riferisce che non vi è stato alcun aumento delle radiazioni nel sito nonostante i danni alle sue infrastrutture, al sistema di raffreddamento e all'edificio del generatore diesel. Il sito ha subito un centinaio di attacchi missilistici e bombardamenti durante le prime tre settimane del conflitto ed era rimasto senza elettricità e acqua per più di un mese. (fonte ats)
 
 

10:28

«Liberati 3'000 chilometri quadrati in un giorno»
L'esercito ucraino ha liberato ieri quasi 3'000 chilometri quadrati nel sud dell'Ucraina. Lo ha detto - secondo quanto riportato dal "Kiev Independent" - Natalia Humeniuk, portavoce del comando operativo meridionale delle forze armate dell'Ucraina, riferendosi alla giornata dell'11 novembre. (fonte ats)

09:39

«Mosca potrebbe lanciare un grande attacco durante il G20»
La Russia potrebbe lanciare un massiccio attacco missilistico contro l'Ucraina il 15-16 novembre, nei giorni del G20 a Bali: «Mosca ama molto le date simboliche e il vertice è pienamente percepito in questo paradigma», ha detto Yuriy Ignat, portavoce dell'Aeroanautica militare dell'esercito ucraino, citato da Unian. «I russi stanno accumulando forze», ha aggiunto Ignat. (fonte ats)

09:08

«Da oggi la capitale temporanea della regione di Kherson è Genichesk»
La città di Genichesk è da oggi temporaneamente la capitale amministrativa della regione di Kherson, ha dichiarato all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti Alexander Fomin, addetto stampa del vicepresidente filorusso del governo regionale. «Oggi, la capitale amministrativa temporanea della regione di Kherson è Genichesk. Tutte le principali autorità sono concentrate lì», ha affermato. Genichesk, località turistica e città portuale dell'Ucraina, si trova nel sud della regione, sulla costa del Mar d'Azov. Secondo lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, come riferisce Unian, «l'esercito russo sta rafforzando la difesa sulla riva sinistra del fiume Dnipro a Kherson migliorando la fortificazione delle linee difensive. Sta cercando inoltre di mantenere i territori temporaneamente catturati». Intanto immagini satellitari pubblicate dalla società statunitense Maxar mostrano che numerosi ponti che collegano le sponde del fiume Dnipro nei pressi di Kherson sono stati gravemente danneggiati a seguito del ritiro delle truppe russe. In particolare sono state distrutte diverse sezioni del ponte Antonovskiy, con alcune campate che sono cadute nell'acqua. Danni significativi sono stati rilevati anche alla diga di Nova Kakhovka. Mentre la polizia ucraina - riporta il "Kiev Independent" - ha aperto 53 procedimenti penali per crimini di guerra commessi dalle truppe russe nell'oblast di Kherson. Stando a Dmytro Sakharuk, direttore esecutivo del più grande produttore privato di energia dell'Ucraina, non c'è energia elettrica nella città di Kherson. Come riporta il "Kiev Independent" Sakharuk ha aggiunto che ci vorranno circa 30 giorni per ripristinare la rete di energia elettrica. (fonte ats)
 
 

09:00

Mosca: «I negoziati con Kiev dipendono dagli Usa e dai Paesi europei»
«I negoziati tra Mosca e Kiev avranno sicuramente luogo, ma i tempi del loro svolgimento dipendono dalla posizione dei partner dell'Ucraina», facendo riferimento agli Stati Uniti e ai paesi europei. Lo ha detto alla Tass il senatore russo Sergei Tsekov. «I negoziati tra Russia e Ucraina alla fine avranno luogo - ha precisato - ma saranno molto difficili, molto complicati. Se continuano ad alimentare il conflitto, non ci saranno negoziati». «Oggi il raggiungimento di qualsiasi risultato a seguito dei negoziati sembra improbabile - ha aggiunto Tsekov - dal momento che Kiev assume una posizione inaccettabile, chiedendo alla Russia la restituzione dei territori perduti e un risarcimento. Dobbiamo ricordare come è iniziata l'operazione militare speciale: le questioni della smilitarizzazione e della denazificazione non sono state rimosse dall'agenda». (fonte ats)

08:56

«La ripresa dei negoziati con Mosca non è possibile»
L'Ucraina non sta prendendo in considerazione colloqui con la Russia per porre fine alla guerra: ha detto il procuratore generale dell'Ucraina Andriy Kostin in un'intervista alla Bbc rilanciata da Ukrinform. «Non credo che la questione della ripresa dei negoziati sia possibile», ha dichiarato con fermezza aggiungendo che la Russia deve essere ritenuta responsabile della guerra che ha iniziato. Kostin sta cercando di istituire uno speciale tribunale internazionale e ha ribadito la richiesta di riparazioni di guerra attraverso la confisca dei beni russi. (fonte ats)

08:54
Reuters