Social network invasi dagli appelli di amici e genitori alla ricerca dei propri cari dopo l’esplosione alla Manchester Arena. Su twitter l’hashtag #RoomForManchester per offrire ospitalità e supporto
MANCHESTER - «Olivia non è ancora stata trovata. Era al concerto con il suo amico Adam. Lui è in ospedale, ma lei non si trova. Sto provando a telefonare ovunque. Il suo telefono non suona». È un appello disperato quello che la madre di Olivia Campbell - una ragazzina 15enne dispersa dopo l’attacco alla Manchester Arena - ha affidato ai microfoni della BBC.
Decine di adolescenti che non rispondono ai cellulari, i centralini degli ospedali e delle centrali di polizia in tilt e così le richieste di aiuto, nelle ultime ore, stanno rimbalzando attraverso i quattro angoli della rete. «Per favore, condividete tutti, la mia sorellina Emma era al concerto di Ari stanotte #Manchester e non sta rispondendo al telefono, per favore aiutatemi», si legge in un tweet accompagnato da una foto di una giovane con alcuni fiori nei capelli.
We have still not found OLIVIA CAMPBELL. If you see her please contact me ASAP. pic.twitter.com/8LboKg0B2n
— Aleshia Anne (@Hello_Leesha) 23 maggio 2017
Sono decine le persone - fratelli, amici e genitori dei giovani dispersi - che hanno deciso di riporre proprie speranze nel web: «Stiamo aspettando Chloe e Liam da 7 ore. Non smettete di cercare»; «Mio figlio era alla Manchester Arena. Non risponde più alle mie chiamate! Aiutatemi per favore...»; «Martyn non si trova. Chiunque sappia qualcosa ci chiami»; e ancora «Per favore condividete tutti. La mia sorellina non è ancora tornata dal concerto».
Nel frattempo su Twitter è stato lanciato l’hashtag «RoomForManchester per offrire ospitalità e supporto a tutte le persone coinvolte nell’esplosione.
7 hours we've been waiting and looking for Chloe and Liam everyone keep looking pic.twitter.com/mT6oNXsfeJ
— charlotte Rowe (@charlotterowe95) 23 maggio 2017