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IRAN«Assurdo attribuire l'attacco a Israele»

19.04.24 - 10:19
Teheran sminuisce la portata degli attacchi a Esfahan: «Condotti con piccoli droni. Lanciati dall'interno del Paese»
keystone-sda.ch / STF (Vahid Salemi)
Fonte ats
«Assurdo attribuire l'attacco a Israele»
Teheran sminuisce la portata degli attacchi a Esfahan: «Condotti con piccoli droni. Lanciati dall'interno del Paese»

TEHERAN - Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha definito "assurdi" i rapporti che attribuiscono ad Israele gli attacchi a Esfahan e ha sostenuto che le esplosioni erano il suono dell'abbattimento di «oggetti volanti». Lo riporta Iran International.

Riguardo a una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, anche Mousavi ha affermato che Israele «ha già visto la risposta dell'Iran». E già nelle scorse ore, un alto funzionario iraniano, citato dall'agenzia russa Tass, aveva affermato che l'Iran non prevede una ritorsione immediata. «La fonte straniera dell'incidente non è stata confermata. Non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e la discussione tende più a pensare all'infiltrazione che all'attacco», ha affermato il funzionario iraniano secondo quanto riportato dalla Tass che cita a sua volta l'agenzia Reuters.

Una fonte iraniana al New York Times ha detto che l'attacco in Iran della notte scorsa «è stato condotto da piccoli droni, possibilmente lanciati dall'interno del Paese stesso». Secondo la stessa fonte, «i sistemi radar del Paese non hanno intercettato velivoli non identificati entrati nello spazio aereo dell'Iran».

Nel frattempo, da Bruxelles e da Capri, dove è in corso in questi giorni un summit dei ministri degli esteri del G7, si sono moltiplicati gli "appelli" per una "de-escalation" immediata in Medio Oriente. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato che «è assolutamente necessario che la regione rimanga stabile e che tutte le parti si astengano da ulteriori azioni» di guerra. «Invitiamo tutti a essere attenti nell'evitare ogni escalation», ha affermato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, a margine della ministeriale del G7.

Esfahan, sede militare e nucleare
Esfahan, nel centro dell'Iran, ospita diverse importanti strutture militari, tra cui impianti nucleari, un'importante base aerea e fabbriche legate alla produzione militare iraniana, tra cui droni. I primi rapporti dell'agenzia di stampa iraniana Fars parlano di "tre esplosioni" udite nei pressi di Qahjavarestan, vicino all'aeroporto di Esfahan e alla base aerea dell'esercito di Shekari. Anche se il più noto impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz si trova nella provincia, la struttura di conversione dell'uranio dell'Iran si trova nella zona sud-orientale di Zerdenjan a Esfahan. L'impianto, la cui costruzione iniziò nel 1999, ospita tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a occuparsi della produzione di carburante e di altre attività per il programma nucleare civile dell'Iran. Esfahan è anche sede di un'importante base aerea iraniana che ospita la flotta ormai obsoleta di F-14 Tomcat di produzione americana, acquistata dall'Iran prima della rivoluzione islamica del 1979. Alcune ricostruzioni iniziali suggerivano che un impianto radar presso la base potesse essere stato il bersaglio dell'attacco. Altrettanto importanti sono le strutture di produzione di armi nella città e nei dintorni. All'inizio dello scorso anno è stato lanciato un attacco, attribuito a Israele, contro quello che era presumibilmente una fabbrica di armi nella città, che come l'attacco odierno avrebbe coinvolto tre droni.

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